Mediterraneo e Oriente

LocandinaMediterraneo&Oriente [ricevo e volentieri segnalo]
*
Venerdì 20 novembre
Padiglione esterno,
Palazzo San Niccolò
via Roma 56, Siena

Mediterraneo e Oriente

ore 17.00
– Wu Ming presenta “Altai”.
ore 18.30
– Marco Rovelli presenta “Servi. Il paese sommerso dei clandestini al lavoro”
ore 21.30
– Scrittori Precari
& Vanni Santoni
nel reading/performance “Trauma Cronico”

Ingresso libero

Lotta all’immigrazione clandestina, respingimento, permesso di soggiorno. E’ nel linguaggio e nelle sue parole-marionetta che la violenza politica di un paese emerge in modo evidente, quando essa funziona ormai come una ‘macchina antropologica’ che ridefinisce continuamente i criteri di umanità all’interno dell’uomo stesso. Per ridare un corpo semantico all’immaginario non resta allora che rivendicare l’extraterritorialità della scrittura, la sua capacità di attraversare le terre ed incrociare gli sguardi.

All’interno della rassegna cinematografica Mediterraneo e Oriente (16-21 novembre), trova spazio una giornata per discutere di scrittura con Wu Ming, Marco Rovelli, Scrittori Precari e Vanni Santoni.

http://associazionelevel5.com/

Print Friendly, PDF & Email

22 Commenti

  1. L’immigrazione e’ economicamente ( n. b. non culturalmente o umanamente) utile per l’Italia, gli italiani traggono ingenti guadagni dall’immigrazione.

    Ecco un buon argomento di partenza per la sinistra.

  2. l’immigrazione e’ economicamente (n.b. non culturalmente, eticamente umanamente, etc.) utile per l’Italia.

    Ecco un buon argomento di partenza per la sinistra.

    ripetere giova

  3. Purtroppo, come spiega bene proprio il libro di Rovelli, l’immigrazione è economicamente utile agli italiani soprattutto quando gli immigrati sono ricacciati al di sotto della soglia di umanità.
    E io spero proprio che questo argomento la sinistra non voglia usarlo.

  4. Non saprei Jacopo, e non era una critica a te.
    Dove vivo io (in Toscana), chi vota PD ha spesso idee sull’immigrazione non troppo distanti da chi, più a nord, vota Lega.

    L’immigrato buono è quello che fa il muratore e lavora per te di domenica (a nero e sottoprezzo). Quelli cattivi tutti gli altri.

  5. Un evento chiaramente imperdibile ^_^ nel mio piccolo proverò a contribuire a tanta imperdibilità leggendo qualche brano (fortunosamente in tema col titolo della rassegna) dal mio prossimo romanzo.

  6. Due ottimi motivi per venire:

    1) perché il programma merita;

    2) perché i ragazzi dell’Università di Siena che hanno organizzato l’evento sono in gamba e meritano d’esser seguiti… ed è importante che queste cose si riprenda a farle anche all’interno delle università.

  7. Ho raccontato il recente incontro letterario con Wu Ming 1, Simone Ghelli e Vanni Santoni all’Arsenale di Venezia nel blog “Pezzi censurati”, ora soppresso da kataweb.it (perché vi riportavo i “pezzi censurati” da Loredana Lipperini).
    Mi fa piacere che ora i tre si (pro)muovano in squadra.

  8. O Lucio!
    Guarda che Wu Ming 1 e la Lipperini non ci sono mica.
    Però se cerchi “gentaglia” la trovi lo stesso. Basta andare al rettorato o alla sede centrale del Monte dei Paschi.
    PS: secondo me l’addetto al recupero crediti è pure uno di “Carmilla”.

  9. Comunque, questa iniziativa nasce davvero dal basso (leggi: organizzata dagli studenti, senza una lira di finanziamento ). Gli autori vengono ospitati negli alloggi studenteschi e rifocillati alla mensa universitaria.

    Quello di Siena è un ateneo in via di dismissione, dove da più di un anno vige il clima del “si salvi chi può”. Insomma, un ambiente dove studiare e lavorare non è molto stimolante; ma se oltre ai fondi per la ricerca, i dipartimenti e i corsi di laurea perdiamo anche gli ultimi barlumi di attività culturale, la partità rischia di essere davvero già chiusa.

    Tutto qui.

  10. @ dimitri. la tua risposta non ha più senso, visto che è stato censurato il mio commento a biondillo. e sì che avevo parlato di Squallida Censora e Vate di Dogato senza fare nomi*-°

  11. Lucio, mi fai stiantà.
    Me stai lontano da Siena?
    Perché non vieni? Ti presento il Ghelli, che è l’unico essere umano capace di palare due dialetti contemporaneamente: il romanesco e il piombinese. Non ci si crede.

    O Ghelli, scherzo: sei il mio blogger preferito dopo Angelini.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Il venditore di via Broletto

di Romano A. Fiocchi
Sono trascorsi molti anni ma mi ricorderò sempre di quel giorno gelido di fine gennaio in cui lo incontrai. Lavoravo come fotoreporter da circa tre mesi, mi aveva assunto in prova l’agenzia Immaginazione.

Il cuore del mondo

di Luca Alerci
Vincenzo Consolo lo incontrai, viandante, nei miei paesi sui contrafforti dell’Appennino siciliano. Andava alla ricerca della Sicilia fredda, austera e progressista del Gran Lombardo, sulle tracce di quel mito rivoluzionario del Vittorini di "Conversazione in Sicilia".

Apnea

di Alessandro Gorza
Era stata una giornata particolarmente faticosa, il tribunale di Pavia l’aveva chiamata per una consulenza su un brutto caso. Non aveva più voglia di quegli incontri la dottoressa Statuto, psicologa infantile: la bambina abusata coi suoi giochi, i disegni, gli assistenti sociali e il PM, tutti assieme ad aspettare che lei confermasse quello che già si sapeva.

Spatriati

Gianni Biondillo intervista Mario Desiati
Leggevo "Spatriati" e pensavo al dittico di Boccioni: "Quelli che vanno", "Quelli che restano". Il tuo è un romanzo di stati d'animo?

La fuga di Anna

Gianni Biondillo intervista Mattia Corrente
Mi affascinava la vecchiaia, per antonomasia considerata il tramonto della vita, un tempo governato da reminiscenze, nostalgie e rimorsi. E se invece diventasse un momento di riscatto?

Una vita dolce

Gianni Biondillo intervista Beppe Sebaste
"Rompere il ricatto della trama": credo di non avere mai fatto altro da quando ero un ragazzo. Da una parte perché sono sempre stato dalla parte di chi trasgredisce, e la trama è sempre, anche graficamente, un’uniforme e una messa in ordine, un ordine del discorso.
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: