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Sciascia: Dove va la letteratura?

sciascia ubik

[Vorrei mettervi a conoscenza di una bella iniziativa della Libreria Ubik di Savona. Qui sotto il comunicato. G.B.]

“Dove va la letteratura italiana?”
In occasione del ventennale dalla scomparsa del grande scrittore siciliano Leonardo Sciascia (novembre 1989), per 4 mesi la libreria UBIK espone dal 4 novembre in libreria in esclusiva nazionale un suo manoscritto originale inedito, mai pubblicato né esposto in visione (per gentile concessione del suo biografo, lo scrittore e giornalista del Corriere della Sera Matteo Collura, che ringraziamo vivamente), sul tema del futuro della letteratura italiana: un autentico gioiello letterario, pieno di ironia e di passione: la letteratura non deve avere casa ma stare all’aperto “…con orecchie intente, sguardo acuto, sospettosa, guardinga, insicura, con soprassalti e freddo nelle ossa…”

sciascia
Riporto di seguito la trascrizione. E qui la scansione scaricabile regalataci da Stefano, l’attivissimo libraio, della suddetta lettera esposta. Vi consiglio di andare a leggere direttamente in loco anche le altre lettere originali di autori ospiti della libreria:

di Leonardo Sciascia

Dove va la letteratura italiana? Ma secondo certe analisi, certe diagnosi – e cioè secondo certi desideri, certi dettami, certi decreti dati in sede sociologica – dovrebbe anche lei, come tutti e tutto, andare a casa. Tornare, come ormai si dice e per moda si impone, al privato.

Ma dove può stare di casa, la letteratura italiana? Non pare ne abbia ancora di assegnata, né in città né in campagna. Nemmeno la più piccola dacia. Per sua fortuna – anche se qualcuno ci terrebbe ad averla.

Può trovare qualche casa d’affitto: ad equo o inequo o iniquo canone. Ma son case così rumorose, piene di spifferi e forse anche di fantasmi, che è preferibile restarsene all’aperto.

Direi, ecco, che è costretta a starsene fuori: con orecchie intente, sguardo acuto, sospettosa, guardinga, insicura, con soprassalti e freddo nelle ossa. A meno che non preferisca l’iniquo canone.
firma

la Libreria Ubik si trova in
Corso Italia, 116r Savona
019/8386659
ste.milano@alice.it
aperta tutte le domeniche dell’anno
Il calendario delle (molte) iniziative si può trovare anche su www.facebook.com

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7 Commenti

  1. Salvatore, il tuo link non si apre.
    Cosa intendi per prassi? Hai spedito una email alla casella di NI a me indirizzata? (se è così non l’ho vista, scusami…)

  2. quanti echi con analoghe suggestioni deleuziane (Abécédaire), no? Il terrore della riduzione di tutto a privato, l’essere in agguato, la deterritorializzazione…

  3. Prassi in riferimento al suo commento sul blog Wilfing Architettura:

    Salvatore,
    quella di scrivere alla posta di NI era la strada giusta.
    Dialoghiamo pure, basta organizzarsi.
    Un caro saluto, G.B.

    Ho spedito la mail: il 19 giugno 2009 21.58 a nazioneindiana@gmail.com

    Gentile redazione Nazione Indiana,
    vorrei fare un’intervista allo scrittore Gianni Biondillo per la sua affinità con i temi trattati sul mio blog dedicato all’architettura.
    Sperando in una vostra intermediazione.
    Buon lavoro.
    Salvatore D’Agostino.

    P.S.: Da un colloquio informale con lo stesso Gianni Biondillo —> http://wilfingarchitettura.blogspot.com/2009/06/0024-mondoblog-archistar-o-archipov-1.html

    La mia mail è salvatoredagostino7 [at] gmail [dot] com

    Buon tutto (e spero a presto),
    Salvatore D’Agostino

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gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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