Le foto della Festa Indiana: sabato

Proseguo la pubblicazione delle foto della festa indiana. Evito di mettere tutti i nomi nelle didascalie così faccio arrabbiare qualche amico che non c’era. ;-)

Davide viaggia, io presidio la cassetta delle offerte.

Pausa caffé.

La mascotte della Festa!


Le fanciulle in fiore.


Più che acqua, birra.


Il solito magna magna.


“Signori, un brindisi!”


“Ti faccio un mazzo così!”
“Ma finiscila!”


In assenza di Jan, si parla di Jahnn

Ragazze che sanno leggere.

Gallarate’s Pride.

Scrittura creativa.


Scrittrice in erba, padre orgoglioso.


Diritto alla bellezza. Jacopo è lì come prova.


Isabella mette spalle al muro Giuseppe.


Pernacchie al tavolo della critica.


Domande dal pubblico.


La felicità preprandiale di Bruno, Gabriele e Daniele.


Richiamo all’ordine.


Alessio ha manie di grandezza.


Anima rock!

(continua)

Print Friendly, PDF & Email

12 Commenti

  1. Ciao Ares.Come va.A me bene,mi è appena tornata l’acqua,in anticipo per fortuna.Scusa è una lunga storia,e tu hai sicuramente altro per la testa.E’ bello vivere dove le cose funzionano.Ciao Lucia Devigili

  2. Ciao Lucia,
    e si, l’estate è sempre un problema per l’acqua, che talvolta manca altre volte abbonda.
    Che hai votato al referendum sull’acqua?

  3. Ciao,Ares.Niente.Non sono andata,purtroppo.Sono molto pigra,quando c’è da mettere una semplice x.Detesto Aristotele.Rifondazione comunista non vinceva mai,ma non me ne intendo di queste cose.Non basta mica vincere,deve anche funzionare.Adesso però devo proprio andare,non ho ancora avuto il tempo di vedere le foto del post,ma tanto restano lì,e alla più,si possono commentare più avanti.Del resto,non conosco quasi nessuno.
    Ciao,di nuovo,Ares e buona giornata.Lucia D.

  4. Certo è che son tutte serioso queste foto, altro che festa.. a parte qualche bicchiere levato, qualche chitarra e Biondillo con il megafono che canta “Tu,Tu, Tu, Da, Da, Da un cartellone che fa della pubblicità” ^__^

  5. SIETE BELLISSIMI!!! E mi sente sulla pelle un piccolo,vento caldo.
    Ho sete, mi bevo una birra presto, una bella birra rossa a casa.

    CIAO!

  6. Chissà perché Vèronique che beve una birra non riesco ad immaginarmela, è piu’ da sidro.. da elisir di rose e uvetta passa, … al limite la vedo sorseggiare un grappino al melograno. ^__-

  7. Ciao caro Ares.Non riesco ad immaginare nessuno,oggi,con una grappa in mano.Sai quanti gradi sono?Il necessario per l’inverno.Se Veronique dice che oggi si beve una birra,credo che sia in torto tu,ma di poco.Ciao,buona serata,e notte anche.Era ora!Purchè non ci siano pipistrelli, sulla terrazza si sta freschi.Ciao,ho finito,Ares,Lucia D.

  8. Ares, si mi sono bevuto una birra rossa. Come sono ancora nel norte della Francia ( non per un lungo momento ormai) gusto la birra che è buonissima.
    E’ una birra che viene da Belgica ( credo) si chiama e non ridere per favore: Ruby. Fa caldo ancora oggi. Ma non ti sbagli di solito amo il vino, la grappa, il limoncello e sopratutto lo champagne!!!!

  9. E si si una birra non si nega a nessuno con questo caldo.

    @Biondillo ahahahhah certo, almeno una su tutte no?!…

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Il venditore di via Broletto

di Romano A. Fiocchi
Sono trascorsi molti anni ma mi ricorderò sempre di quel giorno gelido di fine gennaio in cui lo incontrai. Lavoravo come fotoreporter da circa tre mesi, mi aveva assunto in prova l’agenzia Immaginazione.

Il cuore del mondo

di Luca Alerci
Vincenzo Consolo lo incontrai, viandante, nei miei paesi sui contrafforti dell’Appennino siciliano. Andava alla ricerca della Sicilia fredda, austera e progressista del Gran Lombardo, sulle tracce di quel mito rivoluzionario del Vittorini di "Conversazione in Sicilia".

Apnea

di Alessandro Gorza
Era stata una giornata particolarmente faticosa, il tribunale di Pavia l’aveva chiamata per una consulenza su un brutto caso. Non aveva più voglia di quegli incontri la dottoressa Statuto, psicologa infantile: la bambina abusata coi suoi giochi, i disegni, gli assistenti sociali e il PM, tutti assieme ad aspettare che lei confermasse quello che già si sapeva.

Spatriati

Gianni Biondillo intervista Mario Desiati
Leggevo "Spatriati" e pensavo al dittico di Boccioni: "Quelli che vanno", "Quelli che restano". Il tuo è un romanzo di stati d'animo?

La fuga di Anna

Gianni Biondillo intervista Mattia Corrente
Mi affascinava la vecchiaia, per antonomasia considerata il tramonto della vita, un tempo governato da reminiscenze, nostalgie e rimorsi. E se invece diventasse un momento di riscatto?

Una vita dolce

Gianni Biondillo intervista Beppe Sebaste
"Rompere il ricatto della trama": credo di non avere mai fatto altro da quando ero un ragazzo. Da una parte perché sono sempre stato dalla parte di chi trasgredisce, e la trama è sempre, anche graficamente, un’uniforme e una messa in ordine, un ordine del discorso.
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: