Articolo precedente
Articolo successivo

disillabari

di
Francesco Forlani

mischiando le voci di dentro passavamo il respiro
ingoiavamo la terra e la polvere in controluce,
il canto tesseva le fila e dentro al discanto
i nodi dei sogni scioglievano all’alba cuciti

la strada sapeva di ferro e di sabbia con le prime piogge
e si correva coprendoci il capo con un fazzoletto
le macchine andavano lente come sopra a uno specchio
su cui vedevamo dipinto oltre al cielo le ombre risorte

del mondo e la corsa finiva al crepuscolo,
restavano solo le tracce della battaglia,
il sale sapeva di cose mai viste e il sudore
cambiava il colore alla maglia indossata da prima

pareva dovesse durare per sempre e così ci sembrava più viva
la timida sera che faceva da bàlia a ragazzi e ragazze per strada
finiva che a cena era gara a restare in silenzio a non fare parola
di brame che i corpi rinati ogni volta tacevano urlando

Print Friendly, PDF & Email

11 Commenti

  1. il problema dei libri di poesia è che sono difficilmente reperibili nelle libreria, persino qui a roma è difficile per ch inon è addentro all’ambiente; ci sara’ una libreria che ha a cura la diffusione della poesia?

  2. Controluce, c’est si beau,
    si legge,
    d’improvviso la pioggia,
    la lentezza emergere
    del pensiero dentro,

    Francesco,
    “la strada sapeva di ferro e di sabbia”
    La pista, il cammino, la strada
    il fuggitivo e il tempo
    quello rimane, quello se ne va
    ferro e sabbia, due poli dove il sole
    non sa scegliere.

    Con la poesia, d’improvviso
    la bellezza.

  3. aspetti il vento
    prima di lucidarti le scarpe.

    aspetti il bacio
    prima di dragare il sogno.

    aspetti il sale
    per insaporire la serata sciapita.

    aspetti i passi delle ombre
    per vederne baluginare le nitide orme.

    aspetti lo scivolare delle lacrime
    ma non sai piangere da oltre mille anni;

    aspetti la pioggia per bagnarti l’anima,
    ma non hai vestiti di ricambio;

    aspetti di volare in alto nel cielo,
    ma hai il sangue di cemento armato.

    e, stringhe di bugie,
    il rosario double face della tua coscienza.

    aspetti di lucidare le ossa
    prima di coricarti e far l’amore.

    aspetti il bicchiere adatto
    prima di mandare giù

    la parte dolce dell’amaro.

  4. //centocinquantasette parole //
    //un accento//
    //un apostrofo//
    //tre virgole//
    // 39 puntini sugli i//
    //quattro strofe//
    on location il paysage ( bellissimo) di queste emozioni

  5. Sì, bella molto bella. Lo sapevo che sotto la scorza un po’ dandy e performativa c’era una liricità così bella e priva di fronzoli. (Ed avere Pavose come riferimento – ma non il solo- è un complimento, u punto di forza).

    “dentro al discanto
    i nodi dei sogni scioglievano all’alba cuciti”

    “le macchine andavano lente come sopra a uno specchio
    su cui vedevamo dipinto oltre al cielo le ombre risorte

    del mondo”

    “pareva dovesse durare per sempre e così ci sembrava più viva
    la timida sera che faceva da bàlia a ragazzi e ragazze per strada
    finiva che a cena era gara a restare in silenzio a non fare parola
    di brame che i corpi rinati ogni volta tacevano urlando”

    COSE BELLISSIME. France’, chapeau!

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Uno spiritello si aggira per l’Europa: Incurables.

di Incurabili
Oggi 21 novembre 2024 uno spiritello si aggira per l'Europa. Un movimento generazionale e rigenerativo di cui vi diremo meglio, e racconteremo il Manifesto, articolo per articolo, il 30 dicembre prima di fare il botto.

Evviva Sud. Nuovo numero 24: Itinera

di Francesco Forlani
Come ogni anno, con salti mortali e piccoli miracoli tra amici, fresco di stampa il nuovo Sud esiste, su supporto cartaceo in una tiratura limitata e disponibile gratuitamente in edizione digitale insieme all'intera serie a questo indirizzo.

Il mio manoscritto di Saragozza

di Francesco Forlani
Da meno di un mese il romanzo manoscritto del Furlèn dedicato a Errico Malatesta, in parte nato proprio qui con il diario di Saragozza, è in giro. Una spedizione ambiziosa ma con cognizione di causa e di possibilità di scacco.

Les nouveaux réalistes: Cristina Pasqua

di Cristina Pasqua
Sapendo di incorrere nelle ire di sua madre e del nonno, che quella casa l’aveva tirata su spezzandosi le reni, all’alba, prima di coricarsi, eliminava le tracce del suo passaggio con attenzione maniacale.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna (suite)

di Lucia D'Anna
“Come da manuale” quando si suona in ensemble d’archi, prima di iniziare a produrre suoni, succedono una serie di piccole cose che di solito nessuno nota ma sono importanti. Si poggia l’arco sulle corde del proprio strumento, passa una frazione di secondo, poi si alza il proprio sguardo per incontrare quello di chi sta dirigendo.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna

di Lucia D'Anna
Sono musicista, quando si studia un brano si considera che anche il silenzio, la pausa sia musica. Compositori come Beethoven ne hanno fatto uso per sorprendere, catturare, ritardare le emozioni del pubblico, il silenzio parte della bellezza. Il silenzio qui però non è la bellezza. Il silenzio che c’è qui, da più di dieci mesi, è anti musicale, è solo vuoto.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: