Photoshoperò#58 -Motore di ricerca: Amelia Rosselli

Poesia
di
Amelia Rosselli

Se sinistramente, ti vidi
apparire, come un sole nero
la tua biondezza, e il sole
recuperava tutto – o quasi

il tutto che in te trovai…

Un tutto che è mascherata
un tutto che è bisogno: semmai

era anche disperante, ritrovarsi
tali e quali all’adolescente

che mai crebbe: un sentimento
di devozione, è tutto ciò

che m’addombra… nell’ammiccare
per una fiotta di baci che

mai desti, né darai ora che
so quanto luminosa era per
me la tua figura sfocatamente
giustiziera, e lo spirito che
tramortendo la vita che
come sempre, scartando le
molte speranze s’annunciava
già la pronta a rinunciare, magari
morendo nello sforzo di non
distinguere tra te e il male…

Però questa ennesima volta
veramente hai saputo riconoscerla
come tale. Butti via le speranze
non sono altro che una fiotta
di baci ingenui e semplici
mentre nel male il vivere
si fa complesso, e ardendo
d’un nulla che è tutto il
mio pieno, la mia bislacca
vita in un mercato che ha
anch’esso il suo destinato
amore di copulazione, si farebbe

come tale la vuoi, disdegnando
d’insegnarmela!

Print Friendly, PDF & Email

11 Commenti

  1. La voce di un poeta è la voce di un oracolo.
    Amelia Rosselli (il cognome mi com-muove) ebbe un’intensa relazione poetica e sentimentale con Rocco Scotellaro, poeta dell’epopea contadina lucana, ed amico di Carlo Levi (da ammirare a Matera il grandioso affresco Lucania ’61), magnifico esempio di quanto europeo e anti-provinciale è stato il meridionalismo più autentico.

    “E’ fatto giorno, siamo entrati in giuoco anche noi
    con i panni e le scarpe e le facce che avevamo.
    Le lepri si sono ritirate e i galli cantano,
    ritorna la faccia di mia madre al focolare”.

    Mio intenso FF ti propongo un photoshperò anche su questo autore.
    Un abbraccio.
    PVita

  2. Keats, Shelley, Labriola, Gramsci, Gadda, Juan Rodolfo Wilcock, Amelia Rosselli, Dario Bellezza, Enrico Filippini, Gregory Corso, Luce D’Eramo…

  3. Il mistero vela la poesia, tutto assorta nel sole nero, la luce e la biondezza sono in metamorfosi, dal centro della luce sorge il nero.
    L’ombra e l’orbe dell’amore. Mi sembrava una poesia dedicata a une donna. E’ una poesia alchemica con leggera gioco delle parole, il dislocamento, la metamorfosi del femminile in maschile.

    Grazie a effeffe per questo sole nero. Non posso per il momento vedere la video. Domani vedero. Lo aspetto con meraviglia.

  4. @verge- desideravo farTi notare come se fosse nero non lo vedresti. A volte si dice .. una seppur vaga esattezza .. non guasterebbe in letteratura

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Uno spiritello si aggira per l’Europa: Incurables.

di Incurabili
Oggi 21 novembre 2024 uno spiritello si aggira per l'Europa. Un movimento generazionale e rigenerativo di cui vi diremo meglio, e racconteremo il Manifesto, articolo per articolo, il 30 dicembre prima di fare il botto.

Evviva Sud. Nuovo numero 24: Itinera

di Francesco Forlani
Come ogni anno, con salti mortali e piccoli miracoli tra amici, fresco di stampa il nuovo Sud esiste, su supporto cartaceo in una tiratura limitata e disponibile gratuitamente in edizione digitale insieme all'intera serie a questo indirizzo.

Il mio manoscritto di Saragozza

di Francesco Forlani
Da meno di un mese il romanzo manoscritto del Furlèn dedicato a Errico Malatesta, in parte nato proprio qui con il diario di Saragozza, è in giro. Una spedizione ambiziosa ma con cognizione di causa e di possibilità di scacco.

Les nouveaux réalistes: Cristina Pasqua

di Cristina Pasqua
Sapendo di incorrere nelle ire di sua madre e del nonno, che quella casa l’aveva tirata su spezzandosi le reni, all’alba, prima di coricarsi, eliminava le tracce del suo passaggio con attenzione maniacale.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna (suite)

di Lucia D'Anna
“Come da manuale” quando si suona in ensemble d’archi, prima di iniziare a produrre suoni, succedono una serie di piccole cose che di solito nessuno nota ma sono importanti. Si poggia l’arco sulle corde del proprio strumento, passa una frazione di secondo, poi si alza il proprio sguardo per incontrare quello di chi sta dirigendo.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna

di Lucia D'Anna
Sono musicista, quando si studia un brano si considera che anche il silenzio, la pausa sia musica. Compositori come Beethoven ne hanno fatto uso per sorprendere, catturare, ritardare le emozioni del pubblico, il silenzio parte della bellezza. Il silenzio qui però non è la bellezza. Il silenzio che c’è qui, da più di dieci mesi, è anti musicale, è solo vuoto.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: