Scaffali nascosti (4) – Edizioni Gorée

«Scaffali nascosti», senza pretese di completezza, vuole disegnare una mappa dell’editoria indipendente dei nostri tempi. Medio-piccoli, piccoli, piccolissimi editori, spesso periferici, con idee e progetti ben precisi, che timidamente emergono, o forse emergeranno, o si spera che emergano, fra gli scaffali delle librerie. A cura di Andrea Gentile (andreagentilenazione_at_libero.it).

di Andrea Gentile

A 37 chilometri da Siena c’è Monticiano, 1400 abitanti, 650 famiglie, patria del «Palio dei ciuchi».
A Monticiano c’è una minuscola frazione, Iesa, patria della tranquillità.
A Iesa c’è la casa editrice Gorée, libri da altri mondi. Gorée, come l’isola dell’Atlantico dove venivano raccolti i neri razziati in Africa, ma anche come, in Senegal, «Essere libero» e «Essere onesto».
La Gorée sorge nel 2005 dalle ceneri della Equitare. Tutto nasce, come nelle fiabe, dal classico manoscritto nel cassetto. Da diversi anni Riccardo Bassani ha in mano un romanzo scritto da Alberto Manzi, il famoso maestro conduttore di Non è mai troppo tardi. «Il romanzo chiedeva di essere pubblicato – ci dice Bassani – ma ovviamente non era possibile pensare di inserirlo nel catalogo di una casa editrice così specialistica come Equitare, né era pensabile pubblicarlo senza che fosse sostenuto da un nuovo progetto editoriale coerente». Così prende la luce E venne il sabato, che racconta della popolazione di Pura, città amazzone, sfruttata da una multinazionale nordamericana. E così prende la luce la casa editrice Gorée. Con, soprattutto, due obiettivi: affrontare tematiche sociali, legate al tema dei diritti, attraverso la forma romanzo, e offrire ai lettori la possibilità di addentrarsi in mondi letterari lontani come l’Africa e l’America latina. È così che entrano in catalogo autori come Tsitsi Dangarembga, scrittrice zimbabwese, che in La nuova me (2007) affronta il tema dell’anoressia, Biyi Bandele, nigeriano passato con il secondo libro alla Bompiani, e  l’argentino Héctor Tizòn, autore di tre libri Gorée.
Per una casa editrice con questa impronta così diventa quasi doveroso pubblicare La storia di Miriam Makeba (2009) firmata dalla stessa Mama Africa e da Nomsa Mwamuka, e presentata anche da Roberto Saviano nel suo speciale di Che tempo che fa; così come è fisiologico pubblicare Volti e colori del Darfur (2009) di Antonella Napoli, reportage fotografico realizzato ad Al Fasher. Entrambi buoni successi, intorno alle 1500 copie vendute.
Tra le nove collane (forse troppe) spiccano la «Diritti e rovesci», che include anche La ballata di Dante (2007) del peruviano Eduardo Gonzàles Viaña, dove il vedovo Dante va insieme al suo asino Virgilio alla ricerca della rapita Emma, e «Voci della terra», dove vengono pubblicati testi latinoamericani scritti in lingue indigene.
C’è poi «Ingrandimenti» dove le tematiche sociali vengono proposte ai bambini, la «Biblioteca», con una sorta di Meridiano di Alberto Manzi, e «Poesie per l’uomo» che contiene a oggi solo l’Opera poetica completa di César Vallejo, a cura di Roberto Paoli e Antonio Melis.
Vero punto di forza della Gorée sembra essere la grafica, curata da Maurizio Ceccato. Con disegni a mo’ di acquerelli, colori accesi, richiami alla terra di provenienza dell’autore, le copertine attirano l’attenzione senza essere prepotenti, come sostenute da un senso di leggerezza. «Ceccato – ci dice Bassani – è subito riuscito a entrare pienamente nello spirito della casa editrice. È riuscito immediatamente a comunicare i contenuti dei nostri libri attraverso una grafica che consideriamo molto originale e capace di richiamare l’attenzione del lettore. Crediamo che quando i nostri libri in libreria sono in vista, difficilmente non vengano notati e presi in mano».
Nella tranquillità di Monticiano circa un anno fa la Gorèe diventa cooperativa sociale, con quattro soci. Con distribuzione Pde, ma con – a detta di Bassani – qualche problema nella promozione, la casa editrice porterà in libreria prossimamente tra gli altri Caffè diverso a cura di Giuliana Della Valle e David Mitrani, uno sguardo sulla poesia orale nella repubblica dominicana, con un dvd che ritrae manifestazioni di poesia orale e La ricetta del dottor Wooreddy per sopportare la fine del mondo di Mudrooroo, uno dei più importanti scrittori australiani contemporanei, con una bellissima copertina.
Gorée: esplorare nuovi mondi, con nuovi libri. Raccontare dal microscopico mondo di Iesa, frazione di Monticiano, il mondo intero.

Andrea Gentile (Isernia, 1985) ha lavorato con Enrico Deaglio a Patria 1978-2008 (il Saggiatore, 2009). Collabora con «Alias», supplemento settimanale del «manifesto», e con il mensile «Il Bene Comune».

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domenico pinto
domenico pintohttps://www.nazioneindiana.com/
Domenico Pinto (1976). È traduttore. Collabora alle pagine di «Alias» e «L'Indice». Si occupa di letteratura tedesca contemporanea. Cura questa collana.
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