Vivo e lavoro a
Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e
Sud, collaboratore dell’
Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese
Focus-in. Spettacoli teatrali:
Do you remember revolution, Patrioska,
Cave canem,
Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori
Osvaldo Soriano Football Club,
Era l’anno dei mondiali e
Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera).
Métromorphoses,
Autoreverse,
Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York,
edizioni La Camera Verde,
Chiunque cerca chiunque,
Il peso del Ciao,
Parigi, senza passare dal via,
Il manifesto del comunista dandy,
Peli,
Penultimi,
Par-delà la forêt. ,
L'estate corsa
Traduttore dal francese,
L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa,
Immediatamente di Dominique De Roux
I senza parole di Francesco Forlani hanno molte parole..
Mi fa emozione questo fotoshopera,
grazie per l’accenno a una notizia
che ieri mi ha gelato il sangue e ha portato
in tutta memoria orrore.
Penso che è un privilegio avere
un lavoro che dà felicità, anche se
non è nel paese scelto (effeffe tu capisci
quello che voglio dire), purtroppo
il lavoro spesso non dà dignità all’uomo
che lavora.
Un post che fa riflettere sul
mondo d’ieri e di oggi.
désolé fotoshopero
franzisko sei la nostra nouvelle vague a bassa fedeltà
Urge organizzare un festival dei photoshoperò di effeffe!
urgette!!!!!!
son d’accordo.
sì… e poiché il Furlen dimenticossi un paio di occhiali nella mia terrazza, proporrei di unire utile e dilettevole organizzando la proiezione in terra sicula!
:-P
ciao Fra’
a volte ri-tornano.
a volte ri-nascono.
eh eh eh eh…vasamo le mani…
Je so’ faticatore, me magno pane e ppane!
assolutamente nat! prendiamo il piccio-tto con due fave. e poi, a proposito di arbeit, quale terra più travagliata e faticante della siculia… riportiamoci lo effeffe!
Ci avrei quasi giurato che finiva così…con la targa trovata in possesso della manovalanza del ramo illegale, destinata probabilmente a qualche business man dell’Est col desiderio di investire i suoi averi in qualcosa di davvero unico, con cui stupire i suoi partner in affari. Arbeit macht frei, se lo ripeteranno i nostri lavoratori del crimine in galera…
una domanda, helena. la scritta è stata tagliata in cinque. immaginando che le cinque parti siano uguali qual è il risultato che danno le sillabe separate? ne viene fuori una frase diversa? effeffe
Non si capisce. E cmq forse non hanno segato seguendo un senso sillabico…Boh, magari qualcuno ce lo dice
l’hanno divisa in tre, come le tre parole.