Dopo il “frocio” aspettiamo l’altro

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una riflessione di Raul Montanari

Bene.
Boffo si è dimesso dalla direzione dell'”Avvenire”. E’ stato centrato e affondato da Vittorio Feltri, che ha rivelato la sua omosessualità (un grosso problema, a parte altre considerazioni, per il direttore dell’organo della Conferenza Episcopale Italiana) e una condanna patteggiata anni fa per aver molestato al telefono la moglie di un uomo del quale era innamorato. Conoscendo Feltri, non credo che questa notizia in sé sia infondata; penso che sia la verità. Poi vedremo se questo è o non è il punto. Prima ancora delle dimissioni, i commenti del Centrodestra erano riassumibili più o meno così: “Chi la fa l’aspetti. L’Avvenire ha attaccato Berlusconi sul piano privato e etico, ecco dimostrato che chi parlava aveva a sua volte delle magagne”. Pari e patta.

Vediamo un po’.

Boffo è omosessuale. Che influenza ha questo nella vita pubblica italiana? Nessuna. Su di me come cittadino, come uomo? Nessuna. Boffo è stato condannato e ha pagato per un reato di molestie. Che influenza ha questo sulla vita pubblica italiana? Nessuna. Su di me come cittadino, come uomo? Nessuna.

Berlusconi, per tacer d’altro, è un uomo abituato a usare il suo potere anche a fini sessuali. Questo era il succo delle critiche di molti cattolici. Si circonda di un giro di amiche e le piazza ovunque, dalla Rai a Mediaset ai (pare) ministeri, creando di fatto un sistema di corruzione sessuale generalizzato (vedi intercettazioni telefoniche con discussioni su dove mettere questa e quella), calpestando i meriti di ragazze e donne dotate di uguale o superiore talento alle favorite sue e dei suoi, ma non disposte a compromessi.

Che influenza ha questo sulla vita pubblica italiana? Enorme, anche per il valore dell’esempio. Su di me come cittadino, come uomo? Notevole.

Quindi, applicando il principio di equità, ora mi aspetto le dimissioni di Berlusconi da primo ministro.

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59 Commenti

  1. Sì il ragionamento è buono, e soprattutto è valido eticamente il principio (implicito, ammesso che abbia capito bene) su cui si basa questo articolo: Boffo si è dimesso visto che la posizione che ricopre viene svilita da quanto appreso su di lui; per cui, a maggior ragione Berlusconi deve fare lo stesso.

    Però Feltri potrebbe obiettare: ma io non ho chiesto le dimissioni di Boffo, a me stava bene se stava lì – come sta bene se il Papi sta dove sta. In fondo non è questo il loro gioco, di craxiana memoria (tutti colpevoli e peccatori, quindi nessun colpevole e peccatore, e basta parlare di superiorità morale di chicchessia, anzi basta parlare di etica e morale)

  2. … e questo mi piace (primo punto) e cioè il fatto che, in genere, chi ha dei pregiudizi contro gli omosessuali è un omosessuale che non ha accettato la propria omosessualità (anche gli omosessuali hanno i neuroni a specchio)
    e che berlusconi debba dimettersi è logico ma la (bi)logica di questo paese è assurda, perché berlusconi sembra rappresentare la società etero-patriarcale che tanto alletta la società tendenzialmente etero-patriarcale italiana…
    certo: berlusconi non dovrebbe stare lì a prescindere dalla questione sessuale o per via(agra) della distribuzione del pene e dei pesci.
    ma d’altra parte le scelte e le decisioni di berlusconi sono solo scelte e decisioni del c….

  3. Il punto è che per la grande maggioranza degli italiani i potenti e puttanieri sono fichi, i culattoni no.
    Per la maggioranza degli italiani (stragrande maggioranza, temo) valgono le regole della caserma e del bordello e sono le mamme (ah, le mamme!) che spingono le loro piccine tra le braccia dei potenti.
    S.B. abusa? Ma se non abusasse, che potente sarebbe?!?!
    Il 25 luglio che ci attende sarà molto lungo e molto, molto doloroso…

  4. Boffo è un noto omofobo. Appartenente alle frange più estreme dei conservatori cattolici. Con posizioni spesso addirittura grottesche. Questo ha una influenza enorme sulla vita pubblica italiana. Di tutti.

