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Sono momenti d’amore – quel passare
senza voce che li dica, senza pace
una volta detti.

Tratto da Andrea Raos, I cani dello Chott el-Jerid, Milano, Arcipelago, 2010, p. 24, 3 euro.

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17 Commenti

  1. Brava Helena! ;)

    (eppure non ci si può far niente, questi versi non possono che restare, e ritornare una volta detti, senza pace)

  2. io a forza di vedere pubblicità raosiane lampeggianti sto iniziando a soffrire di attacchi epilettici, con bava e contorcimenti. o forse è un effetto della lettura de I cani, atti a lasciarti *senza pace una volta letti*.

  3. Ridete, ridete pure, poveri ingenui… Vorro’ proprio vedere le vostre facce, di fronte alla brusca impennata delle vendite… :D

  4. “Sono momenti d’amore”. Sono scintille che sedimentano in ogni memoria, sono immagini di Polaroid inzuppate nei colori più belli, scatti rubati al tempo che ruba le diapositive.
    Resta, l’Amore.
    Leggendario come un foulard che racconta profumo di Chanel n. 5, lui e solo lui è in grado di (ri)portarti alla vita. E se abusa di te fino a farti sanguinare, se ti conduce alla cachessia come fossi un malato terminale, non puoi arrestarlo.
    Resta, l’Amore.
    Nessuno lo arresta.

    Grazie ad Andrea Raos per questo bellissimo olio su tela, nel quale ciascuno può cogliere quello che il proprio vissuto e la sua sensibilità gli concedono.

  5. Quel passare, in un tempo in fuga, in un tempo di parola,
    mi sento gallegiare sul fiume, con qualche silenzio,
    Andrea ha la grazia poetica, quella della sorgente pura,
    nel senso della più intima sapienza della parola.

    Solo il titolo
    secondo me
    non anda bene
    con la poesia.

    Andrea, ti leggo, quando
    sono in Italia in aprile,
    ti leggo e mangio la tua parola,
    la mescola a tutto che sento bello nella
    vita.

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