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Cinc ghei

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dal voster Giuanin, teruncel de Milan

Sunt püssé vecc’ de cinc ann,
e g’ho ancammo’ cinc ghei in tasca,
incoeu Nasiun Indiana
(la mé gabia de matt preferida)
l’è püssé veccia anca lè de cinc ann.
L’è minga pocc, fioeu!
Foeura l’è primavera,
i mée amis indiani –
i giùin, i vecc’ –
inn tucc’ derent’al coeur
(gh’è nient de fàa,
mi sunt un sentimental).

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15 Commenti

  1. sìc gèi!
    che spetàcol!
    quant ghèrà gnàmò gli euri chì se encùlaà à la fì del mes.

    lè pròpe nà gabià dè mat!

  2. in tasca= in sacocia

    davvero grata a voi begli indianoni col pennone.
    ol tep èl và chelvula
    baci
    la funambola

  3. Amalia De Lana

    Ote ha Biontillo
    (Per il compie l’hanno di lozzione intiana. Cottando ha more)

    Prima sera prima sera che luccello vieni al nito
    che del cammio di staggione sene ha corto anghe biontillo
    fruca fruca stà matina non trovasse piu il mallione
    che sincassa come un crillo è cia prostato il suo massaggio

    Ora scuazza nella fiasca come f’osse lia sammarco
    tutti vencono è li critano buorriposo mio biontillo
    lui nossente è ha il macciortomo dici porta la lozzione
    minzapono minzapono è mela rito di cuei collioni

    Anghio f’ossi nella fiasca ma nonò il macciortomo
    crito al buon esperandio se venisse drento laccua
    lui mi cuarda di travesso è mi dici ma seiscema
    che se venco li allavammi poi mi perdo brunovesba

    Che macone cuando e sera sopra tutto ha prima vera
    cuando tonnano le londini ma nessuna nel mio nito
    tu ora tormi mio biontillo tutto linto è pro fumato
    ai manciato ai bevuto è ora sogni di ciannozzi

    Cui lo dichi è nollo neco sono tonna tutta cuanta
    sono tonna nona santa che novvoglio piu ha spettare
    vieni vieni bel biontillo sono cui piena da more
    non ci creti telo dichi sono mellio di binachi

    Di binachi è di casceco che vi ha vampo tutti guanti
    di targetta è chillavisto che nessuno mi resisti
    di fìfì è sorrendino che vibbevo comil vino
    di fibbrisse è fibbratori che vifumo ha tuttelore

    aucuri lozzione intiana, che ha more che siete tutti guanti è chebbei nomi che ciavete che le mie amighe che care che sono tutte cui pevvoi.

  4. Gentile Gianni, sei un sentimentale, se ho capito: è una bella malattia.
    Il tempo nobilita l’amicizia tra amichi. Devo dire che nel questo sabato freddo, dove sono uscita dal letto alle 17 ore (ho vergogna), trovare questo luminoso messaggio fa piacere. Penso al piacere di leggere i testi scritti nella bella diversità dell’anima ( Andrea R e la poesia; effeffe e la creatività, la passione; Franz la sensibilità a fior di pelle; Elena J e la bellezza dello sguardo sul mondo, Gianni B, Marco Rovelli, Maria Luisa Venuta. Leggendo ho l’impressione di apprezzare l’anima, il cuore, l’intelligenza. E i commentatori: Capucetto Rosso, Giuseppe I con il suo forte carattere, Georgia, Luminamenti, Maria V, Tashtego… E tanti. Amo molto lo spazio dedicato alla creazione femminile e alla voce del sud.
    Dunque auguri e un giorno avrà una bella reunione di Ni con autori e commentatori, no?

  5. io pure so’ meridionale, ma ‘mmiezo a chesti ommini ‘ncruvattate me siento nu poco setentrionale pure io.
    si tu si ‘n ommo sentimentale assaje.

  6. Facitevelu dice ‘nt’u dialette mije: site i melanise cchiù sembàtece d’u munne. Stìteme bbone tutte quande pe n’at’e cingh’anne.

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GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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