    E stando all’impostazione del post di Montanari, la finirei qui. Si può invece ragionare su altre dinamiche…

  5. E sia chiaro, nessun altro direttore di giornale occidentale sugli omosessuali potrebbe mai scrivere le cose grottesche che Boffo ha finora scritto. E non tiratemi in ballo la libertà di stampa o di pensiero. Risultareste solo ridicoli.

    In un paese poi di baroni e mafiosetti con veline e portaborse al seguito, gli scandali sessuali di Berlusconi sono una delle ultime ragioni per cui il Presidente del consiglio dovrebbe dimettersi.

    Per tacere dei costumi della Chiesa.

  6. “Berlusconi, per tacer d’altro, è un uomo abituato a usare il suo potere anche a fini sessuali. Questo era il succo delle critiche di molti cattolici.”

    ho la sensazione che non sia così e che comunque non sia questo il perno della dis-approvazione cattolicante, che è invece tutta basta sulla critica della fornicazione in sé, sopra tutto se extra-coniugale: la condotta di B. non è vista come riprovevole in quanto basata su un uso sessuale del potere (il potere è sempre, direttamente o indirettamente, un attributo sessuale), ma in quanto pagana.
    per cui, nell’etica cattolica della de-responsabilizzazione, basta pentirsi e tutto va a posto.
    l’etica laica della responsabilità è roba per cesare non per dio.
    detto questo, concordo con montanari.
    marginalmente aggiungo che d’istinto mi repelle la figura del Moffo, in quanto dedita alla catto-doppiezza, che aborro.
    ma su tutti mi impressiona la figura del cane da guardia Feltri, che ha voluto subito dimostrare al suo padrone che non sta spendendo male i propri soldi saltando alla gola del suo nemico più vicino e (apparentemente) più facile.
    non so a voi, ma io trovo tutto questo rivoltante, come tutto quello che riguarda e circonda ed è prodotto diretto o indiretto del Pupazzo.

  7. Il ragionamento di Montanari è di parte, a suo modo corretto, ma di parte e mi fa specie vedere, come troppo spesso succede da 3 anni e rotti, la sinistra affiancata al cattolicesimo estremista e ai suoi rappresentanti.
    Boffo, semplicemente, ha partecipato a una partita truccata, pensando di vincere e uscirne, non solo illeso, ma con qualche medaglia da esibire all’incasso agli sponsor di questa storia.
    Purtroppo gli sponsor importanti la prima battaglia l’hanno persa (non c’è stato il sollevamento in massa dell’opinione pubblica e l’auspicato cambio di fronte della Lega con conseguente caduta del governo) e, come sempre, ad andarci di mezzo non sono gli sponsor, ma chi ha agito per loro conto (li pagano per questo!). Non ci trovo nulla di strano in tutto ciò e, lo ribadisco, se Boffo non aveva messo in conto un contrattacco è almeno un ingenuo. Faccio notare, cosa di cui non parla nessuno, che la risposta è partita anche in direzione di Repubblica (la storia degli 850 milioni di lire pagati in nero da Ezio Mauro) e non si fermerà. Come è giusto che sia.

    Domanda: ma perché si continua a parlare della maschera dell’omofobia e si continuano a tralasciare i motivi reali che hanno scatenato questa reciproca character assassination? Possibile che TUTTI siano convinti che la questione sia solo lì?

    Blackjack.

  8. Non pensavo si arrivasse a tanto. Quando ha vinto il centro destra mi son detto che in fondo dall’altra parte non c’era poi nulla di tanto meglio e che alla fine quello che importava era dare tempo al tempo, ricostruire la sinistra e ritentare l’affondo. Come una squadra di calcio sotto di un gol. Prima sbandi, poi ti riorganizzi e, se ha i mezzi, parti per cercare il pareggio e quando l’hai ottenuto cerchi la vittoria perchè ti senti finalmente pari o più forte.
    Non avevo calcolato che invece la squadra del centro destra gioca senza arbitro o che l’arbitro gioca con loro.
    I cinque anni del loro governo precedente erano stati pessimi ma tutto sommato la democrazia, questo straccio di democrazia, era ancora salva.
    Devo dire che hanno capito l’errore e stanno rimediando. Qualcuno deve aver scritto loro un copione ispirato ai veri dittatori. Sì, perchè stavolta il consenso è largo, il nemico inesistente, tanto vale prendersi tutto e subito, senza tanti scrupoli o timore di conseguenza. Questo vuole il popolo bue, basta accontentarlo.
    Ieri ho sentito una dichiarazione di un grande vecchio italiano, Mario Monicelli, stupefacente per la lucidità con cui analizza il mondo ( o forse sarà il distacco di chi non ha più nulla da perdere ) a 94 anni suonati.
    Diceva, più o meno, che l’italiano non vuole pensare, vuole solo coltivare il proprio orticello fatto di piccoli traffici e passabili (ironicamente) illegalità delegando l’opera di governo e amministrazione all’uomo forte del momento, quello che promette di pensarci lui, il “ghe pensi mi” della situazione. Nulla di nuovo nelle sue parole ma come si fa a non essere d’accordo anche a rischio di passare per qualunquisti?
    Mi conforta una sola annotazione, un sondaggio Sky, tanto per restare in tema di coglionate. Di solito quei sondaggi esprimono l’opinione di un pubblico ammaestrato, a volte meschino, poco informato e sbrigativamente di destra (nel senso di “me ne frego”). Invece stavolta il 55 % delle opinioni indicava un timore per la libertà dell’informazione nel nostro paese.
    Che stessero esagerando?

  9. No, non esagerava: Sky è di Murdoch, ultimamente non naviga in buone acque (non solo in Italia) e Murdoch non è proprio un santo e sa benissimo come si fanno e come si utilizzano i sondaggi.

    Blackjack.

  10. Lo so, ironizzavo, forse male.
    Però con quello che dici mi fai pensare. Murdoch non è un santo, Berlusconi nemmeno, visto che l’ha ammesso pubblicamente, il direttore del giornale dei vescovi neanche (forse). Non ci resta che affidarci a Padre Pio.

  11. Francamente la richiesta delle dimissioni di Berusconi mi appare ridicola. SI sarebbe dovuto dimettere per altri cento motivi, ben più fondati. Il problema è il nichilismo etico secondo cui se tutti sono colpevoli tutti possono restare al proprio posto, senza denunciare le vere magagne dell’altro. Molti politici vivono del ricatto reciproco: certe cose non si rivelano perchè si potrebbe essere ripagati con la stessa moneta. Altrimenti parte la guerra dello sputtanamento. Perciò tutti tacciono (anche blaterando blaterando blaterando; d’altro), tutelando gli arcana imperii. Ma, ripeto, il punto sta nell’accettazione del legame tra corruzione e politica, come fossero interscambiabili.

  12. L’ex direttore di Avvenire ha patteggiato per una vicenda di Molestie. In un altro paese questo sarebbe bastato a chiederne le dimissioni. Feltri ha sputtanato Boffo per altri fini, facilmente immaginabili… Resta il fatto però che Boffo, uno dei più grandi oppositori dei Pacs, in realtà fosse un omosessuale clandestino. Resta il fatto che i politici, i giornalisti e i magistrati già godono di fatto di tutti quei diritti che una legge sulle coppie di fatto estenderebbe a tutti gli altri cittadini italiani.
    L’azione della CEI poi può solo ritardare il riconoscimento delle coppie di fatto, solo per citare uno dei temi più scottanti, risultando quindi già morta. La classe politica non dovrebbe essere tenuta in ostaggio da vecchi babbioni cardinalizi. In ogni caso la Chiesa sta facendo da decenni azione sovversiva e disgregante sul nostro territorio nazionale.

  13. Credo anche che nessuno scrittore o intellettuale si stia occupando seriamente dell’azione sovversiva e disgregante della CEI, a minare seriamente le istituzioni repubblicane.

  14. Concordo. E’ sterile la discussione su Boffo o crapa pintada, Il problema è la CEI.
    Io non sono omosessuale o lesbica se preferite. Ma se scoprissi che la parte preponderante del mio Es è omo non cambierebbe le mie posizioni.
    Il problema è e mi ripeto l’ OMOFOBIA, il Razzismo non dichiarato,
    l’ IPOCRISIA della CEI e della sua grottesca politica
    del ” sifamanonsidice “.
    Avevo un amico, africano che ha studiato Etica in via della Consolata, (Vaticano)
    ed ha intrapreso la carriera del sacerdozio. Mi ha raccontato aneddoti molto interessanti su come funziona il Rettorato e sul pedaggio che i
    ” molto carini ” devono pagare. Volenti o nolenti. Si chiama Reuben il mio amico e..anche lui ha pagato. Pena l’ espulsione con un bel calcio di reinvio nella tribù dei Meru. E allora?
    Lo schifo è schifo ed è questo. Non l’ omosessualità di cui Boffo o altri non devono scusarsi.
    Ma neppure far finta di niente ed attaccare chi ha il coraggio e il diritto di esserlo senza falsi pudori. Cosa che lui ha fatto.
    Quanto ai giochetti di Feltri, uff..è talmente chiaro… . Ciao a tutti. Marlene

  15. eheheheheh scusate, ma trovo questa delle dimissioni del nano di Arcore davvero esilarante

    nonostante in molti sono disposti a riconoscere che il ragionamento non fa una piega, io non riesco a smettere di leggerci solo il suo lato ironico: un’iperbole!

