I nostri nostri nostri
di Ferruccio Benzoni
Faccia da clown
I nostri nostri nostri
addii poi disattesi
da un bacio volgarissimo
come una blusa gialla.
Al mio amore
Pazzo ti amo di un amore
bizzoso come il falpalà
strusciati tra i lerci di un metrò.
Non dirmi della terra o del sole
– ti amo cogliendo viole
da pallidi scaffali
molto
molto prossimi a un mare.
Il mare
L’ho visto per la prima volta
fuggendo da un riformatorio.
Il cappotto
Il mio?,
buttato là a sgominare
tutto il gelo dei colchici, il
tuo tétin rose… Ah no.
Morivamo senza pastrani
gelidi i catini per riconoscerci
in un abisso di poltiglie
di mains coupées
un mattino
supplicando una foschia.
Verbale
(redatto da un flic)
Sono scappato con Doinel.
Anch’io volevo vedere il mare.
Ma già l’avevo visto e era un film
dalle parti di Pigalle.
Mio padre faceva l’operatore.
Era un mare triste e mi faceva pensare
a un azzurro capovolto
o a un vestito di quelli
pieghettati che portano le signore
alla domenica per andare a messa.
Maman
L’ho vista l’ultima volta al cinema.
Pagina amorosa postuma
Disperandomi e attillata
tutta grazia mi allontanava.
E dire ne rinvenivo tracce
– macchioline
di sangue dove facevamo pipì.
Ah madre mia, mia
dolcissima ti bacio
da un abisso di piume di pettirosso.
Ombre cinesi
Avrebbero fatto meglio a ficcarti
in una scatola di scarpe
come un rametto d’erica, un bebè.
Doinel
Abita al dodici e io al sessantacinque.
Dunque abitiamo vicini!
Ah sì, lo vedo spesso andare in chiesa
stretto in un paltò troppo grande.
Però come gli invidio i capelli
lunghi e neri; il magrore fallimentare,
gli occhi di mistero.
La neve
Sfamarmi di una patata lessa
per essere con te dentro di te
tremante
– nevica più in là
a un miroir di biancospini.
*
L’immagine è un quadro di Edward Hopper, People in the Sun, 1960.
Traggo queste poesie di Ferruccio Benzoni (1949-1997) da Numi di un lessico figliale, Marsilio, Venezia, 1995 (già in Sogno del fiaccheraio, 1991, e Convalescenze, 1992). Qui qualche notizia sul poeta di Cesenatico. rm
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che leggerezza!
felicità pantografata (come una fata morgana)
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