Sul filo dell’acqua: Anna Costalonga
La vita è inferno all’infelice
Eravamo là dove il Piave
s’unisce con il Boite
Così erto e arido
era il cammino
che tornammo animali
Mani e piedi nella terra
che le unghie scarnite
sfarina e slaida
L’amor di noi nascosto
Da fili spinati irti
di barbe lanose
era infante nell’acqua ghiaccia
E i piedi toccavano il fondo
La roccia bianca e rugosa
Il gelo d’essere nudi
al mondo e senz’appoggi
Così cadiamo nell’erba secca:
Inerme foglia tra foglie
S’asciuga il viver nostro
tra l’ignavo calore
di piante desiderose
e il torrente che impazza
orrido fra le crode
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Quest’acqua brucia…