    Ma ci rendiamo conto che la normalità non esiste più? La più onesta e sensata reazione possibile in una porcata mediatica con tanto di mandante, esecutore e vittima, risulta essere una barzelletta.

    Sta diventando difficile comunicare. Parlare. Scrivere. Condividere un senso, dei valori. Distinguere la farsa dall’autentico. Riconoscerci per strada, in rete o in un’area qualunque.

    Tempi duri!

    b

  16. Non so nulla di diritto costituzionale. So che in questi anni di potere berlusconiano ci si è spesso interrogati, a fronte dello “stress” cui quel potere ha sottoposto le nostre istituzioni, su quali siano le esatte prerogative e le possibilità d’intervento del nostro capo dello Stato (ne sono passati tre, quello in carica compreso, dotati di strategie e stili diversificati). Possiamo essere d’accordo sul fatto che la salvaguardia di un decoro minimo delle istituzioni rientri fra gli interessi e i doveri del presidente della repubblica. Anche a costo – mi chiedo e vi chiedo – di esercitare pressioni sugli organi di stampa affinché non pubblichino intercettazioni telefoniche che riguardano il presidente del consiglio? (linea di condotta per altro consonante con quella dell’intercettato e del suo team di legulei). Non sarebbe opportuno che lo scandalo deflagri una volta per tutte nei suoi aspetti più sordidi invece di questa lenta corrosione capace di liberare soltanto miasmi irrespirabili? Se c’è una cosa che infastidisce – nel pressing di “Repubblica”, nei balbettii dell’opposizione, nello sdegno a corrente alternata delle gerarchie ecclesiastiche e infine nei silenzi di (imposti da) Napolitano – è il non volere sostenere limpidamente le proprie accuse. Dappertutto si sente la puzza della bassa cucina della politica.

  17. Il ragionamento non fa una grinza. Si potrebbe sintetizzare così: Boffo è un giornalista, Berlusconi è il presidente del Consiglio. Come sottolinea oggi Stefano Folli sul Sole-24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Speciali/2006/punto_stefano_folli/punto_stefano_folli.shtml?Un+giorno+nero+per+il+giornalismo%2C+la+politica+e+anche+la+Chiesa), mentre le critiche al potere politico sono legittime e doverose perché sono e dovrebbero essere il compito del giornalismo, “non si dà invece il caso inverso, ossia che il potere politico si vendichi dei giornalisti e alimenti una campagna mediatica per screditarli sul piano personale. Una tale pratica – continua Folli – sarebbe, è ovvio, del tutto inconcepibile in paesi di forte democrazia”. Paesi, aggiungo io con rammarico e preoccupazione, da cui ci allontaniamo sempre di più.

  18. Boffo e’ un ricchione e quanto e’ accaduto gli sta bene, cosi impara ad accusare i defunti disgraziati delle sue colpe!

  19. Gianni, scusami, ma la cattiveria si paga, e’ una legge universale. E poi, dimmi una cosa, della poveraccia offesa ed insultata perche’ non importa proprio a nessuno? Capisci anche tu che queste sono grandi infamita’?

  20. Secondo me l’attacco all’Avvenire è stato determinato principalmente dalle dure critiche che la Chiesa Cattolica italiana aveva mosso nei giorni immediatamente precedenti al governo per le sue politiche anti immigrati ed anti rifugiati. Il fatto che l'”accusa” contro Boffo sia quella di essere omosessuale (più che le telefonate moleste, un reato allora da multa) secondo me la dice lunga sul livello civile di molti cittadini italiani. Usare “omosessuale” come accusa significa implicitamente sapere che come tale questa viene percepita dai lettori cattolici del proprio giornale, e l’essere omosessuali è ai loro occhi una colpa.

  21. Mmmmh… la cosa secondo me è piuttosto ingarbugliata proprio perché, a dirla tutta, “il più pulito c’ha la rogna”. Feltri è un picchiatore da due soldi, è stato assunto al Giornale proprio per menare, e lo sta facendo con la consueta villania, ignoranza e stupidità che piace tanto al suo padrone, lo stile è lo stesso.

    Detto questo, e data ragione a Montanari che vorrebbe vedere Berlusconi dimesso, non mi sento di sprecare una sola parola di solidarietà verso il direttore di un giornale che è SEMPRE stato dalla parte di Berlusconi su tutto, lo ha sempre sostenuto, che è stato costretto dai lettori a far qualche timida critica al vecchio satiro e che, guarda guarda, nonostante l’onorata carriera da baciapile ha anche lui i suoi piccoli sporchi segreti (non che è gay, ma che è un omofobo cattolico gay represso!).
    Mi auguro che Boffo denunci Feltri per violazione della privacy e diffamazione e che vinca anche, perché la condotta di Feltri è stata scandalosa…

    …però quanto è bello vederli massacrarsi tra di loro.

  22. ma quale privacy? Per le condanne penali non c’e’ privacy. Io spero che la signora Anna si decida a parlare, cosi’ sapremo quale pressing psicologico Boffo le faceva per non perdere il suo uomo. Io non sono omofobo, ma vi ricordo che la sodomia e’ un grave peccato!

  23. Chissà perché nessuno perde un solo secondo a chiedersi se è vero che Boffo sia omosessuale e abbia molestato telefonicamente la signora in questione.
    Eppure Boffo nella sua difesa, pur non spiegando tutto, dice delle cose chiarissime.
    E allora riprendo il link che ho postato all’inizio dei commenti, anzi, metto qui l’originale di Avvenire,
    http://www.avvenire.it/boffo/10+fALSITA_200909030611463970000_200909041331319500000.htm

    dove si può leggere, tra l’altro:

    6) Boffo si è difeso indicando un’altra persona come coinvolta in una storia a sfondo “omosessuale”.

    FALSO – L’omosessualità in questa vicenda è stata pruriginosamente tirata in ballo dall’e­stensore della famigerata “informativa” a­nonima e dal ‘Giornale’ che ha coagulato l’attacco diffa­matorio proprio su questo punto. Boffo ha solo e sempre dichiarato ai magistrati di essere ar­rivato alla conclusione che quel telefono cellulare, che era nella disponibilità sua e del suo Ufficio, fosse stato utiliz­zato da una terza persona che si trovava nelle condizioni lavorative per farlo. Il gip di Terni ha dichiarato che tale pista sul piano giudi­ziario non è stata “approfondita” perché non ‘ritenuta at­tendibile da chi indagava’, il quale evidentemente non co­nosceva i tempi e gli orari della professione giornalistica.

    7) Nelle telefonate attribuite a Boffo ci sarebbero state ‘intimidazioni’ e “molestie” a sfondo ‘sessuale’, anzi ‘omossessuale’. E sarebbero state accompagnate da ‘pedinamenti’.

    FALSO – Le affermazioni del ’’Giornale’’ sono prive di fondamento. Boffo si è sempre dichiarato e­straneo a una vicenda nella quale, anche presa solo come è stata presentata, sul piano giudiziario non include “pedinamenti” né molestie legate alla sfera ‘ses­suale’. L’appiglio per chi ha cercato di far circolare un’idea opposta giace nel fatto che agli atti c’è un riferimento ad ‘al­lusioni’ a ‘rapporti sessuali’. Ma, ha specificato il gip di Ter­ni il 1° settembre, “tra la donna e il suo compagno”.

    8) Boffo in qualche modo ammise di essere colpevole e diede incarico al suo legale di “patteggiare” la pena.

    FALSO – Boffo non ha patteggiato alcunché e ha sempre rigettato l’accusa di essere stato au­tore di telefonate moleste. Ha considerato a lungo la questione giudiziaria ternana senza sostanziale im­portanza, in particolare successivamente alla remissione di querela sporta dalle persone interessate, tanto che in occa­sione della ricezione del decreto penale di condanna – lo si ri­badisce: successivamente alla remissione di querela da parte delle interessate – non si rivolse ad alcun legale. Boffo non aveva dato soverchio peso al decreto in questione, in quan­to l’aveva ritenuto una semplice definizione amministra­tiva, conseguente agli effetti della remissione.

