V° Festival internazionale di poesia Caltagirone
17-18-19 DICEMBRE 2010
RAGIONE, PASSIONE E INTERFERENZA. LE DIMENSIONI CREATRICI DELLA POESIA
°
17 DIC. : L’ESPERIENZA POETICA DEL PENSIERO
Reading e conversazioni con gli autori
ANTONIO RICCARDI presenta il suo ultimo libro “AQUARAMA E ALTRE POESIE”
MARIA CONCETTA RIPULLO E ANGELA ALES BELLO (Roma) parlano di filosofia e poesia presentando il libro “Ragione e Sentimento. Antropologia ed Estetica”
GIOVANNI MIRAGLIA coordina il dibattito e presenta un omaggio al poeta-scrittore TURI SALEMI insieme a MARIA ATTANASIO
18 DIC.: PASSIONE IN FORMA DI POESIA
READING E CONVERSAZIONE CON GLI AUTORI
MARIA ATTANASIO presenta le sue ultime POESIE uscite sull’ALMANACCO dello SPECCHIO MONDADORI 2010
ANTONELLA ANEDDA (Roma) presenta il suo ultimo libro “LA VITA DEI DETTAGLI” accompagnata dalla proiezione di immagini d’arte
JENNIFER SCAPETTONE (USA), poetessa, traduttrice e docente parla della sua esperienza di scrittura sperimentale
JOSEPHINE PACE introduce e coordina il dibattito insieme a MARIA ATTANASIO.
19 DIC.: VOCE E INTERFERENZA
READING E CONVERSAZIONE CON GLI AUTORI
ANDREA INGLESE presenta il suo ultimo libro “LA DISTRAZIONE”
LUCIANO MAZZIOTTA presenta il suo libro di esordio “LE CITTA’ BIOGRAFICHE”
MIGUEL ANGEL CUEVAS (Spagna) presenta il suo ultimo lavoro in corso di pubblicazione “PIETRA Y CRUDA”, poesie sull’opera dello scultore basco Jorge Oteiza traduzioni e reading in Italiano a cura di Giovanni Miraglia
BIAGIO GUERRERA reading con notazioni musicali di SIMONA DI GREGORIO
Le assorte budella
Sciolgo il miele
dal vasetto infreddolito.
Impagli labbra cremisi,
scialle le braccia.
Sedia in ferro battuto
le assorte budella.
In solitudine
Sul dorso
veglia il sonno.
Stampa dolore
la notte.
Più volte acuisce
la rivolta.
Folla in solitudine,
replica la morte.
Il sorriso di Mario
E uscimmo
dalle nostre case,
e da noi stessi,
e ci incaminammo
nel prato,
a raccogliere
il sorriso
di Mario Monicelli.
Angelo, il Clochard Gentiluomo
In fondo che imortanza ha, credere o non credere,
in un giorno di sole, di pioggia, di freddo, di morte?
ecco, non ci crederete, ma sono io, Angelo,
dermatite e occhi cisposi, compresi.
Io che ho creduto agli uomini e, glo uomini
che inseguivano sogni di carte e potere,
non ci crederete, ma sto qui a parlarvi.
e, il mistero è presto svelato.
ho incaricato un mio amico a postare,
appenna si fosse presentata l’occasione,
quanto state leggendo.
e, un grazie a chi mi ospita.
adesso che non ci sono più.
credere o non credere, ecco.
Potrei dire che sarebbe facile giocare
sul mio nome: Angelo.
Angelo si chiamava mio padre.
Lui però non l’ho mai conosciuto.
Avevo quattro anni quando attorno a lui
fecero terra brucita di baci e carezze.
morì, scarno di sè,
come un legnetto secco.
quante cose ho lasciato e,
per quanto non abbia posseduto niente,
mi piaceva possedere almeno l’incertezza
di niente, che poi è stata la mia ricchezza:
la ricchezza dei beni è una parola
che mi ha sempre messo alle corde.
voleva per forza gareggiare con me. ecco:
quando si scambia una persona con un altra.
quel che ho lasciato
è nell’aria;
quel che ho lasciato
è una vita;
quel che ho lasciato
è nell’ultimo bacio;
quel che ho lasciato
è un ricordo,
svanito nel sole
affacciato.
ci siamo seduti, abbiamo parlato e,
bevuto un goccio d’acqua, io e il sole.