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Quel che penso di Groupon

Visto che negli ultimi tempi sembra che tutti i miei amici comprino buoni Groupon o li usino per la loro attività, segnalo un ottimo articolo di Gianluca Diegoli:

In pratica, Groupon sfrutta l’enorme inefficienza che esiste nel mercato da entrambi i lati: sia dal lato dell’aggregazione della domanda in modo più etico per l’esercente e interessante per l’utente, sia (ora soprattutto) dal lato della presenza digitale degli esercenti. Groupon non è scienza missilistica, come si dice, ha fatto solo quello che serviva: portare sul marketing digitale quelli che non riescono ad andarci da soli, e a caro prezzo.

In 10 punti, quel che penso di Groupon (e del ristorante intelligente)

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2 Commenti

  1. Ho trovato molto interessante l’articolo, che dà corpo alle mie riflessioni (già molto titubanti, sulla possibilità di usare Groupon e simili) da consumatore, non da esercente. Devo dire, comunque, che l’articolo affronta la questione solo per questi ultimi, dando loro ottimi consigli; ma non dice ai consumatori quel che a mio avviso va detto, e cioè che affidarsi a cose tipo Groupon, alla lunga, non porta un reale risparmio, serve solo ad accrescere (gratuitamente, anzi: guadagnando contestualmente) i database di questa Società, la quale se ne servirà sempre più per il marketing e la diffusione. Il tutto, come dicevo, non porta a un reale risparmio, né a un generale abbassamento dei prezzi, né – come si deduce da quel che è scritto nell’articolo – ad una politica più corretta degli esercenti, i quali devono anche pagare un servizio di digitalizzazione che potrebbero curarsi da soli.
    Sorprende il silenzio delle Associazioni dei Consumatori, su questo dilagante fenomeno. O forse no, non sorprende: ci si accontenta del “risparmio” immediato, facendo finta di non vedere i danni sotterranei che causa all’economia globale.

    • Come cliente consumatore il tratto peggiore di Groupon, nella mia esperienza, è lo spam che mi invia in continuazione nonostante le richieste di cancellazione. Fortunatamente finisce su un account gmail con il quale viene neutralizzato all’istante. Condivido la preoccupazione per la profilazione ed il marketing da parte dell’azienda.

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