  24. E giusto per capire con chi abbiamo a che fare, dato che vedo che anche su NI avanzano i seguaci di figuri come Feltri e Berlusconi:

    http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-23/davanzo-velina/davanzo-velina.html

    Se qualcuno non l’ha ancora capito, è tutto falso, inventato: l’informativa, l’omosessualità, il patteggiamento; l’unica cosa vera è che Boffo ha pagato una contravvenzione per telefonate ritenute moleste fatte a una donna da parte di un terzo non identificato che ha usato un cellulare in dotazione a un ufficio di Boffo.

    Poi, se qui c’è gente che non vuole capire, come è evidente, che continui a non voler capire: tenersi strette le proprie convinzioni val molto di più (ed è molto più facile) che guardare la verità in faccia.

  25. La sodomia e’ certamente una cosa buona ed ogni buon cattolico come Boffo lo sa. In merito agli abitanti di Sodoma e Gomorra nella Bibbia si saranno sicuramente sbagliati! Altro che distruzione, come premio per la loro creativita’ sessuale gli angeli li avranno riportati certo nel Paradiso terrestre. Ma si, facciamocela noi la religione, facciamocela come meglio ci piace!

  26. si, Boffo ha pagato una banale multa per divieto di sosta e si e’ dimesso solo per non far dispiacere a Feltri. Che brav uomo, che altruista, facciamolo santo subito! Tutta colpa di quel drogato di merda morto di overdose, della sgualdrina bugiarda e come al solito del nostro premier…

  27. Non è importante se l’ex direttore dell’avvenire sia o non sia omosessuale. Saranno pure fatti suoi, no? Quel che colpisce è che “omosessuale” in Italia come accusa funziona.

  28. @ Antonio, ti cito “Boffo e’ un ricchione e quanto e’ accaduto gli sta bene”. non ho capito una cosa… gli sta bene in quanto ricchione o perché ha fatto una cosa moralmente riprovevole (minacciare e/o insultare)?
    La sodomia è un peccato? Forse nel tuo set di valori negativi! Nel set di valori positivi di tante altre persone la sodomia non è altro che una pratica sessuale come tante altre, magari un po’ diversa dal solito, ma praticabile senza dilemmi religiosi. E, Antonio, te lo volevo ricordare: Dio è morto! Quindi direi che sì, ognuno la religione se la fa come gli piace, e meglio.
    p.s. scusami se ti do del tu, spero non ti dia fastidio.
    p.p.s. No, della signora insultata non importa a nessuno, se hanno patteggiato vuol dire che è stata ripagata delle offese.

  29. “Se qualcuno non l’ha ancora capito, è tutto falso, inventato: l’informativa, l’omosessualità, il patteggiamento”. Bravo Galbiati. Cerchiamo di non eccedere in una presunta lucidità masochistica. Li conosciamo questi figuri: il punto non è se Boffo è simpatico, di sinistra, gay o rivoluzionario. Il punto è rigettare con tutta la forza possibile questi metodi da “fango nel ventilatore”, nonché il principio craxiano – qui pure ricordato – del “tutti colpevoli, quindi tutti innocenti”. Del resto questa gente stava dietro anche allo scandalo Telekom Serbia, che doveva incastrare i nemici politici anche a costo di improbabili testimoni fabbricati ad hoc.

  30. Caro Faviv, dammi pure del tu che e’ un piacere. La vicenda Boffo non riguarda i comunisti atei, loro ci fanno solo sciacallaggio politico. Questa vicenda appartiene al mondo cattolico, quella gente per cui Dio non e’ affatto morto, ma interviene con forza nelle vicende umane per mettervi ordine. Boffo ha tradito questa gente e solo questa, li ha traditi perche’ era la loro voce, tutti gli altri sono fuori da questa vicenda, sono solo sciacalli che cercano di trarvi un profitto. Anche la mia osservazione sulla sodomia ovviamente se sei un senza Dio non ha alcun valore…

  31. Per chi non l’ha capito: il direttore del giornale dei vescovi non puo’ essere ne un sodomita, ne un bestemmiatore, ne un occultista, ne un satanista, ne un pedofilo, ecc. ecc. Un uomo qualsiasi puo’ essere quel che gli pare, morale o immorale, sono solo fatti suoi, ma non il portavoce della Chiesa italiana!

