Post in translation: Adamo

Les filles du bord de mer 1

Je me souviens du bord de mer avec ses filles au teint si clair
Elles avaient l’âme hospitalière c’était pas fait pour me déplaire
Naïves autant qu’elles étaient belles on pouvait lire dans leurs prunelles
Qu’elles voulaient pratiquer le sport pour garder une belle ligne de corps
Et encore, et encore, z’auraient pu danser la java

Z’étaient chouettes les filles du bord de mer
Z’étaient chouettes pour qui savait y faire

Y’en avait une qui s’appelait Eve c’était vraiment la fille d’mes rêves
Elle n’avait qu’un seul défaut elle se baignait plus qu’il ne faut
Plutôt qu’d’aller chez le masseur elle invitait le premier baigneur
A tâter du côté de son cœur, en douceur, en douceur
En douceur et profondeur

Z’étaient chouettes les filles du bord de mer
Z’étaient chouettes pour qui savait y faire

Lui pardonnant cette manie j’lui proposes de partager ma vie
Mais dès que revint l’été je commençe à m’inquiéter
Car sur les bords d’la Mer du Nord elle se remit à faire du sport
Je tolérais ce violon d’Ingres sinon elle devenait malingre

Puis un beau jour j’en ai eu marre c’était pis que la mer à boire
J’lai refilée à un gigolo et j’ai nagé vers d’autres eaux
En douceur, en douceur

Z’étaient chouettes les filles du bord de mer
Z’étaient bêtes pour qui savait leur plaire

La la la la la la La la la la la la

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NOTE
  1. Esistono due versioni, entrambe molto belle di questa canzone, una di Salvatore Adamò e l’altra di Arnò. A seguire, dopo il testo originale, potrete eventualmente ascoltarla nelle due versioni. La nostra, traduzione e video miei, interpretazione di Rosario Tedesco, a queste due si ispirò. Così mentre esplodono nel mondo bombe involontarie all’uranio impoverito o umanitarie molto volontarie, considerate pure la nostra canzone come una “innocente evasione”. effeffe↩

4 Commenti

  1. Obliare un momento in acqua,
    in acqua si dimentica il fuoco
    il male, il dolore, nuota la speranza,
    il corpo in amore, il mare dà la libertà
    di prolungarsi, in mare non c’è più da guardare
    la notte attraversata da sole,
    la mare è une filosofia di vita.

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francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
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