Callimaco – Epigramma
trad. isometra di Daniele Ventre
Io lo detesto il poema del ciclo e nemmeno la via
dove s’affanna su e giù fitta la folla mi va.
Spregio l’amante che in giro si dà, mai da pubblica fonte
bevo, le volgarità tutte mi nauseano.
Bello, oh sì, bello, o Lisania, sèi tu, ma già prima che a voce
l’abbia gridato, ripete eco: oh, ma tuo non è più!
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carineria supergigantesca
Per me, assolutamente ignorante di studi classici, queste traduzioni scintillanti di grinta hanno tutto il fascino di inediti dell’ultimo minuto.
Un saluto!;
Antonio Coda