  32. Antonio, se la metti così allora sono d’accordo con te. Come si dice “i panni sporchi si lavano in famiglia”. Comunque sia, se fossi in voi (cattolici credenti, praticanti e attenti alle informazioni dei vostri giornali) cercherei di capire bene la dinamica dell’accaduto che, a quanto riesco a sapere dai giornali stessi, sembra sempre più confusa.
    Non sarà il mondo politico che vuole influenzare il giornalismo?

  33. su tutto regna il fatto che in questo paese morente le cose accadono sempre per rivelazioni scandalistiche provenienti da bocche larghe come quella di feltri, un uomo intelligente ma maligno. questo secondo il modello craxi, per il quale nessuno è accusabile e colpevole di corruzione dal momento che tutti hanno intrallazzato. se io dico che il presidente del consiglio getta una luce tra il ridicolo e il tragico su tutti gli italiani, che forse dovrebbe comportarsi per primo (premier!) con morigeratezza, se proprio non gli riesce nella sostanza, almeno nella forma, subito qualcuno salterà su a cercare qualche mio scheletro nell’armadio. anche altrove un testimone o un giornalista diventano meno attendibili se non sono irreprensibili nel comportamento privato: però il secondo scandalo non fa dimenticare il primo: a ciascuno il suo, e proporzionato. qui invece il letame spalato tutti i giorni su tutto il popolo italiano a causa dell’impresentabilità del capo è niente. poi egli stesso viene a dirci che la stampa italiana non è credibile: come è notorio, lui non ha niente a che fare con la carta stampata e con l’informazione in genere! gli italiani si bevono questo, si mangiano quest’altro, si vergognano a veder videocracy, però guardano a milioni i reality. ombre rosse? ectoplasmi rossi! alla domanda “che fare?” la risposta è “non c’è più nulla da fare”.
    aaaaaaaameeeeeen!

  34. Io credo che il solo grande torto del sig. Berlusconi e’ quello di piacere a tanta, troppa gente e questo suo incredibile consenso mette in bilico la democrazia nel nostro Paese che si trova d’improvviso nelle mani di un solo uomo, superpotente. Ma questo pero’ non giustifica il tipo di lotta che si sta facendo negli ultimi mesi basata sul pettegolezzo e altre sciocchezze che servono solo ad offendere l’intelligenza degli italiani.

  35. Antonio, Berlusconi è divorziato e sta probabilmente per divorziare di nuovo. Anche lui, come tanti è un peccatore.
    Quanto all’omosessualità, lo stesso Catechismo della Chiesa cattolica, pur definendola un comportamento disordinato, invita i cattolici, quindi anche te, a trattare in modo comprensivo e con delicatezza le persone omosessuali, non invita certo a chiamarle “ricchione”.
    Boffo è un ipocrita come molti dentro la Chiesa che è fatta di uomini non di santi.
    Ma Berlusconi è un uomo sposato che fa il galletto con le donne a 70 anni suonati.
    Forse un minimo di discrezione e decenza sarebbero richieste.
    Infine, per la precisione: l’Avvenire è il quotidiano della CEI (Conferenza episcopale italiana) e non necessariamente esprime le opinioni della Santa Sede, che ha un suo quotidiano che è l’Osservatore romano.

  36. divorziare non e’ peccato se poi si vive in castita’ senza concubinare, agli occhi di Dio si e’ sempre sposati e se non si commette adulterio si e’ a posto. Berlusconi commette adulterio? Dove sono le prove? Le dichiarazione di una prostituta non credo lo siano, poi si scopre che e’ stata pagata per mentire. E seppure si commette peccato, ci si pente, ci si confessa e si e’ dinuovo a posto, l’importante e’ non vivere nel peccato. Ti faccio poi osservare che la carita’ cristiana c’entra poco con l’omosessualita’, l’omosessualita’ e’ un peccato gravissimo, per loro c’e’ solo la dannazione eterna e purtroppo ne papi, ne santi possono farci nulla, conta solo quanto e’ scritto nella Parola rivelata (la Bibbia). Infine so bene che il Vaticano ha preso giustamente le distanze dalla vicenda Boffo a differenza della Chiesa italiana che lo ha protetto, mettendo molto a rischio la propria immagine che invece andava tutelata prima di ogni cosa.

