“ Ho sempre aspirato a una forma più capace
che non fosse né troppo poesia né troppo prosa
e permettesse di comprendersi senza esporre nessuno,
né l’autore nè il lettore a sofferenze insigni.”
(Czeslaw Milosz)
da “Alcune cose” 1
di
Carmine Vitale
Anche la felicità deve fare il suo dovere
sotto forma di altre apparizioni
residui di stelle
voci di cui ci si dimenticherà
Conoscere l’inglese mi avrebbe evitato una brutta figura;
volevo sapere il significato della parola
– terreni prativi o forse prati –
Si scatenerà una ridda di voci
già lo so che ognuno vorrà dire la sua
ma non volevo questo:
era della felicità che tentavo di parlare
(una di quelle cose semplici
elementari
tipo: sentire una figlia spingere per entrare
così forte tra la luce del giorno,
senza paura di sapere cosa l’aspetta).
Mi ricordo di un tempo forse troppo lontano
dove non era necessario consultare le Effemeridi
e ricordo anche quella domanda “a cosa serve la poesia”?
come se fosse arrivata la fine di un film.
Il catalogo di Messier fu pubblicato nel 1774,
era il diario di un cacciatore di comete,
Meadowlands
una professione ben presto scomparsa.
Ho letto che Sadachbia dista da noi 158 anni / luce
Come se si potesse misurare la felicità in base alla distanza
delle costellazioni
però il nome di fortunata tra le cose nascoste è bello,
devo ammetterlo.
C’è l’immondizia da buttare;
a volte anche una frase come questa
ti fa sentire più felice a casa
(tra la vita da preparare
le foglie da calpestare
le scale da contare).
In fondo mi sto preparando,
ti sento arrivare
– volevo che tu lo sapessi,
piccola mia –
- pubblicato presso la casa editrice l’Arcolaio, a cura di Gianfranco Fabbri↩
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Chapeau Carmine!
Tu cavalchi *quella* cometa – la frase del farsi quell’essere felice per tutte quelle *piccole cose* che ti rendono grande! E ti rendo grazie per tanta grazia grandinata e commossa per la piccola dedica che chiude e spalanca il pompare continuo dell’atrio!
Tutta la felicità che meriti e che merita – il tuo corpo cartaceo!
Chiara
P.s. e sì – che nel solco di Trilussa, la felicità è.
Auguroni a Carmine per questa sua creatura che arriva con tutta la luce della sua “piccola”.
Abele
La felicità sveglia, dalla distanza tra gli occhi di un poeta e quelli di un lettore alla ricerca del ricordo. I meandri della felicità si percorre nell’infanzia e forse quando l’età offre la sua lettera giusta a questa sensazione alzando il cuore e lo sguardo. Si deve avere molto vissuto per sentire la felicità
con l’innocenza di una piccola…
Bella la musica a due ( Effeffe e Carmine Vitale)
caro Carmine, il tuo editor è venuto a renderti i dovuti onori.
Ringrazio anche Nazione indiana per l’ospitalità.
Un abbraccio da Gianfranco
toh, un acchiappacomete…:)) besos
Poesie davvero belle, da leggere la sera prima di andare a letto.
Oppure al mattino appena svegli, per cominciare meglio la giornata!
Grazie Carmine!
Una presentazione ed una poesia che ti rappresentano al meglio.
in bocca al lupo!
lisa
bello bello bello, c’è anche qui paletta e secchiello, un cosmo da cimare e tutto, tutto ancora da sognare. Lo scrivo così perché vado di fretta, corro a cercarlo all’angolo dei libri, quelli che chiudono verso mezzanotte perché un libro aperto è una edicola di vita.
Grazie Carmine,lo cerco,lo cerco di sicuro questo libro. ferni
Carmine la leggo la tua poesia,
dialogante, che possiede
la potenza del cielo,
e le parole di un’intera biblioteca.
Ti abbraccio.
PVita
oggi è stato un giorno pieno di pioggia
come se ogni goccia fosse caduta per dire qualcosa
trovare qui tanti amici mi fa sentire felice perchè legati insieme da quel mistero che chiamiamo Poesia
vi ringrazio tutti
e abbraccio forte forte Forlani che mi ha spinto anche in salita,sempre
c
Come se si potesse misurare la felicità in base alla distanza
delle costellazioni
però il nome di fortunata tra le cose nascoste è bello,
devo ammetterlo.
C’è l’immondizia da buttare;
a volte anche una frase come questa
ti fa sentire più felice a casa
(tra la vita da preparare
le foglie da calpestare
le scale da contare).
