PER FRANCO SCATAGLINI
di Nie Wiem
Domenica 25 luglio, in occasione dell’ottantesimo anniversario della nascita di Franco Scataglini (1930-1994), uno dei maggiori poetici lirici italiani del Novecento, Ancona – la sua città – gli intitolerà il meraviglioso Parco del Cardeto. Promotori dell’evento Valerio Cuccaroni e Luigi Socci, che hanno organizzato una lettura in suo onore alle h 21 al Vecchio Faro, a cui parteciperanno Gianni D’Elia, Guido Garufi, Maria Grazia Maiorino, Umberto Piersanti, Francesco Scarabicchi e Norma Stramucci, con interventi musicali di Gianluca Gentili.
Franco Scataglini ha saputo cantare luoghi e personaggi di Ancona, utilizzando come base linguistica il dialetto locale e nobilitandolo con il costante riferimento alla grande tradizione della poesia italiana, da Jacopo da Lentini a Montale e Caproni. Egli è riuscito, in questo modo, a sublimare il dialetto di Ancona con la creazione di un originale idioletto, «variante preziosa e pigmentata della lingua letteraria» (Mengaldo).
Promotore della trasmissione radiofonica Residenza per la testata regionale di Rai Radio Tre e dell’omonima casa editrice, Scataglini – dopo la consacrazione avvenuta nel 1992 con la pubblicazione del poema La rosa per Einaudi, con prefazione di Cesare Segre – diede vita agli incontri di Poesia in giardino con i maggiori poeti italiani, proseguiti dopo la sua scomparsa da Massimo Raffaeli e Francesco Scarabicchi.
Nel 1950 Franco Scataglini aveva pubblicato Echi, una raccolta di versi in italiano, ripubblicata nel 1987 dall’Editore L’Obliquo di Brescia. Riconosciuta l’immaturità di questo primo esperimento, Scataglini intraprese un lungo apprendistato: grazie a Pier Paolo Pasolini e a Gianfranco Contini riconobbe nel proprio dialetto la matrice di quella lingua volgare da cui ebbe origine la letteratura italiana. Così, nel 1973, pubblica, anche grazie all’interessamento del critico Plinio Acquabona e dell’editore Carlo Antognini, la prima raccolta di poesie in anconitano, E per un frutto piace tutto un orto, e, quattro anni dopo, So’ rimaso la spina. In questo periodo, si consolida anche l’attività pittorica di Scataglini. Nel 1982 esce, per la casa editrice Residenza, Carta laniena (Premio Carducci). Nel 1987 pubblica per i tipi di Scheiwiller Rimario agontano, autoantologia a cura di Franco Brevini che include la sezione inedita Laudario. La sua ultima opera, El Sol, è un poema autobiografico pubblicato postumo da Mondadori.
C’e’ chi lascia un poema
e chi non lascia niente
… Pero’ te m’hai inganato,
vechio, e pe’ non mori’
muto com’eri stato,
m’hai lasciato un giardi’.
Cosi’ Franco Scataglini per il padre, nella raccolta E per un frutto piace tutto un orto.