  37. Sconcertato dalle parole di Antonio: “Boffo ha tradito questa gente e solo questa, li ha traditi perche’ era la loro voce, tutti gli altri sono fuori da questa vicenda, sono solo sciacalli che cercano di trarvi un profitto”. Avere la pretesa di rinchiudere il caso Feltri-Boffo in un orticello episcopale è davvero riduttivo. D’accordo con te sul fatto che la condotta del direttore di Avvenire debba essere informata al massimo di moderazione, esempio positivo e cristiano, limpidezza. Ma dietro il killeraggio di Boffo c’è la resa dei conti del premier contro chiunque provi a mettere in dubbio il suo operato. Quindi c’è un possibile bavaglio al diritto di critica e di stampa. Mi pare che riguardi un po’ tutti, che ne pensi? O chi ci vede dietro un motivo di preoccupazione che va al di là del mondo cattolico è uno sciacallo comunista? Mah.

  38. la vicenda Boffo marginalmente riguarda tutti, ma particolarmente riguarda i cattolici. Anche il monito che oggi sua Santita’ Benedetto XVI ha fatto ai vescovi italiani incitandoli a non cercare potere e prestigio personale ma essere “servi fedeli della Chiesa”, consegue sicuramente anche da questa vicenda…

  39. antonio, si scrive né e non ne. Io ho letto la Bibbia e la leggo spesso ma non c’è sempre scritto né e non ne.
    eppoi è vero che prima si commette peccato e poi ci si pente, come fanno molti preti pedofili (preti pedofili) o i mafiosi. Ora ho capito il ruolo della chiesa: uno pecca e poi si pente.
    antonio, se Dio, quello vendicatore quello che punisce, esistesse, a te t’avrebbe già fulminato per la tua superbia di giudicare gli uomini.
    non lo sai che Gesù, quando stavano lapidando una povera meretrice, disse Chi non ha mai peccato, scagli la prima pietra.
    non lo sai che il regno dei Cieli è proprio dei peccatori?
    antonio, rileggiti la Bibbia (almeno per imparare come si usa il né).
    e poi tranquillo, che l’omofobia si può anche guarire: basta accettare la propria omosessualità e te, credimi, hai chiari sintomi nevrotici.
    ovviamente rispetto, pur essendo agnostico, i credenti (sempre che non si sostituiscano alla mano del loro Signore [a proposito: nel Genesi si dice, dopo la morte di Abele – e la giusta ira nel vendicarne la morte – si dice: nessuno tocchi Caino!])
    agli occhi del tuo\nostro Signore tu non sei migliore di un omosessuale, anzi…

  40. caro aparrag sarebbe bello se si potesse finire in Cielo peccando come dici tu, ma purtroppo non e’ cosi’. Lascia stare la Bibbia, non e’ per te, non e’ un libro qualsiasi, per leggerla occorre l’ispirazione dello Spirito Santo e Lui in un cuore indurito come il tuo certo non scende… Maledetta l’ipocrisia, troppe anime vanno in rovina a causa sua!

  41. tranquillo antonio, non ci tengo affatto che Lui scenda nel mio cuore. già sono sfigato di mio. e poi, dai, la confessione all’ultimo momento prima di morire e anche il peggior criminale diventa assolto. no?
    vabbè, lasciamo perdere, ci sono cose più importanti nella vita del padreterno, secondo me.

  42. caro aparrag, Cristo e’ la via, la verita’ e la VITA (non solo quella eterna, ma anche questa!), continua cosi’ e ti troverai presto con un bel cancro da qualche parte… buona fortuna!

  43. Antonio,
    Il futuro è nelle mani di Nostro Signore. Pensare di poterlo prevedere è un atto di autentica superbia, condannato da Nostra Madre Chiesa.
    Sul presente poi non ho dubbi: hai rotto le scatole col tuo tono apocalittico. Ai miei ospiti non si augura un tumore. Per ora ti chiedo di evitare di commentare ancora. Qui – a casa mia – non sei più gradito.

  44. Boffo è un noto omofobo sulle pagine dell’avvenire…
    nella realtà forse omofilo…

    basta con l’ipocrisia della CEI sia in questo caso sia in quello degli immigrati oppure siamo dell’idea che la chiesa debba farsi i caSi suoi SOLO quando non la pensa come la pseudo-sinistra?

    La chiesa parli solo dello spirito, ma SEMPRE!

  45. E’ una vergogna! Berlusconi ha il pisello e lo usa pure. E’ una vergogna! Fosse stato gay non sarebbe cosi’ grave, ma lui ha il pisello, e cosa ancora piu’ grave ne fa uso, che obrobrio!

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gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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