Quanta verità in questi versi…
un abbraccio sincero al mio editore che mi ha dedicato tempo pazienza e passione
e tanto tanto amore per la poesia in lunghissime telefonate
a lui vanno le parole conclusive della lettera di francesco e il mio grazie
c.
ciao donatella ,grazie per il tuo prezioso passaggio qui su Nazione indiana
un caro saluto
c.
Anche la poesia qualche volta fa il so dovere.
Bravo Carmine!
sai cosa penso da sempre. aspettavo questo libro. sono felice. un abbraccio.
n.
bravo carmine, versi belli!
i bambini, sì, sono comete. bisognerebbe ricordarsene anche dopo, per molto tempo, per tutto il tempo di quella loro luce istantanea.
bravo, carmine.
complimenti carmine.
continua a scrivere,non mollare mai.
qui, per fortuna, pare che di “immondizia da buttare” ce n’è poca. :-)
…tipo: sentire una figlia spingere per entrare
così forte tra la luce del giorno,
senza paura di sapere cosa l’aspetta.
Dunque veniamo da un tempo senza paura.
Grazie d’averlo ricordato, per aiutarci e spingerci all’altezza della nostra origine.
grazie davvero a francesca genti (una poetessa meraviglisoamente brava) e a francesca matteoni sono davvero onorato della sua presenza qui:mi fa bene
un saluto e unpensiero particolare a Massimo Rizzante amante dell’est e traduttore di Sinfonia di Novembre di un altro Milosz a me molto caro e ancora direttore alla metauro di una grandissima collezone di Poesia,Grazie davvero.
natalia ,grazie come sempre in silenzio.ti scriverò
c.
a mario,stalker e maurizio un grazie per le parole e l’incoraggiamento
giusto non mollare mai ma esistere e tentare incessantemente di rispondere ai nostri non so.
la Szymborska ancora una volta,l termine del Poeta e il mondo diceva:”a quanto pare ,i poeti avranno ancora molto da fare.”
un caro saluto
c.
“Come se si potesse misurare la felicità in base alla distanza
delle costellazioni”
Belli i due testi presentati. Toni bassi e semplicità, con l’io monologante che scandisce il “quotidiano tra costellazioni e l’immondizia da buttare, tra lo stupore e la tenera bellezza di un’attesa…
“Ho letto che Sadachbia dista da noi 158 anni / luce
Come se si potesse misurare la felicità in base alla distanza
delle costellazioni
però il nome di fortunata tra le cose nascoste è bello,
devo ammetterlo.
C’è l’immondizia da buttare;
a volte anche una frase come questa
ti fa sentire più felice a casa
(tra la vita da preparare
le foglie da calpestare
le scale da contare).
In fondo mi sto preparando,
ti sento arrivare
– volevo che tu lo sapessi,
piccola mia –”
ed ecco che l’accensione del poetico ti colpisce come una carezza, così, come quando segui i gesti felpati, dolci del prestidigitatore…tu lo segui, pronto a carpirne il trucco,ma…paff.. lui ti estrae dalla tasca , con elegante gesto, il quarzo che splende come gemma, strappandoti un sorriso di meraviglia e di ammirazione.
Così mi sembrano i due testi di CV. Questo ho provato. Bravo. Lo leggerò con lo stesso sentimento. Se questo è il mattino, non ne sarò deluso.
sono molto felice per te carmine…sono ansioso di leggere il resto
un abbraccio
gianni
l’importante adesso è leggere il tuo libro, per il resto c’è tempo fin quando avremo tempo.
ciao Carmine.
n.
lucia salvatore gianni ,grazie per le belle parole
mi faranno compagnia durante la lettura e le terrò care.
un caro saluto
c.
anche le cose hanno il loro dolore (se le guardiamo noi). questo disarmato riconoscerle (riconoscersi in esse, anzi no, sempre un po’ a lato, mancandole) concilia una strana forma di felicità, un deliquio in cui invece di perdere, paradossalmente, guadagniamo coscienza – mi pare che queste poesie funzionino un po’ così. e mi piacciono, mi sono struggenti e di consolazione, come una canzone di Leonard Cohen, o cose così
un caro saluto,
r
ciao renata
sempre bello trovare nei tuoi commenti le stesse cose che poi portano alla forma di una felicità
giusto cosi struggersi e provare incanto per quelle cose così
semplici banali elementari
ogni tuo passaggio mi da sempre buonumore
sempre
grazie
un caro saluto
c.
Ti ho postato su http://acapofitto.splinder.com il 28.10.2010.
Saldan,grazie davvero
c.