L’augusto servo dell’imperatore

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Leggendo un articolo di Repubblica di 15 anni fa scopro il pensiero illuminato di Augusto Minzolini, giornalista e attuale direttore del TG1, colui che è snobisticamente schifiltito e contrariato all’idea di dare nel suo TG notizie “di gossip” sulla vita privata del suo Presidente del Consiglio.
Vi riporto qui la parte finale dell’intervista fatta all’epoca al giovine Minzolini:

“Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. Il rinnovamento del Parlamento italiano è un fenomeno anche sociologico di cui la stampa deve dare conto: io non dimentico mai che il mio referente è il lettore e non il politico e che il mio compito è quello di rappresentarlo come è senza mediazioni”. Rappresentarlo anche nei suoi aspetti privati? E’ giusto frugare nella vita intima di chi ci governa, è utile? “Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico”.

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24 Commenti

  1. Be’, sai, la rete, da quello che ne ho capito, lo cita già da un paio di giorni. Questo è il bello della rete: nessuno può sparare cazzate senza che venga subito smascherato! :-)

  2. Però solo un piccolo gruppo di carbonari continua a essere correttamente informato, peché si va a cercare le info giuste, rete o meno, il resto sono cervelli al macero. Questo “sputtanamento” cambierà di una virgola le cose?

  3. ahahhhahahahhah!!!!!
    quando si dice la coerenza!

    @macondo, forse no, intanto comincio a farla girare…

  4. confermo che nominare Minzolini direttore del tg è stata un’istigazione alla creazione di una discarica abusiva dove gettare gli apparecchi televisivi.Ma se quel suo “non saremmo arrivati a tangentopoli” significa che il merdaio attuale è di gran lunga peggiore di quello dell’era Craxi non è che si sia allontanato troppo dalla verità

    http://www.youtube.com/watch?v=EBil4BdO3Gs

  5. Siamo abituati ormai a questi personaggi putroppo. Avete presente Capezzone? Diceva cose tremende su Berlusconi, ora è il suo portavoce. Quando lo vedo in tv provo un imbarazzo così forte che devo cambiare canale.

  6. Controsensi e bastian contrari, quindi?
    Pensieri illuminati che si spengono dopo pochi anni a causa dell’assurda opacità del mondo politico che ci circonda.
    Che poi…definire assurdo e opaco il retroscena politico attuale è addirittura un eufemismo, considerato che siamo ormai allo sbaraglio totale.
    Ma è anche colpa nostra. Dell’italiano medio menefreghista, che non si informa, che anche quando ci prova non lo sa fare o lo fa male, che indossa regolarmente un impermeabile in lattice affinchè il tutto possa scivolargli addosso veloce e indolore.
    L’importante è che la merda non intacchi il suo orticello.
    Il paradosso è che poi, la maggior parte delle volte, ha anche il coraggio di lamentarsi.
    Come dice saggiamente Macondo, “solo un piccolo gruppo di carbonari continua ad essere correttamente informato”.
    Ma perchè si fa il culo, è vivacemente appassionato, “smanetta” qua e là per dribblare in velocità tutta la spazzatura che i media tentano di propinargli.
    E il peggio sono le nuove generazioni (forse neanche più tanto nuove, ora che ci penso…).
    Ventenni/trentenni (di cui faccio parte) che si ritrovano spaesati alle urne senza la benchè minima consapevolezza del significato civico del proprio voto. Che si lasciano traviare da programmi televisivi di dubbio gusto dove l’ “Informazione Libera” ormai è un’utopia. Senza più parole.

    Ne approfitto per fare i miei complimenti a Gianni Biondillo, grandissimo scrittore, che amo sempre leggere, sia qui in rete che in versione “cartacea”.
    Ti ho “conosciuto” grazie ad un amico comune che mi ha consigliato i tuoi libri, e ho adorato in particolar modo “Metropoli per Principianti”.
    Piccola postilla melensa e “complimentosa” che smorza un pò il tono polemico di questo commento….

  7. addirittura???;-) non fare il modesto!!
    Tutto merito del tuo amico, comunque, che ha tessuto i tuoi elogi al punto da non potermi davvero astenere dal leggerti.
    Aspetto le prossime letture.

