Ancora minacce a Giulio Cavalli
una nota di Gianni Biondillo
Carlo Cosco, ieri, pochi minuti prima di essere condannato all’ergastolo per l’omicidio della sua compagna – Lea Garofalo, sciolta nell’acido – ha minacciato Giulio Cavalli, presente nell’aula della Prima sezione della Corte d’assise. Ha gridato, rivolto all’attore: “Perché scrivi sui libri che siamo mafiosi?” La risposta l’ha data uno dei fratelli di Cosco, pure lui condannato: “Scrivi perché sei un cornuto e un infame.” Ancora di più, a maggior ragione, ribadisco la mia vicinanza, la mia fratellanza a Giulio. Non sei solo. Il mio abbraccio sarà ancora più stretto. Questa è una minaccia.
Esprimo stima e attenzione anche io a Giulio, il suo lavoro è importantissimo.
In questo paese ricercare la luminosità del combatto per la verità è affrontare la morte. E’ sentire la pietra dentro il cuore, è essere prigioniero, è subire minaccia, menzogna, è essere circondato. Contro i gridi, la parola, vera. Contro la menzogna, la parola, chiara. Contro il fango, la memoria della sua infanzia, della sua identità: artista per creare una terra senza violenza, dove la tragedia non è corpo inerme, sciolto nell’acidio- ma tragedia della parola, per fare emergere un altro senso. Scrivendo queste righe, penso a queste donne e questi uomini che fanno del loro talento una lotta, a queste parole che sono venute dagli articoli o libri letti (Rosaria Capacchione, Roberto Saviano), a questo paese delineato- una frontiera per me straniera- Una lingua della verità per fare domande dentro di me. Storie che rimangono nel mio cuore.
Un abbraccio a Giulio Cavalli e a tutti che combattono contro la mafia.
bravi.tenere accesi i riflettori su queste storie aiuta a non dimenticarci che loro stanno nell’ombra dei loro affari pronti a ghermire chiunque si frapponga tra essi e gli stessi sfruttando il puzzolente carisma dei soldi sporchi di sangue per permettersi minacciose battute scadenti cui ridono solo sdentati accoliti deficienti pronti a eseguire qualsiasi sordida disposizione se solo noi gli staccassimo gli occhi di dosso
http://kndb.fm/rf/db/The%20Pitchfork%20500/01%20David%20Bowie%20-%20David%20Bowie%20-%20Heroes.mp3
Io ci sono, anche se rinuncio a commentare le altre discussioni.
Solidarietà ci mancherebbe,
ci vorrebbe pero’ una visibilità maggiore per Cavalli.
Un giorno l’ho visto in una puntata di Anno zero, ha parlato pochi minuti, è stato presentato frettolosamente, in un modo a mio avviso irritante, come una voce tra le altre fra gli spalti; secondo me Santoro non aveva idea del lavoro che svolgeva già al tempo Cavalli; e Cavalli, forse per l’ansia del poco tempo a disposizione, mi è sembrato emozionato, umanissimamente emozionato.
Solidarietà anche alla figlia di Lea Garofalo che stà dimostrando di essere una ragazza ceccezionale.