Carmelo Bene: la chimera
Esattamente dieci anni fa moriva Carmelo Bene (Campi Salentina (Le) 1937 – Roma 16 marzo 2002):
La chimera (circa 1913), dai Canti orfici di Dino Campana (Marradi (Fi) 1885- Scandicci 1932)
Non so se tra rocce il tuo pallido
Viso m’apparve, o sorriso
Di lontananze ignote
Fosti, la china eburnea
Fronte fulgente o giovine
Suora de la Gioconda:
O delle primavere
Spente, per i tuoi mitici pallori
O Regina o Regina adolescente:
Ma per il tuo ignoto poema
Di voluttà e di dolore
Musica fanciulla esangue,
Segnato di linea di sangue
Nel cerchio delle labbra sinuose,
Regina de la melodia:
Ma per il vergine capo
Reclino, io poeta notturno
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Io per il tuo dolce mistero
Io per il tuo divenir taciturno.
Non so se la fiamma pallida
Fu dei capelli il vivente
Segno del suo pallore,
Non so se fu un dolce vapore,
Dolce sul mio dolore,
Sorriso di un volto notturno:
Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
E l’immobilità dei firmamenti
E i gonfii rivi che vanno piangenti
E l’ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.
Youtube è ricco di documenti audio di Carmelo Bene, qui il suo indimenticabile conte Ugolino.
I commenti a questo post sono chiusi
Stupenda. Tra l’altro Carmelo Bene considerava Campana il più grande poeta italiano in assoluto e uno dei massimi mondiali. C’è una intervista pubblicata sull’espresso di questa settimana dove Bene stilava una sorta di classifica dei suoi autori preferiti (e dei detestati), Campana è praticamente alla pari con Kafka, da lui considerato l’autore supremo.
Grande Bene
Ovviamente non venti, ma dieci anni fa…
corretto, grazie andrea g.
Grazie per aver ricordato in un solo colpo due grandissimi: Bene e Campana.
Luca Sossella ha tra l’altro pubblicato l’emozionante LECTURA DANTIS che Carmelo Bene tenne a Bologna per ricordare la strage della Stazione, così come un indimenticabile MANFRED e un PINOCCHIO.
Ricordo un esilarante pezzo di Beniamino Placido in cui lo sfotteva un po’ sulla menata della phonè*-°
grazie davvero e si parva licet anche Beniamino Placido sta bene al seguito…));
sì, restano la “voce” e la chiarezza critica a monte della recitazione
la prima parte che comincia con quel dubbio del non so e che piano, impercettibilmente dapprima, comincia a “sapere” di caducità e irraggiungibilità e per questo non riesce ad abbandonarsi al lirismo del poeta notturno e sembra quasi deriderlo
dalla piccola pausa fra primavere, ancora speranzoso, nasce quello spente già virato alla tristezza, alla stanchezza
e poi al secondo non so comincia invece a gonfiarsi una rabbia lenta, crescente, una tensione di ritmo che culmina nel ringhiante finale chimera
[ son cose che volano alte sopra le solite commemorazioni che vanno dalla trita anedottica di débauche&débâcle alla finale delirante pretesa di Casa Pound ]
,\\’
Ricordo il Manfred visto al Teatro Lirico di Cagliari
nei primi anni 80…fu una grande esperienza…meraviglioso evento…
Parlami!
Sdegnata se vuoi, ma parlami!
o dello strazio dell’invocazione…
Grazie per il doppio ricordo: Carmelo Bene e Dino Campana
Un saluto
mm
http://www.youtube.com/watch?v=0wAfmgE9C0I
UNA NOTTE PER BENE
Sabato 17 marzo
La serata di Rai5 di sabato 17 marzo è interamente dedicata a Carmelo Bene: un’autentica maratona che vi accompagnerà fino all’alba.
http://www.rai5.rai.it/dl/Rai5/programma.html?ContentItem-37b8bddb-c30b-472c-aae5-26b00f9946ac&refresh_ce
era infatti triste che a parte radio3 che ieri ha trasmesso il Manfred
con tutti questi canali a trasmettere inutili inutilità
nessuno rendesse un degno omaggio a Carmelo e alla sua grande opera.
Grazie
mm
muchas gracias
Che bel dono, Antonello! grazie
MPia Quintavalla
Concordo.
Ammetto di non conoscerlo a fondo, ma per me, chi ha concepito la frase
“Sono apparso alla Madonna” non può che essere un Genio!