  8. deduco che tutti i qui presenti conservano le stesse idee che avevano quindici anni fa. Sconvolgente a pensarci, anche perchè se le avessi io esattamente le stesse, dovrei pensarla come quando avevo otto anni, il che non è detto che sia peggio ma…
    Venendo poi al discorso io credo che Minzolini fosse all’epoca, come tutte le persone che esprimono un’opinione, influnzato dal particolare contesto storico: una cosa è tangentopoli, dove l’agire del politico condiziona direttamente, nel senso che danneggia con i propri atti, tutti i cittadini e altro sono le sveltine del premier, che interessano solo perchè sono per l’appunto del premier e non per altro. Almeno così voglio sperare, perchè se interessasero le sveltine tout court saremmo tutti ammalati e anche gravi di guardonismo. Io credo piuttosto, ma eventualmente mi sbaglierò, che parlare di questo sia il vero bavaglio all’informazione: fare cinque minuti di telegiornale sui sex affair del premier vuol dire togliere spazio alle rivolte popolari in Iran, alla manovra d’estate di tremonti, a come affrontano l’estate nelle tende i terremotati dellabbruzzo, ecc ecc…
    Ma ovviamente mi sbaglierò, probabilmente essendo io in mezzo ai ventenni/trentenni e non frequentando molto i vari blog, che tra l’altro possono pubblicare di tutto senza alcun controllo della fonte, sono lavaggiato dall’informazione dei tg nazionali. Amen

  9. anche qui un articoletto interessante sugli affarucci sexy del premier:www.ridiamocis.altervista.org

  10. Quindici anni fa, io, personalmente, non sapevo neppure da che parte fossi girata. Troppo giovane, inesperta e vulnerabile. Anche un pò svarionata, mio malgrado. E’ quindi ovvio che noi “giovincelli” abbiamo tutto il sacro diritto (e dovere!) di cambiare opinione, mantenere la stessa rinforzandola, metabolizzare nuove ideologie o pensieri alla luce delle esperienze maturate. Ma questo è un altro discorso.
    Un conto è invece il parere di Minzolini ( o chi per esso), che quindici anni fa aveva già un ruolo autorevole, di forte responsabilità mediatica, e di colpo, vestendosi da direttore del TG 1 si spegne, sposando pensieri non suoi, perchè gli fa “comodo”. Comprato. Punto.
    Minzolini sottolineava con assoluta fermezza che OGNI aspetto della vita di un politico è un fatto pubblico (quindi ogni cosa, ogni cavillo, ogni sfaccettatura. Dalle tangenti – ovviamente più gravose – al cosiddetto sex-affair). Altrimenti rinunci a fare il politico.
    Parliamoci chiaro. Nessuno di noi, credo, è qui a porsi come il perbenista di turno (ricordate il caso Clinton-Lewinsky? il bigottismo americano alzò inorridito gli occhi al cielo indignato di cotanto scandalo).
    Il premier, per quel che mi riguarda, può farsi tutte le sveltine che vuole. Non lo giudico moralmente. Semplicemente voglio saperlo, ho il diritto di avere un quadro completo della persona che si trova alla guida del mio paese. Punto.
    Quello che mi preoccupa, e che secondo me è il vero cancro della libera informazione, è che questa leggerezza sessuale è accompagnata da svariati e continuativi fatti opachi e illeciti ai limiti della legalità, anch’essi volutamente celati (vedi il TG4) o comunque raccontati velatamente e resi sfumati dagli altri telegiornali nazionali.
    Preciso inoltre che i blog non sono per forza fonti autorevoli: il “carbonaro” di turno che si fa il culo “smanettando qua e là”, immagino abbia l’intelligenza e la capacità di bilanciare le informazioni e farne una sua sintesi finale. Che, ovviamente, e nessuno sostiene il contrario, sarà soggettiva…ma valutata, filtrata e consapevole.
    Ho la netta sensazione, Angelo, ma magari mi sbaglio, che tu (in questo caso devo dire “purtroppo”) non appartenga al gruppo di ventenni/trentenni che si trova spaesato alle urne….
    ;-)

  11. Angelo,
    ovviamente non stai parlando di me quando dici: “i vari blog, che tra l’altro possono pubblicare di tutto senza alcun controllo della fonte”. Anche perché io la fonte l’ho controllata e ho pure messo il link.
    15 anni fa io avevo 28 anni e la pensavo più o meno come oggi. Sono un tipo noioso, lo so.

