Vivo e lavoro a
Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e
Sud, collaboratore dell’
Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese
Focus-in. Spettacoli teatrali:
Do you remember revolution, Patrioska,
Cave canem,
Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori
Osvaldo Soriano Football Club,
Era l’anno dei mondiali e
Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera).
Métromorphoses,
Autoreverse,
Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York,
edizioni La Camera Verde,
Chiunque cerca chiunque,
Il peso del Ciao,
Parigi, senza passare dal via,
Il manifesto del comunista dandy,
Peli,
Penultimi,
Par-delà la forêt. ,
L'estate corsa
Traduttore dal francese,
L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa,
Immediatamente di Dominique De Roux
gli italiani salvo nazione indiana, suppongo, che dici effeffe? Joyeuse année, mon cher.
buon anno Harold!
@ sparz, sì, salvo NI.
p.s. in queste feste rivedetevi la versione originale di questo film, Gli Insospettabili, con lo stesso Caine e l’altro baronetto, Lawrence Olivier. Un bel rompicapo natalizio, molto superiore a questo (ma qui la colpa non è solo di Harold Pinter, piuttosto di Branagh)
eppure in questa battuta – come non pensare a PPP quando fa dire a Orson Welles ne “la ricotta” l’altra celebre sulla borghesia italiana “più ignorante d’Europa- credo che Pinter abbia compiuto un sorpasso a sinistra. Gli italiani sono colti perché fanno il migliore salame del mondo…
effeffe
Non ho capito: gli indiani *non* sono italiani – quindi colti – perchè *non* fanno i salami?
Nazione indiana, Nazione pakistana? Kashmir?