Discoterra/Musico/Bombarderia 1#
di Silvia Salvagnini
non la sai la storia della gomma?
che se due si danno la gomma
è come se si fossero baciati?
(tò.)
(e io ho la tua gomma nella bocca
leggera bocca nella mia bocca)
*
vita mia amore mio poesia
ci rintracciamo gli occhi
e gli echi di un’altra vita
di un’altra storia ormai finita
amore mio ragazzo mio
senza doverti spogliare
io lo capisco come ti si muove
nella testa il mare.
amore mio vita mia mia poesia
ti amo da bambina da vicina
ti amo senza dolore senza strappi
senza bisogno che mi salvi
dal tremore dal vuoto dal languore.
ti amo per come sei
per questo laccio corda elastico
ti amo senza stimo pregio ricamo
questo c’è ragazzino mio squisito
tu mi hai ridato rieducato
sciolto il labirinto il guaio
tolto tutto il male subito.
*
il progetto dell’amore
è costruire una cellula
cosmoenergicospaziale
unirsi a fare il rovescio della guerra
la lotta politica la bomba energica
l’opposizione, l’utopia, il contromalemondo
una nuova discoterra/musico/bombarderìa.
*
il resto sono giramenti di testa
pompini sole puttanai
o baci di luce nelle aiuole
confortamimani
abbracciarsi
e poi abbandonarsi
come d’estate
certi cani.
*
più niente da dire
finestra aperta
cortile metropolitana
o sedile, a casa
o fuori porta:
la vita è un biscotto. (da sentire)
*
riconnettiti attaccati ai vivi
rimettiti: la poesia si batte
si sbatte morde e fotte
petto nudo colla sboro.
poesie vive vogliamo
poesie decise
come lingue attive
poesie limonoenergicopatia
non tendoni-nascondi-buffoni/anoressia.
*
e per non vedere come gira
l’anima il mondo interiore
e quello dell’imperatore
per non vederlo manovrare
guardiamo la tv. allora
mentre tutto gira
credo che la notte
il lupo viene fuori dal letto
e ti mangia senza che
nessuno vede
e poi alla mattina vai al lavoro
con il fondotinta e dentro
ti è rimasta la morte il fiele.
vaffanculo io faccio la rivolta
vieni in piazza con me?
ti lecco un’ascella
mostro anche le mutande
tutti i segni della guerra.
*
tu sei il in terra
dopo la morte dopo la guerra
il mio vita di prima ritrovato
tu sei così il dal passato ritrovato
il che si prega di ritrovare
dopo la fine dell’in terra individuale
dopo lo sgretolamento cellulare
sei il filo lanciato
il coriandolo
che ha attraversato
la velocità della luce
la morte/ del fiato.
*
siamo famigliapetalo scoppiato
un laccio slacciato
queste solitudiniappartamenti
siamo ci di noi dimenticati
siamo qualcosa che non piange
ma piange in di tutti i giorni/ tutti/ i fiati.
*
comprami una vasca da bagno
il libro da colorare.
[disegno dell’autrice]
questa è poesia del cuore, quella che nasce dal petto e metabolizza all’istante, botto esplosivo di ciò che dal corpo riecheggia sull’altro, lo assorbe e lo vive, lo mastica e succhia,
fantastico il disegno!
Lei con quella testa inclinata, china nella luce ad osservare…
ma la poesia non è anche questione di suono, di ritmo, di percussività che non è solo immagine ma si sente anche nel corpo? lei semplicemente non lo sa fare, ci vuole armonia anche nella disarmonia. vorrei sapere perché tra le poetesse donne vengono scelte quelle con meno forza espressiva.
testo bellissimo, e anche il disegno, complimenti Silvia, grazie Giorgio.
un testo molto bello di un’autrice molto giovane con una bella creativita’.
ecco. vorrei che a queste donne fosse dato piu’ spazio.
«[…] il progetto dell’amore
è costruire una cellula
cosmoenergicospaziale […]»
che scemo! non ci avevo pensato! :)
Ma è bellissima!
sarebbe interessante vedere altri disegni dell’autrice, così come leggere altre poesie.
Complimenti a Silvia
Ely
molto belle le poesie di silvia e molto bella la sua visione antidolorista, che spesso annacqua un po’ la poesia italiana.
brava brava brava,
anche il disegno: W silvia nipotina di modì
Modigliani è indubbiamente presente!:-)
Gentilezza umana e concisione espressiva…
qualità essenziali, in una giovane poeta!
ciao
Amo la grazia pensierosa del ritratto, un lungo fiore inclinato, un fiore giallo nell’oscurità dell’amore: timidezza e grazia.
La poesia è un canto nuovo, fresco.
Amo!
Non disdegnate l’uso della punteggiatura – ponteggiatura. Non denigrate le lettere Maiuscole.
Ottimo intento, comunque.
cara Silvia,
Complimenti
b!
Nunzio Festa