  12. A proposito, Angelo: qui non si parla di gossip e sex affair, ma di una indagine della magistratura, dove si ipotizzano reati veri (scambio di favori, abuso di potere, etc.). Una indagine della magistratura non è gossip, è una notizia. Punto.

  13. Grande Gianni, che hai il dono della sintesi. Io sono di un “prolisso” che la gente si addormenta prima di finire il commento.
    Ovviamente concordo in pieno, tutto quanto asserisci.

    P.S. ‘sto amico a cui dovresti offrire un caffè è di proverbiale riservatezza, se sapesse che diffondo il suo nome o faccio allusioni a lui su un blog potrebbe uccidermi. Breve descrizione: architetto over 40, capello fluens brizzolato, bici-munito (anzi, bici – dipendente, difficile vederlo in giro per milano senza il suo gioiellino nero). Ora dovrai offrire caffè a tutti coloro che rispondono a questi requisiti.;-)

  14. è un lavoro sporco ( il giornalista) , inevitabilmente c è chi dovrà farlo (minchiolini). Mi auguro però che dopo la caduta dell imperatore tutti questi pen(n)uncoli si assumano la responsabilità di cambiare lavoro.

  15. angelo, hai perfettamente ragione, sarebbe imperdonabile se il tg1, per darci conto delle sveltine del premier, sottraesse spazio o notizie ben più importanti, come ad esempio che l’estate fa caldo e l’inverno fa freddo, con tanto di cosigli dietetici e nutrizionali di sconosciuti luminari, per non parlare del fatto che durante le feste comandate c’è traffico!
    bel ploblema il tttraffico!!!!:)

  16. rispondo un po’ alla rinfusa, perdonatemi. Gianni ovviamente mi riferivo ai blog in genere, in mezzo alla cui selva, mi concederai, è difficile orientarsi. Sul fatto poi che non hai mai cambiato idea, ti concedo questa libertà, ma anche tu devi concedere agli altri di poterla cambiare. infine, non tutte le indagini della magistratura fanno notizia purtroppo o per fortuna, ma questo il più delle volte dipende da chi è indagato. Stalker non so se prendere la tua come una provocazione, ma in fondo credo tu sostenga la mia stessa tesi e cioè notizie di poco conto tolgono spazio alle notizie importanti. Es: quanit di voi sanno che Dario Fo doveva fare uno spettacolo su Giotto ad Assisi e non si farà più perchè il vescovo ha vietato l’utilizzo della piazza antistante alla basilica minore? Avte sentito questa notizia ai telegiornali o l’avete letta su qualche quotidiano nazionale? Ebbene per me questa è una notizia più importante dei sex affair del cavaliere. O forse la censura fa notizia solo quando riguarda il presidente del consiglio ed è una stronzata quando riguarda gli altri poteri forti di questo paese? giusto per chiedere… ma magari sono io che non sono in grado di distinguere quali sono le informazioni importanti. Stefania è vero io non sono indeciso alle urne ma non per il motivo che pensi tu: io adotto il criterio più infallibile di tutti. Voto per il meno peggio, valuto un governo per quello che fa e se non mi soddisfa gli voto contro, e non mi interessa se il candidato é un puttaniere, un drogato o un figlio di buona donna. Io quando voto esprimo sempre un dissenso, se volete potete definirmi come la manifestazione incarne ed ossa della democrazia dell’alternanza. se ritengo che un governo ha fatto bene lo rivoto, altrimenti voto per gli avversari. Ma da quel momento in poi non ho più collocazione politica, o meglio non ne ho una prestabilita ma mi oriento su quello che succede in base alla mia coscienza. Per questo posso definirmi di mentalità totalmente libera da qualsiasi condizionamento di parte e perciò posso affermare che anche adesso scrivo sostanzialmente quello che penso. Poi certo magari non ho dei gran pensieri, ma in merito a questo ognuno giudica come vuole, sostanzialmente in base all’essere d’accordo o meno. Spero di non avervi tediato troppo su questo mio modo di esprimermi alle urne, ma forse lo dovevo a stefania perciò prendetevela con lei… ovviamente scherzo, meglio precisarlo, alla prossima

  17. se fo non farà il suo spettacolo scenderemo in piazza a ribellarci contro il monopolio della satira, ennesima prova del conflitto d interessi del nostro Nerone…

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GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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