R.V.P. (ricevo volentieri pubblico)
il nodo
l’unghia di vetro
il cane nero
la melma fossile
insomma la cosa
che di noi è più dentro
più nascosta
inarrivata
inarrivabile
la cosa che neppure dio vede
come la parete del cuore
che sfugge ai medici
come la neve che non cade
e non si scioglie
come se in tutto l’essere di ognuno
ci fosse sempre e solo
questa bufera invisibile
questo dolore immobile
caldaia
pozzo
labirinto di tubature
incendio che se vuole
può bruciare in un attimo
la paglia
della mente e del mondo
la paglia delle parole.
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Vedo nella poesia di Franco Arminio, il punto segreto del cuore. Tutta la vita sotterranea che è dentro: è il limo, il dolore fossile, le cenere, lo stridio, il brusio, lo cigolio. Tutte le cose annerite in noi.
La poesia fa del buio il falo giallo.
La leggo cosi, colgo la pioggia di scintille.
Scintilla ancora un po’, poi scompare nella notte in me.
l’ombra del pensiero, inafferrabile se non in suggestioni di immagini in parole, l’intuizione dell’anima oltre la ragione.
parole che si fanno paglia e fuoco, falò di sensi e turlindana della ragione.
(this is just my personal reading of it.)
grazie
a vv
e
a nc.
la rete è una giostra chiassosa e non è facile per una poesia farsi notare.
armin
e anche questo è vero
comunque grazie a te
f
(e)
a
effeffe
“l’ unghia di vetro” è la cifra esatta di questa vanitas vanitatum che inesorabilmente *afferra* uno scrittore autentico, lo trovo un testo molto riuscito Franco, un caro saluto V.
è bella
come un sogno
che si realizza
e che scopri
essere sogno
noi non esistiamo
ho sempre sospettato che noi non esistiamo
e tutta la mia foga è per smentire questo sospetto.
armin
davvero ben fatta
mi ha suscitato emozioni
Secondo me esistiamo. Ed esiste anche Franco. Meno male per la poesia!
Molto bella.
caro franz
esistiamo, ma dubitarne
forse fa bene.
grazie per il commento. mi appresto a raccogliere in un libro le mie trentamila poesie e puoi immaginare che fatiche per arrivare a cento o poco più….
armin