Intervento di Gianni Lannes su libertà di stampa, centrali nucleari, navi dei veleni e… «leggerezze» di Stato
Questo accadeva a Palermo appena qualche mese fa (il 12 dicembre 2009), all’assemblea del Popolo delle Agende Rosse convocato in Via d’Amelio…
di Evelina Santangelo
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Cazzo!
(era un’espressione di sgomento, la mia)
non ho capito una cosa? ci sono scorie nucleari in italia? ci sono centrali funzionanti? e da quando? ho i miei dubbi. e senza questa informazione è un delirio…
[…] Posted by mg on January 29, 2010 Intervento di Gianni Lannes su libertà di stampa, centrali nucleari, navi dei veleni e… «leggere… […]
Gianni Lannes vive da mesi sotto l’assedio di ripetute minacce di morte da parte della criminalità organizzata pugliese, come molti altri giornalisti e cronisti che si occupano di mafia.
In proposito c’è un rapporto periodico, a cura dell’FNSI – un sindacato dei giornalisti con a capo Alberto Spampinato, fratello di Giovanni (giornalista dell’Ora, assassinato nel 1972 da cosa nostra) – che si chiama Ossigeno per l’Informazione:
http://www.fnsi.it/Pubbliche/Pag_osservatorio_o2.asp
“siamo soli stiamo morendo…” dice ad un certo punto e non è l’inizio di “Tropico del cancro” di Henry Miller, è nuda vita, e nessun amore per i corpi, è cancro vero.
In Italia ci sono diversi luoghi dove da anni si promuovono
genocidi. Perché non cominciare a raccogliere firme affinché sia dia protezione (scorta) a uomini come Lannes ?
Grazie Santangelo per questo video.
@Sebaste
Caorso è ferma, ma non è ancora smantellata, che io sappia, è là.
Incredibile.
Coraggioso Gianni Lannes !
Terribile l’accenno ai bambini che respirano veleno.
Cari ragazzi, a Bosco Marengo o altra vicina località fra Volpedo e Alessandria ci sono delle scorie e lo sanno tutti, a meno che per le persone parlare di petrolio e di residui nucleari non faccia differenza, e su questo meriterebbe parlare perchè il senso comune fa presto a definire “il caro vecchio puzzo di benzina o di gasolio” e altri luoghi comuni, pure nella letteratura, tutti siamo homen e tutti con piccoli crimini inconsapevoli.
A presto
Franco Fallabrino