… giustamente la poesia finisce per essere il solo canale d’espressione di questa profondità…
,\\’
La memoria della poesia. Il libro che preferisco è Mourir et voir Naples.
Si deve entrare nel regno dell’inferno, nel passaggio orfico, per finalmente vedere la bellezza della città. Napoli si vede meglio, quando hai abbandonato
qualcosadi te. Jean Giraud non l’ha mai dimenticato…
Grazie per avere creato uno spazio di colori, di ricordi.
“…Me ne andrò tanto lontano,
più in là di quei monti,
accanto alle stelle, per
chiedere a Cristo Signore
che mi ridoni la mia anima
antica di bambino, matura
di leggende, con il
berretto di piume e
la sciabola di legno.”
F.G. Lòrca
p.s. ora ritrovare gli anelli mancanti sarà veramente arduo
di Maria Noemi Grandi
Zio apre il recinto e chiama Pasqua a sé – Andiamo, bella. Andiamo – quella si avvicina placida, pensa le abbia portato da mangiare i soliti resti. Pure Pasquetta si accoda ma zio la spinge indietro e chiude il cancello. Insieme ci allontaniamo di qualche passo sul prato.
di Romano A. Fiocchi
il 15 marzo, per i tipi della nuova, piccola e agguerrita Qed, è uscito "Il violinista Igor Brodskij", il nuovo libro di Romano Augusto Fiocchi, nostro amico e collaboratore. Ve ne anticipiamo l'incipit, sperando di incuriosirvi.
di Romano A. Fiocchi
Il titolo è un ossimoro affascinante: "La vecchiaia del bambino Matteo". Non basta, il libro si apre con un’immagine che non poteva essere concepita se non da un poeta, qual era Angelo Lumelli: un vagone merci fermo in mezzo alle risaie, da solo, sulla linea ferroviaria Mortara-Pavia.
di Gianluca Veltri
Quando arriva sul palco, il 25 luglio 1965, Dylan sembra un alieno piombato sulla terra. È vestito come un rocker, tutti gli strumenti della band sono elettrici: due chitarre, basso, organo e batteria. Altro che menestrello di Duluth.
di Gianni Biondillo
Fra opere di maggior o minore qualità, fra grandi cantieri e cantieri smisurati, ecco spuntare fuori il Bosco Verticale. Progetto vincente, inutile negarlo, a partire dalla sua comunicazione. Architettura che si fa claim, slogan, motto.
di Romano A. Fiocchi
«La geografia aveva complottato con la storia e ne era uscito il capolavoro di un paradosso». "La signora Meraviglia", di Saba Anglana, è una sorta di autobiografia di famiglia con l’atmosfera di "Cent’anni di solitudine", proiettata non in Colombia bensì tra il Corno d’Africa e l’Italia.
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
[ R. I. P.]
Arzak Rhapsody [episodio 14]
⇨ http://www.moebius.fr
,\\’
Che coup de foudre quando trovai Arzach aprendo Alterlinus …
Stavo disegnando. Il rapidograph si prosciuga e mi costringe a una pausa: càpito qui e leggo. E ora chi ha più voglia di sostituir la cartuccia?
poesia ⇨ matita ⇨ pennello ⇨ colore ⇨ carta ⇨ poesia
,\\’
La memoria della poesia. Il libro che preferisco è Mourir et voir Naples.
Si deve entrare nel regno dell’inferno, nel passaggio orfico, per finalmente vedere la bellezza della città. Napoli si vede meglio, quando hai abbandonato
qualcosadi te. Jean Giraud non l’ha mai dimenticato…
Grazie per avere creato uno spazio di colori, di ricordi.
“…Me ne andrò tanto lontano,
più in là di quei monti,
accanto alle stelle, per
chiedere a Cristo Signore
che mi ridoni la mia anima
antica di bambino, matura
di leggende, con il
berretto di piume e
la sciabola di legno.”
F.G. Lòrca
p.s. ora ritrovare gli anelli mancanti sarà veramente arduo
http://www.youtube.com/watch?v=wNhHV03vVCk