Articolo precedente
Articolo successivo

Radioactivity

Martedì 9 novembre alle 21 in diretta dalla Sala A di via Asiago, Roma

RAI RADIO3

presenta

RADIODRAMMI IN DIRETTA

Spazio Lumière
di Nicola Lagioia

con
Peppino Mazzotta (Roberto Canali), Valentina Carnelutti (Sonia),
Claudio Botosso (Aristide Novelli), Salvatore D’Onofrio (tecnico radiofonico)
e
Custodi alla memoria
di Carlo D’Amicis

con
Ninetto Davoli ( Ninetto), Peppe Servillo ( Sor Maestro)
i personaggi di Sor Maestro e di Ninetto sono ispirati a Totò e a Ninetto Davoli,
con particolare riferimento a Uccellacci e Uccellini e Cosa sono le nuvole.

Spazio Lumière
di Nicola Lagioia

con
Peppino Mazzotta (Roberto Canali), Valentina Carnelutti (Sonia),
Claudio Botosso (Aristide Novelli), Salvatore D’Onofrio (tecnico radiofonico)

È una classica storia di ascesa e caduta, giocata però tutta in chiave radiofonica. Roberto Canali, il protagonista, è uno speaker che dopo un brillante avvio di carriera inizia a innamorarsi troppo del microfono. Nella conduzione del suo programma è caustico e polemico al punto giusto, ma l’amore incondizionato degli ascoltatori – la sensazione di potere derivante dal fatto di parlare ogni giorno a centinaia di migliaia di persone – lo porta a montarsi la testa, a peccare di tracotanza, a lasciarsi trascinare infine verso una parabola autodistruttiva per la sua carriera ma anche per la sua vita privata. I microfoni, insomma, sono pericolosi, specie in un paese come il nostro, in cui l’amore per il megafono e quello per il potere vanno purtroppo sempre più a braccetto.

Custodi alla memoria
di Carlo D’Amicis

con
Ninetto Davoli ( Ninetto), Peppe Servillo ( Sor Maestro)
i personaggi di Sor Maestro e di Ninetto sono ispirati a Totò e a Ninetto Davoli,
con particolare riferimento a Uccellacci e Uccellini e Cosa sono le nuvole.

Aldo Grasso definisce gli archivi della Rai “luogo dell’irrequietudine, percorso da fantasmi che si rincorrono senza tregua”. Questo testo è anch’esso una galleria di fantasmi irrequieti, talmente irrequieti da sembrare vivi. In scena due maschere che Pasolini ci ha consegnato: l’anziano sapiente Sor Maestro e il giovane innocente Ninetto. Sono i custodi della memoria radiofonica. O, come si definiscono loro stessi, custodi alla memoria. Un viaggio visionario nell’alluvione dei rumori contemporanei. Per scoprire che anche (o soprattutto) la radio appartiene al tentativo quotidiano, tenero e disperato, di conservare il senso delle cose o almeno di mantenere viva lo loro voce.

sonorizzazioni e musiche Paolo Petrella

regia Francesco Saponaro

Print Friendly, PDF & Email

5 Commenti

  1. Grazie effeffe, per la segnalazione! Ascoltero dopo la trasmissione in podcast, forse il giovedi che è “festivo”, come quella di Roberto Saviano sulla RAI.
    Ninetto Davoli l’ho adoro nella séquence della fleur de papier.
    Una bellezza non candida, un sorriso che morde il mondo, il sorriso come resistenza.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Il mio manoscritto di Saragozza

di Francesco Forlani
Da meno di un mese il romanzo manoscritto del Furlèn dedicato a Errico Malatesta, in parte nato proprio qui con il diario di Saragozza, è in giro. Una spedizione ambiziosa ma con cognizione di causa e di possibilità di scacco.

Les nouveaux réalistes: Cristina Pasqua

di Cristina Pasqua
Sapendo di incorrere nelle ire di sua madre e del nonno, che quella casa l’aveva tirata su spezzandosi le reni, all’alba, prima di coricarsi, eliminava le tracce del suo passaggio con attenzione maniacale.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna (suite)

di Lucia D'Anna
“Come da manuale” quando si suona in ensemble d’archi, prima di iniziare a produrre suoni, succedono una serie di piccole cose che di solito nessuno nota ma sono importanti. Si poggia l’arco sulle corde del proprio strumento, passa una frazione di secondo, poi si alza il proprio sguardo per incontrare quello di chi sta dirigendo.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna

di Lucia D'Anna
Sono musicista, quando si studia un brano si considera che anche il silenzio, la pausa sia musica. Compositori come Beethoven ne hanno fatto uso per sorprendere, catturare, ritardare le emozioni del pubblico, il silenzio parte della bellezza. Il silenzio qui però non è la bellezza. Il silenzio che c’è qui, da più di dieci mesi, è anti musicale, è solo vuoto.

Overbooking: Carla Stroppa

di Lucio Saviani
Il mio dialogare con il pensiero di Carla Stroppa (attraverso libri, seminari, dialoghi) e la lettura dei suoi testi sono per me ogni volta esperienza di reticolo e lampeggìo, di rimando e individuazione, di sonda e avanzamento.

I Poeti Appartati: Alessio Clinker Mischianti

di Alessio Clinker Mischianti
La“Trilogia del Capitale”, E il cielo è iniettato nel mare a cinque metri dalla riva si resiste a cinque metri dalla riva la proprietà privata non sussiste.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: