Da: Liste
di Ruggero Solmi
LISTA 3470
era, la neve, occhi, di samotracia, pillole resipiscenti, ercole patti, a dogana, doge mantellini, gol, minuti uno, beckenbauer spiritato, le colli, montinari, psico, labils, pills, resine accumulatorie, di destini, imago celta, ruvida ancheggia, in pisolini a mamma roma, orson 1 orson 2 passo, e occludo, viatico per svianti miramare, la mantovana volante, viene e va, gulp, fumettazzi, il tromba di nascimbene, mario adorf sul pozzo senza luna, lucky, luciano palazzi, morto pavarotti, la biagini rifatta a dogville, credevo fosse amore, invece era un lesso kebab, a strati, maglie foranti di mattoni gelée, pischelli tumidi, vagine defalcate, dichiarazioni dei termini, stazione pulsar, andromeda viscontea, fuori milano, era la notte, gelida lucia bosè, antonioni calvo, il mio migliore amico, saltafoss, roma sport, cazzinculi devil’s, pornogame, videodrome, unca palanca, ehig baluba, brodo hag, caffè monistrol, con scuola radio elettra, torino notte, era semplicemente luciano emmer, formaggio di foresta, udine attiva, buco tagliato, accetta mengoli, gengis renis, mille lire al mozzo, pizza con tracia, forato desinare attonito, ehila ehila kaseigerola, gheroni, germi pietrosi in film liguri, rossellini di campo, piano americano, irak tende, libia aereo, spacco missile, trinariciuto splendore a tabacco blended, chissà, febo, sebo pulsionale, passione medicale dr. bronson, non avrai il mio schiavo, io la schiava isidra, santa isaura, spaak tucc, enea numismatica, revenge de brest, break, fast tarato in america, airlines morti, 40 giovani e cordati, curdi, mission, peck, gregorio samsa in smash, pulviscoli redatti, occhio alla sfinge, mi reco, vago, defeco, min, vallalodid, venezuela d’organza, capitombolo uno, enasarco per tutti.
LISTA 8411
shim, ihe, relè, dove posano le maquillage, erinni bondi, bond sexy vanni, roncisvalle, quiz a prati, deificare, non, le mantidi si disperano a mezzanotte, ronde insperate, cataclismi in funghi, sei meno, nurmi paavo, scalzi calzari, universi, sereni con drupi è, pavia è mia come raffa, ella ponzava, fonzarelli nudo, hanny e zuuye, derichiami, mannagge, bolliti a misti periodici sfrenati, in turgidi seni cosmatov, anais, profumi produzent, ard, mit uns, god save, dopobarba nuovo raccolto, semina di cosce a-spalmari, formaggini settari, bimbi idioti a few happy di kissinger, a bagno nel brodo di giuggiole, guerre indo, cine matica uno, lanciarazzi a beretta molotov, dalle parti del dome, erano feste millimetrate, con legni di balsa, a fare da piatto freddo, seni, curve parabiliose, cerchi a lega di dura chela, mungo, toaff, erano sei, ebrei ebrei, gheriglio secco a neve con top kartoff, boris in borsch, tutti i cadaveri puzzano, ci facciamo le seghe in trapezio, houdini scontato, le falde di hollywood, erano binarelli mica da ridere, danziamo nudi sull’orlo del cratere, dicendo che sì, la notte porta scompiglio, a zone del frusinate, con cotiche a fagioli, meno astanti, feste paesane a parigi, arrondissement di cucchiai d’argento, posa la quaglia, cugino di cambiale, mastrocinque, peppinello a capua, rema, voga, remo, romolo, augusto procederemo yes, appuntamiento con punt & mes, porco ad ali flessentesi, lava, sangue, sperma soluzione shoum, bile a ginestra, fiore mantellati, le suore si travestono, da ussari al bandiera azzurra, baila guapa, tv in color, che resta, se non la flat tortilla, e topi, e uomini a perle, stambecchi certi, con un ventino a testa, replica mistica, mistinguett fa fuori ugo tognazzi, e resta a paludare, noi santi e apolidi marci, con cavalli a dondolo citroen, menabò serici, a urlature benigne a spacco terso, sei meno, vabevape, con zanza a rimini e zanze a milanocity, c’è, tutto quanto fa per te, riello, ah che basten, va, di milan e inter a cappella di fungo atomic rooster, il viaggio verso digione, palesava inviti, bolliti con rigatoni a squame controllate, mio zio fellini, mon oncle d’anesquik, cioccovo putrido ammazzadestini falsi e mingardi, eroi, del canto bel, ugole note book in dental research, what’s going on, oh roger, mai dire ballai, come disse tango a cash, service, spesamica, io sono il top member, del membership, favilloni di reperto, orio sul mica tanto serio.
LISTA 2641
caffè a cani, minzione speciale, 750 special era estate, uns calabria, con fonit cetra, voxson, radiologia pulsativi cacca di laccone, e lappone, mica io, tu, eh sì, l’esercito della salvezza, tradizione che continua, maiali a sangue, allevamento di mitridate, bevevo cicoria con pane a rutellik, nutella a palomba blanca, picassiana faccia di scripta, scriba la bela lugosi acciuga, tutte magre, tutte magre le signore in similpelle, ahi, mexico 70 in volks, catafratto, mogul 784, casi della vita, il nazismo sfolgorò non passa, lo straniero di catzoo, coetzu, malù copa du nonn, era motta gelati saiwa, era ariston, leviatano con risciacquo, indesit sputa l’oss, con creme, asparagi, la royco è menta, orso menta pippa rita, pavone sui gol, la partita di pedone, lo sbirro smucinato da salgari, et, mino reificano, più dadi e bulloni, più palloni a pakistan, più sorgo, più amaro, più sert, più istituti di ricerca allegra, più occlusioni intestinali, più meno, più pam dei caraibi, più carubba a cavalcik, più segoni slavi, hit mirando, caparbie serre di nido, dreher a calzoni con purè, gelidi sardi scosciati neri, e parenti, di ughi, pantoni, sergi, io, manco la cagna, separati dalla morte, evitavamo i panettoni, pandori a iosa, serigrafate a spazzola, oli su tela come se piovesse acidulo, cappero di spugna a sale basaltico, vulva salinari, commissari riva, frank, alain, menatorrone francia, amaro averno, bufalo mozzato ello credea, su pizza mitzi, puttanella di luna, puttanella color ratte, col sugo di pesce che gli colava dalle labbra, gonfie come balconi dentro bare di mogano, azzurro, sinth, 2000, olii respiratorii, senza un goccio d’alcol in corpo, mingere e poltrire a les bangeles, wang chung musikz, klinge klange, duesselargh, la, uh la la, è una kukkagna, prodotto bialeksik, split a sputo croato, crosta di serbo a bagno dubrovniko, sere d’estate mezzo pollo due rupie taiwanesi, serrault a gas, mischia la terza con la minchia, azzardo cronico a crono materico, con pittori islanda, a ghepardo di neve scelta come trita, cremonini groom, era gaucho a mantellare di arg, los caballeros, la noche movida mobil, movil movimento, milànes mica da rire, più gas asfissianti, più morte a dehli, più singulti, più cessi separati dai bidet, più spugne da cesso, più carta da zozzo, più sporchi da vanga, più vape da riporto, più estasi da ferita, più sangue da cervo, più cornuti a corinto, più brasile nel latte, più cacao nell’occhio, al prezzo è guasto, ecco, orzo.
(”Liste” è un “progetto accumulatorio di impulsi verbali”. Immagine: Eric Fischl, The Krefeld Project, Living Room Scene 2 – 2002)
Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Suarez, Mazzola, Corso.
Chi manca?
…sperimentazione di un nuovo linguaggio?
Ruggero, ammetto che mi sono perso a ‘pillole repiscenti’. Che roba è?
Blackjack.
interessanti , secondo me bisogna leggerle a voce alta l’effetto è
straniante
a proposito di straniamento… la signora del quadro pare compiaciuta… eppure l’uomo fa un effetto cadutaliberadeldesiderio notevole…
ah! le donne…valleacapi’
a me sembravano le chiavi di ricerca più in voga di un venerdì qualunque:Cassandra crossing(l’impatto è comunque bellissimo)
Complimenti, Ruggero. Sono in ammirazione. Una lingua musicale, innovatrice, feconda. Il brano mi ha fatto pensare à Novarina.
Grazie per la bellezza.
Si, penso anch’io che la lettura a voce alta gioverebbe al testo, a mio modesto avviso.
ancora, ancora, osi di più.
…come l’antica lorìca del catafratto, il Mare…
Boh, rimango basito. Se questa dovesse essere la letteratura del domani.
Meglio i futuristi e il gruppo ’63. Lì un po’ di polpa c’era.
Questa scrittura non è di domani è di oggi.
Sono grandiose le tue liste lische purizze ‘e mare tutte me piascion ma or mi colpì doman non so, la 8411 di matematiche mente.
fem
(mon oncle d’anesquik !!!) non cito altro altrimenti riscrivo tutto,,, virgole virgole virgole
Ma che è sta roba?
No, dite davvero? A parte l’indiscutibile valenza autoterapeutica, volete davvero dire che la libera associazione è da considerarsi letteratura?
Ah, va bene, basta saperlo.
Posso scodellarne una trentina e mandarvele per farle pubblicare? Preferite una terminologia variamente tecnicistica o un ludico assemblaggio di parole intercettate dai media e filtrate dall’ovulazione?
Anzi, perché non ne scodelliamo tutti, cari commentatori, un post per ciascuno non sarebbe male, un regalo quasi dovuto.
Saluti ai presenti da Martina
però la vestaglia era meglio se la chiudeva ;-)
non sono semplici libere associazioni. sono accumulazioni di impulsi verbali. sono invenzioni pittoriche, anche. quadri surrealisti in successione di frasi. in realtà mi costano parecchio lavoro e parecchie stesure, dietro c’è tutto un mondo che chiamo “dello spurgo della coscienza”. niente a che fare col gruppo 63 (che poi cosa vuol dire? il gruppo 63 era formato da personalità molto differenti fra loro, e così le loro opere, dire gruppo 63 sarebbe come dire “tutti i corridori di formula uno dal 1963 a oggi, una generalizzazione dilettantesca).
non credo che una libera associazione per quanto ben scritta possa essere paragonabile a queste liste, spero abbiate capito.
saluti,
rs
Forse tutto sta nella differenza tra il concludere una frase dicendo: “spero che abbiate capito” o “spero di essermi spiegato”.
Insomma, dipende..
dovrebbero scrivere tutti così.
Ruggero, fai anche liste di nozze?
No, continuo a non capire.
“sono accumulazioni di impulsi verbali. sono invenzioni pittoriche, anche. quadri surrealisti in successione di frasi. in realtà mi costano parecchio lavoro e parecchie stesure, dietro c’è tutto un mondo che chiamo “dello spurgo della coscienza”.
Ancora peggio! Parecchio lavoro, poi!
“niente a che fare col gruppo 63”
Per fortuna.
Il Gruppo 63, la nostra avanguardia quando in Francia c’era Tel Quel, produsse diverse cose interessanti, come La ragazza Carla, di Elio Pagliarani. Certo che si trattava di un gruppo di personalità diverse: mica erano fatte con lo stampino!
Nella prosa confluivano nella rivista Quindici.
Ma nessuno (Si legga Quindici o si legga “Manuale di poesia sperimentale – a cura di Guido Guglielmi e Elio Pagliarani – Mondadori 1966) ha sfiorato l’inconsistenza di queste liste della spesa.
Tutto si può fare, tutto si può sperimentare, ma si deve anche – a mente fredda – ragionare su ciò che si è prodotto e fare una riflessione se non sia meglio cambiare strada. Questa strada non porta da nessuna parte ed è diseducativa al massimo, secondo me. Pessimi esempi di letteratura sperimentale. Scrittura inconsistente e, questa sì, frutto di un dilettantismo fanciullesco.
qualcuno disse che la verità sta nei fanciulli a quella si deve tendere…come la fiaba dei vestiti nuovi dell’impertore ,il solmi sembra il bambino della fiaba… la letteratura è nuda.
mi sembra che al mare nel senso della qualunque osteria che tenta di digitare un numero da circo la frogna si sparge liquida dall’occidente al quarticciolo, con esiti troppo relativi al contesto vivamente tutto quello che si può reperire in rete dopo il tramonto il padrino parte prima e l’esorcista arriva dopo, ma non crediate che sia tutta malinconia.
@ Véronique:
;-)
dài, Bartolomeo, non fare così…
non capisco questo di monaco cosa vuole. parla di elio pagliarani e della ragazza carla. insomma, questo di monaco vive nell’eterno passato remoto. beato lui. anche se qualcosa nel frattempo è successo, bisognerebbe dirglielo, e se non basta farglielo capire. noto che qui su nazione indiana la quota di stronzismo è alta. io non ho problemi, vado avanti, non cerco consensi, anzi, se sparate sul pianista mi metto a ridere.
una che si firma straelena poi dovrebbe avere un po’ di pudore, mi faccia capire lei cosa significa il suo nomignolo ridicolo.
montecristo invece ha dato prova di quanto il dilettantismo sia nella corde di molti. bisognerebbe chiudere i blog, evitare che i dilettanti allo sbaraglio, i di monaco, i montecristo, i straelena possano publicare impunemente le loro parole in libertà condizionata (dal mezzo). la letteratura è roba perpochi, andate a fare qualcosa di socialmente utile please.
saluti,
rs
Dare dello stonzo a Bart, il carissimo Bartolomeo Di Monaco è il colmo!!! Non prendertela, Bart: resti un eccellente critico letterario e un galantuomo.
Fare gli elenchi del telefono, compilare liste della spesa e ammucchiare disordinatamente parole su parole, senza essere almeno Guillermo Cabrera Infante, Alberto Arbasino oppure Franco Cavallo, sono i primi nomi che mi vengono a quest’ora, è indice di scarsa conoscenza del nostro recente passato. Scimmiottare (malamente) i nostri cari Padri è perlomeno puerile, banale e inutile. A che serve essere epigono degli epigoni degli epigoni degli epigoni? Ragazzino, datti una mossa e scetati… Appena svezzati si frequentava Emilio Villa, Patrizia Vicinelli, Corrado Costa……… Ora basta! Pur di farsi notare e aizzare ammuina, provocare commenti e uscire dall’anonimato cosa non si farebbe!!!
Ti prego di non fare spreco di parole ridicole. Cerca di avere più rispetto per la letteratura e per l’arte, e non confenderle con le tue, come hai scritto?, “accumulazioni di impulsi verbali”. Di queste accumulazioni, possiamo (almeno io posso) fare a meno.
Sì, Giorgio, davvero tempi bui, se si tenta di spacciare per letteratura o arte cose di questo tipo.
Al di là del valore letterario del pezzo, a proposito del quale sono comunque completamente d’accordo con Bartolomeo Di Monaco, letto il commento dell’ “autore”, così pieno di presunzione, di livore e di arroganza, ribadisco e confermo quanto ho subito pensato leggendo il primo commento/spiegazione di Ruggero Solmi: tutto sta nella differenza tra il concludere una frase dicendo: “spero che abbiate capito” o “spero di essermi spiegato”.
C’è molta differenza tra le due frasi: presuppongono due atteggiamenti mentali completamente diversi nei riguardi degli altri.
E l’ “autore” ci ha chiaramente dimostrato quale sia il suo.
Quanto al mio ridicolo nomignolo, non è altro che la mescolanza di una parte del mio cognome con il mio nome. Nessuna megalomania. Ma se Ruggero Solmi preferisce, dorimpoi mi firmerò Elenastra, che è un po’ peggiorativo.
Spero di essermi spiegata.
Dopo aver letto l’ultimo composto intervento di Ruggero Solmi, non rimane che sperticarsi in lodi!
Inizierei rivolgendomi a Lui con il termine Maestro (o Sommo).
Continuerei con una domanda impudica, giusto per far meglio comprendere una poetica complessa a chi la complessità non è abituato a trattarla: Maestro, quando l’accumulo impelle è solito usare la carta dopo lo spurgo?
Terminerei con la richiesta di un autografo da esporre in salotto e da tramandare ai posteri.
Solmi è un grande. a proposito, c’entri qualcosa con l’altro Solmi? comunque oggi, coi tempi che corrono, è meglio accumulare…
quam deficere
yessss
ma chi è questo di costanzo, il leopoldo mastelloni del sottobosco letterario? c’è bisogno di scendere in campo a difesa del sodale di sottoscala con questa acrimonia? che bisogno c’è di svegliare dalle tombe virtuali gente come arbasino? mah. mi perplimo sempre più. evidentemente questa nazione indiana è una regione depressa a statuto speciale.
di monaco, pensa ai nipotini (ho letto che ne hai una nidiata e mezzo), vai a fare qualche vasca con di costanzo, pieno di gelaterie e pasticceria in questa povera italia, leccati un cono.
straelena, lei pensa ancora agli “altri”. il lettore non esiste più. prova ne siete voi, che aspirate a qualcosa di più e dunque avete perso l’umiltà per stare zitti e leggere. peccato, peccato veramente, una prece per il lettore, questo non sopravvissuto.
alla zanetti dico solo di andare a ranare. alla milanese. fare della bambinesca ironia non salva lei e quelli come lei dalla nullità.
grazie a blossom e litbrother, buona domenica.
e saluti,
rs
sapere almeno chi è l’autore del quadro.
per dire.
Solmi, non se la prenda. Io ho cominciato a leggerLa e mi sono accorto di non essere semplicemente alla Sua Altezza. Per cui ho lasciato perdere. Chi non ha i mezzi per capirLa dovrebbe starsene zitto. Come farò io ora.
Suo in adorazione
hr
PS: Mi piace molto come Lei tratta gli imbecilli che non sono in grado di capirLa. Quale forte personalità Lei ha! Mi raccomando usi il pugno di ferro, la frusta contro questi esseri non degni di leggerLa nel domani. I cani che annegano vanno bastonati, no?
@Tash, ma perchè hai chiuso i commenti al tuo blog?
mi piaceva molto visitarlo…
Buona domenica
Chapuce
“La letteratura è roba per pochi, andate a fare qualcosa di socialmente utile please.”
Questa elegante chiosa mi era sfuggita. Bene.
Ammesso che ne valga la pena, vista la statura non tanto del testo (che ho letto molto parzialmente e che mi ha colpito solo quando dice “enasarco per tutti”, perché mi pare socialmente utile) quanto dell’autore – al quale ricorderei che pubblicare un’opera pittorica senza citare l’autore non è carino – vale la pena di far notare che esiste quanto meno una contraddizione tra il pensare che la letteratura sia roba per pochi e il pubblicare un proprio testo nel web, che è, per definizione, roba per molti.
Sputare su un pubblico perché non ti approva, ma che si è preso in ogni caso la briga di leggerti, non è carino, oh Solmi.
Il rispetto per il lettore è il primo dovere del “letterato”.
Appena posso e in ogni dove riscrivo un mio pregiudizio di antica data: si può apprezzare l’opera artistica senza per questo dover apprezzare l’artista.
Che il Solmi non sia simpatico né polite non mi interessa (quindi cari lettori pieni di livori smettetela di accanirvi sul personaggio) a me interessa la pagina scritta. E che sia potente ne è testimone l’odio e l’amore che scatena.
Su che cosa sia arte e che cosa non lo sia, beati quelli che lo sanno, detentori della loro Verità. I critici si sono inventati da loro proprio per detenere questo potere.
A me piacciono i critici che consigliano e sconsigliano (forti della modestia dovuta alla loro esperienza) e non quelli che ordinano a uno scrittore di smettere di scrivere in nome di non so quale autorità.
Alla violenza siamo tutti abituati, quindi non mi stupisce che alcuni indiani ignari del senso del pudore si siano trasformati in truppe del generale Carter.
Aug
fem
(Ah les surréalistes!!!! “I bei tempi presenti”)
Senti tash, “ma da quale pulpito?” mi verrebbe da dire e lo dico, se proprio tu hai chiuso i commenti al tuo blog???
fem
@ Ruggero Solmi
Probabilmente non sai, non solo scrivere, ma nemmeno leggere, poiché, se da qualche parte lo hai letto, come dici, io non ho mai fatto alcun cenno ad una nidiata di nipotini, avendone uno soltanto. Solo a dicembre ne avrò due.
Di Costanzo è un eccellente amante ed intenditore della letteratura, al contrario di te. Sono oltremodo lusingato, conoscendo la sua competenza, della stima che mi riserva.
@Litbrother
Stando al pezzo che Solmi ha pubblicato qui, posso dire che di valore letterario il testo ha solo il cognome del suo autore. Spero davvero che non ci sia alcuna parentela con il Sergio Solmi, fine saggista e poeta. Si rivolterebbe nella tomba.
Si potrebbe dedurne, dal fatto che Ruggero porta un tale cognome, che la Fortuna è davvero cieca.
@fe magni
chiudere i commenti in via provvisoria o definitiva è nella facoltà di chi conduce un blog, quando per esempio vede che i commentatori lo usano quello spazio come un campetto di calcio dove organizzare partitelle tra loro.
altra cosa è insultare i lettori, come fa il simpatico solmi.
“quadri surrealisti in successione di frasi”. Mi chiedo, mettere la minuscola dopo il punto fa più Breton o più Eluard?
Censurare un pubblico […] che si è preso in ogni caso la briga di leggerti, non è carino, oh Pecoraro.
E poi dovevi chiudere i commenti ESTIVI e solo quelli, secondo me.
Mi sembra impietoso definire tutti i nostri commenti ai tuoi post passati come partitelle su un campetto di calcio, comunque l’arbitro sei tu e non ho nessuna intenzione di ritornare sull’argomento (visto il poco tempo che avrò nel prossimo futuro sia di leggere sia di commentare, purtropp)
fem
spesso la carta vincente dell’arte moderna è stata la ri-contestualizzazione.Non c’è bisogno che vi ricordi il gabinetto di Marcel Duchamp o il pezzo più pregiato dell’opera di Piero Manzoni(che poi,secondo me la “merda d’autore” è una cagata pazzesca,e nessuno può dimostrarmi il contrario)
Érräta cõrrigé:
Éluard
É
Alt + 0201
@ Tash
Eric Fischl è l’autore del quadro, ed il tizio discinto ivi ritratto è lo stesso ripreso dal pittore nell’immagine più sotto che accompagna l’altro post curato da Franz K.
Mi aspetto che prima o poi F.K. posti un’altra opera di Fischl “Sleepwalker”. Atmosfere torbide di fine estate.
Continuo a preferire la buon’anima di Hopper.
br _ _ _ _ sc _ _ _ _ _ !!!!
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a proposito di sputare sul pubblico, c’era chi ci pisciava sopra ed era Carmelo Bene (dico bene Giorgio Di Costanzo?)
confermo il mio pregiudizio di sopra e di sempre
fem
A primo letto mi sembrava una randomata, magari automatizzata da un prg, di parole. Ri-rileggendo invece no. Questo R.S. è un osso duro.
>>>
Che ha pisciato sul pubblico c’è stato anche Zucchero a un suo concerto. Però non so chi dei due ha copiato.
Non proprio Carmelo. Alberto Greco, in “Cristo ’63”. Presente l’ambasciatore d’Argentina e consorte. Greco, pittore poco assuefatto al bere, si ubriaca e comincia a orinare in bocca dell’ambasciatore d’Argentina, della moglie in visone e dll’addetto culturale, gridando: “Viva Arte-Vivo!, Abbasso Argentina”. Non contento inizia a lanciare le torte destinate al dessert in faccia al dplomatico e signora. Alberto Greco riuscì a fuggire in Spagna, dove morì suicida dopo poco tempo e Carmelo fu condannato (in contumacia) a 8 mesi, con la condizionale, per atti osceni in luogo pubblco. In appello, Greco fu assolto con l’attenuante dell’ubriachezza, nel frattempo era morto e Bene, assolto con formula piena per eeere estraneo ai fatti.
@ lady lazarus
in effetti il dipinto proposto è un tentativo di riprodurre le atmosfere del grande Hopper, sopratutto Motel in Westen del ’57 (nel quale l’uomo è “sostituito” dall’auto parcheggiata voyeuristicamente vicino alla finestra).
timidamente direi che hopper centrapoco: a me ricorda, sempre timidamente, freud (lucian).
poi fate voi.
Vi avviso,se arriva anche Utrillo non potrò fare a meno di sentirmi spettatore di una partita di pelota basca
Eppure i riverberi d’euclasio nella notte fanno pendant con le lucide febbrili splendidamente – cazzo! culo! – attorno al quale s’infibula un pezzo di vitrea buona sorte, al cesso pianse dal vivo, tuttavia e veloce ricopiò pedissequo: Zoff, Gentile, Cabrini. (Ma pippo pippo non lo sa). Allontanarsi dalla riga bianca prima di sniffarla, prima di fare a qualcuno una pompa di benzina. Tanto per non prendersi troppo sul serio, e magari ricopiare su un muro di periferia anziché postare su un blog del centro storico. Più tranquilli si staràhahah
Ach… sono d’accordo con Tashtego (non me lo perdonerò mai!): il quadro ricorda Freud.
Blackjack.
Non posso credere a quanto in corso, Voi, commentatori dotti e colti, avete sotto il naso la più grandiosa, innovativa e potente opera del ventunesimo e non la degnate di una pur minima considerazione? Altro che Solmi! Altro che Ruggero! Che sputi sul pubblico, non importa (Zucchero l’hanno tolto in extremis dall’abbraccio di russi spettatori non compiacenti), che si dimeni per avere la nostra attenzione, che faccia, ma non a Lui l’attenzione, il nostro sguardo stanco si fermi sulla Grandissima “le mantidi si disperino a mezzanotte”.
Qui, il vero Germe.
Il riscatto dall’abiezione.
Il profumo d’Infinito.
L’orgia delle sinapsi…
l’aura stai bene o non è che per caso zanetti un po’ :-) ?
blossom, ti ostini a non capire! Capisci!
O spostati per sempre dalla mia vista… ;-)
impertativo gentil di donzella
m’obbliga a oboedire e adunque a te dire:
l’aura gentil che solitaria spiri
reclino il capo in segno di rispetto
e in rapido guizzo accetto e mi sconnetto …
ps
così ci vedi meglio? ;-)
Di Costanzo ha ragione: pag. 131, Carmelo Bene – Giancarlo Dotto “Vita di Carmelo Bene” Tascabili Bompiani, 2005.
fem
Mi son già persa il concupiscente? :-(
L’amore la passione nel concetto
mi han privata del di lui diletto?
Sob!
meglio saria ch’avesse scritto in guisa…
“privata m’hanno del di lui diletto”
che ll’è un endecasillabo perfetto .
ma da bocca soave e lievi dita
posso accettar lo sdrucciolo e l’acefalo
il tronco imperioso e l’a maiore
e l’a minore non meno facitore
di belli suoni e detti e bei sospiri
così, gentil, che scrivi col sorriso
tutto si puote e tutto è ben accetto
dal cor amante ch’or ne balza in petto… :-)
“Quando calienta el sol?”(cfr Vaime)
dipende dall’emisfero
Che meraviglia!
Un segno rosso d’infinita grazia.
Grazie :-)
beh, in tutto ciò mi consola che almeno un amore nacque tra l’aura e il fior!
;-)
le parole perdono la “loro” volontà, è un timore? Si ha paura di questo? No, a me sembra molto interessante e non leggo qui LISTE, ma diretto verso la fatica d’una capriola. Bene. Tanta difesa dell’autore: volontà verso il difendibile, (altri iniziano così, per costruire un personaggio è vagare-vagarci. ricordarsi l’antistoricismo di Pizzuto.)
laura
grazie a te :-)
@ straelena
come diceva de andrè
dai “diamanti” non nasce niente… ;-)
buona serata
blossom… curioso caso di telepatia, pensando alle parole di straelena anche a me sono giunte “… dal letame nascono i fior” :-)
straelena, al poeta non si resiste :-)
buona serata a voi
http://www.youtube.com/watch?v=waUvf5_AFo0
laura, lui è il vero poeta!
for you little breath of sky
good night
ovviamente chiedo scusa ai sig.ri fk e solmi per l’indebita invasione di campo…
buonanotte
Solmi fa sbocciare amori. ma le liste di nozze le fai o non le fai?
@l’aura & il fiore
sono commossa:-)))
giuro che leggo tutto e torno. ad una prima prende, nienteniente al caso e tutt’un po’
Non so, sono anni che leggo le famose LISTE pubblicate da decine di autori su McSweeney’s.
Ormai laggiù hanno anche una lista di liste. Il genio sgocciolante, qui, forse se la mena un po’ troppo per una cosa di cui, probabilmente, non può usare nemmeno il copyright.
la lista è un genere letterario o un marchio brevettato?
blossom, germogli, bocciuoli, aure, zefiri e tutto il cocuzzaro ricercatore della vera poesia e della vera letteratura, c’è qualcosa che vi sfugge.
oddio, e a te no?
buona la pasticceria, ma non potete nutrirvi di soli zabaioni
Test html.
ehilà, funziona!
scusate l’incursione
Zabaioni?
No.
Trattasi di barbagliata.
amore nel verminaio
Ruggero Solmi. Ironia graffiante. Straniamento dall’indistinto. Salvifico. Direi che non è roba per chi ci è immerso fino al collo. Nella merda. Che il lettore archetipico conservi il suo status.
@ufficio stampa at ore 10,00
sicuro? bah! vabbè… ciao e stacci bene eh!
rettifico
@ufficio STAMAPA… è scritto proprio così
sì, forse anche a lei sfugge qualcosa ogni tanto…
di nuovo saluti alla signora eh!
@diamond
più che altro vetro riciclato mi pare
stammi bene anche tu eh
scusi di monaco, ma anche se ha un nipotino solo che differenza fa? lei è un incompetente e basta. ah no, è anche un villano, a parlare di sergio solmi. non mi risulta che sergio solmi fosse un creativo. io lo sono, se lo metta in testa. vede, la letteratura non è più roba per tromboni, non è roba per ragionieri. come il suo amico di costanzo, che parla della vicinelli senza averci capito nulla. lei sa chi era patrizia vicinelli? certo, lo ha letto in un bigino di ragioneria. vada a ranare, che è meglio davvero, ha stancato.
hag reisck, capisco poco l’ironia. c’è poco da scherzare. qui si fa la letteratura sperimentale o si muore. di realismo thrillerista. di tecle dosio, di puttanoni premium. di crackers del mistero. un vaffanculo precioso, da prece. per i di costanzo e di monaco già defunti nelle loro botteghe aperte di lettura per i parenti e le zie della moglie. le straelena strafatte con acido muriatico. e poi tutte sti minuetti sul therad, a pigliar per il culo il creativo che il culo se lo è fatto sui propri (sacri) testi. per non parlare di tashtego, quello che dice (per dire), non si accorge che è stato ben citato eric fischl dal postatore fk che ringrazio molto, e dice che assomiglia a lucien freud, sempre meglio di paragonarlo a quel vecchio trombone di hopper, ma che c’entra? litbrotther fratello de chi non si sa, faccio liste nozze a sua sorella nel caso clinico. grazie a alessandro morgillo che già ho letto in giro, forse una delle due o tre persone che girano per blog letterari con un grano di intelligenza.
su Morgillo concordo. peccato per le lste di nozze. potevano fare così:
era, la navata, cocchi, di samotracia, confetti resipiscenti, ercole piatti e posate etc etc.
Caro Solmi, sarebbe un vero privilegio per me
praticare rasatura e taglio scolpito
su una faccia di bronzo come la sua.
Quando avrò il piacere di vederla nella mia bottega?
Neanche testicoli, sono cagatine di capretta (superstitica) e quindi non meritano neanche di essere prese in considerazione queste liste ammuffite di un epigono degli epigoni degli epigoni degli epigoni. Ignora perfino Sergio Solmi (poeta, critico, etc.) Sta sbavando perché è stato colto con le mani nella marmellata (si credeva o qualcuno gli ha fatto credere di essere originale, nuovo, etc.) ed è invece un banale, dozzinale, inutile epigono. E P I G O N O!!! Se avesse letto e frequentato, conosciuto, digerito Emilio Villa, Adriano Spatola, Corrado Costa, Patrizia Vicinelli, Giuseppe Guglielmi, Franco Cavallo, Franco Beltrametti, Ciro Vitiello, Franco Capasso, Giulia Niccolai, Gian Pio Torricelli, Sebastiano Vassalli (giovanissimo e sperimentale!!!), Eugenio Miccini, Arrigo Lora-Totino, Luciano Caruso, Armando Adolgiso, Carla Bertola, Edoardo Cacciatore, Ugo Carrega, Cesare Milanese, Mario Lunetta, Gio Ferri, Carla Alberto Sitta, Gianni Toti, Enzo Minarelli, Luigi Fontanella, Lamberto Pignotti, Stelio Maria Martini, Nicola Paniccia, Elio Grasso, Mimmo Grasso, Giovanni Fontana, Vitaldo Conte, Michele Perfetti, Felice Piemontese, Giovanna Sandri, Raffaele Perrotta, Alessandro Carandente, Amelia Rosselli, Carla Vasio, Piera Oppezzo, William Xerra, Mirella Bentivoglio, Luciana Arbizzani, Tomaso Binga, Alberto Cappi, Peter Carravetta, Gaetano Colonna, Carlo Marcello Conti, Enzo Miglietta, Franco Falasca, Giuliano Dego, Edoardo Sanguineti, Elisabetta Gut, Carlo Rao, Elio Pagliarani, Vito Riviello, Gerald Bisinger, Paolo Badini, Nanni Balestrini, Francesco Leonetti, Flavio Ermini, Francesco Burdin, Fabio Doplicger, Ferdinando Falco, Agostino Contò, Franco Ferreri, Ugo Giacomini, Gaetano Di Domenico, Alfio Fiorentino, Guido Savio, Ilo Benedetti, Roberto Ferigolli, Aldo Piromalli, Silvia Batisti, Mariella Bettarini, Ferruccio Brugnaro, Tomaso Kemeny, Cesare Viviani, Stefano Lanuzza, Dario Bellezza, Attilio Lolini, Renzo Paris, Bianca Maria Frabotta, Gregorio Scalise, Giuseppe Conte, Paolo Prestigiacomo, Giorgio Manacorda, Franco Cordelli, Alberto Di Raco, Luigi Ballerini, Adriano Accattino, Nanni Cagnone, Patrizia Cavalli, Milo De Angelis, Dante Maffia, Angelo Lumelli, Emilio Isgrò, Leonardo Mancino, Angelo Maugeri, Francesco Paolo Memmo, Francesco Smeraldi, Giovanni Valle, Riccardo Tanturri, Filippo Falbo, Carlo Bordini, Franco Montesanti, Francesco Serrao, Alfonso Berardinelli, Daniela Ripetti, Michelangelo Coviello, Elio Pecora, Robertino De Angelis, Gilberto Sacerdoti, Walter Siti, ecc. ecc. NON SI SAREBBE ESPOSTO A QUESTA GRANDE G R O T T E S C A FIGURA DI MERDA….
Tocca perdere tempo a commentare il nulla!!! Franz Kranspenhaar, per favore, rimettigli la museruola e fallo accucciare, e passiamo alle cose serie!
E vabbè, ma così so’ bòni tutti…
devo ricordarmi di mettere la dolce euchessina in valigia.Mò me lo scrivo
La lista di Giorgio Di Costanzo sbaraglia senza ombra di dubbio quelle di Solmi!
In Schindler’s List si dice: “La lista è vita”, nulla di più vivo della letteratura elencata da Giorgio. (solo una chiosa: Vassalli “giovanissimo”? Era una battuta, vero?)
“(solo una chiosa: Vassalli “giovanissimo”? Era una battuta, vero?)”
mah, di costanzo penso volesse dire che il primissimo vassalli (poeta, tra l’altro) non era malaccio (e concordo). certo che quella valanga di nomi è proprio giubilatoria!
cmq, a me queste liste non sembrano male. mi ricordano un’altra operazione che non so se solmi conosca
https://www.nazioneindiana.com/2007/02/23/ditemi-dove-sbaglio/
la chiamata a correo del lettore nella definizione del grado di esteticità di un testo. banale forse, ma certi richiami (come per le vaccinazioni) non fanno mai male secondo me.
@diamond
che eri costipato si capiva , sai, la gente costipata è sempre piuttosto acidina…
liberati va’ , così magari ti torna il sorriso
ce la facerò Blossom,vedrai
Vassalli è nato nel 1941. Mi riferivo al periodo giovanile, la sua collaborazione a “Pianura”, quando pubblicava “Narcisso”, il suo esordio da Einaudi, nella collana “La ricerca letteraria”, prefazione di Giorgio Manganelli, “Tempo di màssacro”, siamo nel 1970, nella collana “Einaudi letteratura”, pp. 158, L. 1.400, con dedica: “a Richard Nixon, presidente degli Stati Uniti d’America, a S. E. il presidente Mao, ai compagni Kossighin e Breznev VITA E VITTORIA”; “Il millennio che muore”, postfazione di Guido Davico Bonino, pp. 59, Lire 800. “La ricerca letteraria – Serie italiana” era una collana curata da Guido Davico Bonino, Giorgio Manganelli, Edoardo Sanguineti. Ricordo l’esordio di Alice Ceresa, “La figlia prodiga”, e poi Giuliano Scabia, Roberto Di Marco, Rossana Ombres, Renato Pedio, Gianni Novak, Aldo Rescio, Gianni Celati (“Le comiche”). “La ricerca letteraria”, prima serie, aveva pubblicato, 1)Arno Schmidt, “Alessandro o Della verità”; 2)J.-M.-G. Le Clézio, “Il verbale”; 3) Samuel Beckett, “Come è”; 4) Peter Weiss, “Congedo dai genitori”; 5) Gisela Elsner, “I nani giganti”, e poi Purdy, Cortàzar, Claude Simon, Wittig, Helmut Heissenbuttel Linhartova, etc. Non sto sfogliando un catalogo storico, sono qui, negli scaffali, a portata di mano. Letti e straletti. Arrivavano perfino a Ischia….
Ha ragione Biondillo: le liste di Di Costanzo non le batte nessuno.
blossom, siamo incompresi
quasi quanto il Sommo ;-)
(grazie per l’omaggio musicale)
“di màssacro non si discute: si sorvola per negazioni, si dèpreca come si dèplora, si lacrimizza, retorici; è cosa turpe, immorale, incredibile, inudibile, per caste orecchie, inaccettabile per palati callosi e mani lorde di usure, di feci e sangue, che pur si stringono, che si strabuzzano, strizzano: màssacro è parato improvvido, improduttivo, impopolare, impolitico: ma in ogni bipede, sotto, c’è una tendenza larvata di spirante massacratore in potenza: dunque il màssacro si esorcizza per cerimonie tribali spettacolo, piccolo teatro o grande cinema: ci si viene col paltorino bello, soffregando l’osso bacino la sconsolata clavicola con la compagna d’orgasmi: ci si siede su chiappe, su genitali citabili…”
@diamond
fiat voluntas euchessinae…
@l’aura… ma no, dài, eravamo solo un “tantino” OT, non ti pare?… :-)
@di costanzo
questa lista qui sopra (se è una lista) può aiutare diamond nella sua costipazione al posto dell’euchessina
continuo a preferire il sommo solmi.
buona serata
… A Milano incontravamo Montale e Buzzati, Soldati e Carlo Bo. A Roma Moravia, Morante e Palazzeschi, e poi il gruppo del ‘Mondo’, Mario Pannunzio ed Ercole Patti. La sera potevamo scegliere tra Callas e Wanda Osiris, Strehler o Visconti. Ovunque, in città e in provincia, c’era l’abitudine di leggere. Le poesie di Quasimodo e Ungaretti erano presenti nella conversazione come nella scuola…
Luigia Pallavicini, Adelaide Antici Mattei, Antonietta Fagnani Arese, Quirina Mocenni Magiotti, Costanza Monti Perticari, Isabella Teotochi Albrizzi, Albertine Necker de Saussure.
Laura Adani, Andreina Pagnani, Sarah Ferrati, Evi Maltagliati, Rina Morelli.
… Adorno, Auden, Auerbach, Bachelard, Barthes, Beckett, Béguin, Benjamin, Blanchot, Brandi, Brooks, Burke, Compton-Burnett, Ejchenbaum, Focillon, Forster, Frye, Genette, Jakobson, Kenner, Kermode, Klossowski, Leavis, Leiris, Lévi-Strauss, Longhi, McCarthy, Mandelstam, Mauron, Merleau-Ponty, Poulet, Praz, Ransom, Raymond, Richard (J.-P.), Richard (I. A.), Rousset, Saussurre, Sklovskij, Starobinski, Tomasevskij, Tynianov, Zirmunskij…
Nel momento della massima frantumazione…
Catullo, Conrad, Firbank, Fitzgerald, Flaubert, Gadda, Goethe, James, Joyce, Mann, Musil, Nerval, Petronio, Proust…
Si fa “La morte a Napoli”. O “La morte a Capri”, magari… Purché non Ischia! Ischia fa commedia!
“A Procida! Procediamo! Con la procace corollaia Graziella!
Ma dev’essere una storia di Ischia dell’anno scorso o dell’anno prossimo…
Manca il rosa Procida…
Siamo lì tutti. Non aveva parlato a nessuno? No. Non ha lasciato scritto qualche cosa? No, niente.
FINE
Siamo qui da un’ora all’aeroporto senza colazione aspettando due amici di Antonio che arrivano adesso in ritardo da Parigi; si mangerà un pesce se si farà in tempo sul molo, in un bel posto degli anni scorsi che forse perà quest’anno già non va più tanto bene;
A. A. “Sorelle d’Italia”…
Blossom: Sommo Solmi lei intende SERGIO SOLMI, vero? Il poeta? Quello vero? Anche io!!!
Non esageriamo.Blossom,io sono un falso costipato in realtà.Passo sei,7 ore in bagno perchè fuori c’è l’inferno.”La chiamano ritirata ma vuol dire sganciamento”(cfr “El Alamein – La linea del fuoco”,di Enzo Monteleone).Bacini
pardon,au contraire,”lo chiamano sganciamento ma vuol dire ritirata”(Milano,Bergamo Brescia,Como Cremona,Mantova Pavia,Sondrio Varese.In seguito ci sarebbero state pure Lecco,Monza e Lodi.Una storia intrigante comunque)
@ Ruggero Solmi,
hai la presunzione di valere molto e la rabbia di sentire che non vali niente (in letteratura). Mi dispiace per te.
@di costanzo
mi dispiace deluderla ma adoro le schioccanti stoccate verbali del nostro ruggero solmi
@diamond
:-) !
il vaffanculico di costanzo fa le liste dei morti e semimorti. che sderenata celeste. il povero di monaco dà giudizi senza argomentare. per lui la critica è elevata a impotenza. leggete scarpa e i suoi vacuum cleenex, anche i biondillo jaune sans eau de toilette. di costanzo è uno da despar, editrice a & o. almeno ciccio biondillo lo pubblica guanda.
Igea travagliato
trento treviso e trieste
di disgrazia in disgrazia
fino pomezia.
Como è trieste Venezia…
Ortisei donnalucata?
Lanusei donnafugata?
Ansiei leonessa amatrice?
Premilcuore flumendosa lampedusa
Crevalcyore formosa generosa signora pulita!
Raddusa agira il regalbuto
Sciacca siracusa il racalmuto.
Cianciana cianciana contessa Entellina…
Alto ulassai
Acuto ussassai
Staiti muta femmina morta!
Vieste margherita di savoia a sannicandro
termoli torremaggiore e trinitapoli.
Lucera e lauria ariano irpino
potenza marsico grassano.
Guardia ascoli satriano
Guardia castelforte e capestrano
Guardia: Villa e Costa conversano!
Acuto brienza sinnai il bussoleno
e bisceglie difesa melodia.
Acuto brianza l’ultimo uomo fino la meta
– vaprio rivolta introbio.
Acuto brianza fino mornasco e saronno
grigna e lierna
turbigo sozzago e oggiono osnago.
Ah morto milano mortorio mosciano!
Treviglio, Rovato brescia asola visano
e adda e oglio e mincio e garda
lograto barghe pastrengo e margaria.
Navi che manerbo! Lodi?
Giulia Niccolai, Rubina Giorgi, Cesare Ruffato, Alfredo Giuliani, Maria luisa Spaziani, mara Cini, Jolanda Insana, George Baker, Jean Jacques Lebel, Bob Downs, Gerard G. Lemaire, Cristian Maat Cannstaadt, Harry Hoogstraten, Tom Carey, Mark Breeding, Armand Schwerner, Jackson Mc Low, Barbara Barg, Josip Brodskij, Mario Baudino, Ignazio Delogu, Vivian Lamarque, Patrizia Bettini, Valeria Magli, Tommaso Di Francesco, Antonio Veneziani, Desmond O’Grady, Amiri Baraka, Brion Gysin, Steve Lacy, Erich Fried, Gunther Herburger, H.C. Hartman, Gisela Elsner, Arnfried Astel, Enrique H. De Jesus, Adriano G. Leon, Thomas Segovia, Saul Yurkievitch, Azza Morssi, Simon Vinkenoog, Juan Gelman, Antonio Porta, Giulio Stocchi, Marco Gherardi, Rosita Copioli, Milly Graffi, Elena Clementelli, Mara Alessi, Margherita Guidacci, Gioconda Belli, Linton K. Johnson, Mahmud Derwishi, Allen Ginsberg, Peter Orlowski, Michael Mc Clure, John Giorno, William Burroughs, Gregory Corso, Anne Waldman, Reed Bye, Marcelin Pleynet, Tommaso Di Ciaula, Anna Mongiardo, Anna Malfaiera, Marica Larocchi, Gino Scartaghiande, Paolo Prestigiacomo, Michelangelo Coviello, Antonio Serventi, Rosanna Guerrini, Gabriella Sica, Antonio Pourcel, Renato Lopresto, Jackie Curtis & J. Pikuiny, Patrick Creagh, Bernard Heisieck, Klaus Stiller, Pablo Antonio Cuadra, Jose Emilio Pacheco, Ramon Palomares, Carlos Contramaestre, Luis Panero, Jorge Adoun, Fernando Birri e…
Aristocrate, Aristotele Socrate Onassis, Presocrate, Antìpaster, Ludwlg Offenbach, Luftwaffe Feuer-Bang, Marxcuse, José Bàlsamo de Séneca, Martìn Borman, Groucho Marx, Joe Jacobs, Giordano Brulé, Sant’agostino, Dele Carnegie, Victor Mature, Ortega und Gasset, Martin Honegger, Des Carter, Alain Delonius, Lao Tse-tung, Unàmunos, Michelangelo Antonini, Leon-arda Vincitore, Le Murillo, El Grotto, Picabbio, Lenin Riefenstahlin, Paula Gauquinn, Edgas, Mizarro, Purillo, Uccillo, Sophonisba Anguissola, Gioya, Menasha Trois, Shiram Boyasian, Jay Manfoot, Mere d’Alore, A. Lecocq-Tieser, Conche Espina, Chao Ping-ah, Nora Condom, Walter Piston, W.C. John, Giovanni Verga, Felo Bergaza, Cuca Valiente, Lucille Ball, Ernest K. Gann (grazie a Guillermo Cabrera Infante, “Tre tristi tigri”, Il Saggiatore, Milano, 500 pagine, 6000 lire)
Blossom, non mi delude affatto: a ciascuno il suo!
@di costanzo
già, e le assicuro che ciò che è mio me lo tengo stretto…
buonanotte
arni, bageto, menabolo, ghieri, kiso, loini, opinionu, jiolts, hui, neuiber, di cotuiolo, eriunmisi, ghelti, niboda, uustoscha, cherla.
bastano, di costanzo? o devo andare avanti? credo che questi nomi, anzi questi cognomi, possano tappare la bocca a lei e a questo di monaco.
saluti,
rs
il Solmi fa più audience di tutti, a quanto pare. anche più di Raimo. nessuna meraviglia che qualcuno rosichi. è umano.
Epigono degli epigoni degli epigoni degli epigoni. In definitiva: na macchietta!!!
Fra i nomi di queste liste della spesa semi colta, di proscrizione da marmittoni che marcano visita, di prescrizione da otorinolaringoiatri muti, di postfazione da critici frustrati, di prelazione da ac-cul-turati stanchi, di consunzione celibe, c’è una misera, sparuta, virgola senza brivido e profumo, fra i nomi del Solmi Ruggero ci sono voli ed alianti, traghetti e ponti verso, strade per, ferrovie da, vertici e vortici, un istante fulmineo o cent’anni di un maniero che dorme avviluppato dai rovi.
Vuoi mettere?!?
@litbrother
Ci tengo a precisare che io credo di non aver mai provato invidia per nessuno. Ammirazione, semmai, quando è stato il caso. Di fronte ai testi che leggo, mi sono messo sempre con il massimo rispetto, sapendo quanta fatica costa un’opera al suo autore.
Nel caso di R. Solmi si tratta di respingere (mio punto di vista personale, e suppongo legittimo) una deriva che può confondere ciò che è letteratura da ciò che ne è mille miglia lontana.
Ossia: un’accozzaglia di parole che, pur credendo alla fatica dichiarata dall’autore, non riesce ad andare oltre, risultando vuota di ispirazione e di contenuto. Alla fine della lettura non resta niente, se non un balletto di parole insensate.
Caso mai, danno l’impressione che l’autore non sia in grado di fare di più, ed abbia, per un suo egocentrico bisogno, voluto accodarsi da epigono ad una tendenza già abbracciata da altri, per la quale si può nutrire qualche interesse solo nel caso della sua prima apparizione. E’ una tendenza che, dopo la prima comparsa, non può più dire altro. E’ esaurita, proprio perché sterile.
Non credo occorra una particolare ispirazione o padronanza di una tecnica speciale per produrre testi di questo genere. Chiunque abbia un po’ di consuetudine con la lettura e con la letteratura, può comporne, mettendo sulla carta frasi che gli passano per la mente o che sono suggerite dalle sue letture. Si mettano pure in un certo ordine iniziale, e poi lo si muti, e lo si muti ancora, e così via, non cambierà assolutamente nulla, poiché il testo è vuoto e produce solo il vuoto.
A prescindere da quanti si cimentino oggi in questa tendenza, io mi permetto di esprimere il mio giudizio fortemente negativo, ritenendola diseducativa e fuorviante.
L’unica cosa che posso riconoscere al suscettibile e supponente Ruggero Solmi è quella di essere legato, io, ad un concetto di arte e di letteratura che secondo lui fa di me un uomo antico. Ma qui, occorre precisare, non si tratta di stabilire quanto riguardi me, ma quanto rientri in ciò che noi da sempre chiamiamo arte e letteratura. E, sempre secondo me ovviamente, ciò che scrive Ruggero Solmi non è né arte né letteratura. Tutto qui.
Se, invece, consideriamo il testo come frutto, ad esempio, di una cattiva digestione e lo assumiamo per tale, allora ogni discussione è inutile. E’ utile, al contrario, se ci fossero (e mi pare ci sono) intenzioni di spacciare tutto ciò per arte e letteratura.
@Ruggero Solmi
Ho l’impressione che tu farnetichi e che con te ogni dialogo sia impossibile.
Un critico Maalox, Alka Seltzer, Citrosodina.
Esegesi al bicarboanto di sodio.
ah, caro di monaco, se solo tu sapessi chi sono…
di monaco, se tu ti poni da trombone, chi ti ascolta sarà assordato… supponente sei tu. di costanzo, poi, fetecchia umana… umana… beh, parliamone…
@ Ruggero Solmi
Tu sai solo offendere. Farnetichi, appunto, poiché trasferisci sul piano personale il tuo livore per una critica che non va alla tua persona ma al tuo lavoro. Il fatto di non riuscire a capire questo, mostra tutti i tuoi limiti.
Non puoi esibire in pubblico il tuo lavoro e pretendere che tutti lo incensino.
ma certo. solo che se tu pretendi di essere un critico io mi arrabbio. come ti permetti di definirti critico? dove sono gli argomenti? il tuo modo di fare critica è un insulto all’intelligenza! hai capito? il mio non è livore, è autodifesa! come quel tuo compagno di merende napoletane… mi insulta con un livore mai visto… e voi pretendete di avere ragione? siete pieni di bile fino a scoppiare… abbruttiti dall’invidia, dal risentimento… nemici della letteratura, compagni del vecchiume, attaccati mani e piedi alle cose consolidate e sicure, perchè già altri hanno sentenziato… chi è l’epigono? eh? eh? vergognatevi! buffoncelli!
e vai anche a ranare, di monaco, capisciuto? vai parecchio a ranare, che è meglio! tu e quell’altro, il duo “di”, roba da matti veri, io mi domando e dico, incapaci di esprimere un loro pensiero, sempre trincerati dietro il paravento dei “grandi nomi”, quelli che facevano il bagno a ischia e intanto il napoletanaccio gli lustrava servilmente le scarpe, basta che gli dava il tesserone del pci, vero? servi del padrone!
@Ruggero Solmi
Personalmente non mi sono mai definito un critico letterario. Chiamo ciò che scrivo Letture per indicarne, appunto, i limiti. Se qualcuno ha scritto (ne abbiamo già parlato, mi sembra) che si tratta di una innovazione nel modo di affrontare la lettura di un romanzo, non posso che esserne lusingato. Ma ho subìto anche delle critiche, come questa tua, ora, e le ritengo legittime. Io, poiché sono convinto del mio lavoro, vado avanti, come tu, convinto del tuo lavoro, puoi benissimo andare avanti. Ma come tu rimproveri a me che ciò che scrivo è un insulto alla intelligenza, alo stesso modo io scrivo del tuo lavoro che non è arte né letteratura. Le nostre persone devono rimanerne fuori. Non ci conosciamo per poter parlare appropriatamente delle nostre persone. Invece, siamo legittimati a parlare, tutti, dei nostri lavori, dal momento che li esibiamo in pubblico. Ma dei lavori, non delle persone.
Quando scrivi, con acredine: “siete pieni di bile fino a scoppiare… abbruttiti dall’invidia, dal risentimento… nemici della letteratura, compagni del vecchiume”, io mi domando da dove trai il diritto di trasferire sul piano personale il risentimento per una critica che ti abbiamo fatto.
Su questa deriva non posso seguirti, perché stai farneticando, ed io dovrei risponderti con insulti personali, che sarebbero senza senso, non conoscendoti per nulla. Di te conosco solo questo testo, e ad esso mi sono riferito e mi riferisco.
le persone rimangono fuori? sei tu che farnetichi. quando scrivi una lettura ci metti la tua persona, con i tuoi gusti, le tue idiosincrasie ecc. lo stesso faccio io. non avete il coraggio delle vostre opinioni. vi tenete saldi alla tradizione consolidata. al canone. stando ben attenti a non colpire mai il potente di turno. infatti, al solmi di turno rimproverate – come fosse una colpa – di non chiamarsi sergio. il vostro razzismo è solo pari alla vostra supponenza di nani del sottoscala. le vostre memorie sono le barzellette dei potenti, che ogni tanto vi ammaniscono per farvi stare buoni. i biscotti plasmon dei sottoboschivi. finite le vostre noiose e odiose faccende discettate di libri dallo scranno della meritata pensione. ammorbate tutti con le storie insulse dei vostri nipotini mongoloidi. avete stancato prima ancora di aver cominciato. le ho lette due o tre letture, di monaco. roba da riassuntino. bigino più lungo del sunteggiato. riesci a scoraggiare alla lettura. ripeti a ricalco quello che hanno detto i grandi che hai letto e che ti fanno stare tranquillo. dormi tranquillo nella tua borghese esaltazione del “normale”. sei il tipico berlusconiano signorino soddisfatto alla ortega y gasset. il tuo “diario di un commesso viaggiatore” è una giaculatoria di ovvietà.
Tu hai qualche problema nel riuscire a dialogare con la gente. Accozzi insieme parole di cui probabilmente non conosci la carica offensiva gratuita. Almeno con me. Ne avrai tutte le ragioni, immagino; tuttavia desidero interrompere qui la nostra discussione.
Colgo l’occasione per dire ai lettori di NI che PARLIAMONE (me ne ha dato lo spunto R. Solmi quando ha scritto “beh, parliamone”) è il titolo di una rivista che ho avviato da poco sul mio sito. Si interesserà in particolare di letteratura, cinema, fumetto, musica, pittura. Sono alla ricerca di collaboratori (ne ho già raccolti una ventina, per la verità, ma più ce ne saranno, più ricca e varia potrà diventare). In particolare per il fumetto, la pittura e il cinema. E’ aperta, comunque, anche ad altri temi, quando risulteranno di interesse generale. Anche al racconto. Il materiale può essere inviato a me all’indirizzo che trovate sul sito.
per il fumetto ci sei tu. un fumetto umano. parliamone. mamma mia, sei un razzista. chi hai assoldato? chi sono i venti sodali tuoi? da quale sottoscala della cultura provengono? io ho il coraggio delle mie opinioni. io creo e credo, dunque sono. razzista. squadrista.
tu non sei la gente. io ho problemi a dialogare con te. e credo che li abbiano tutti. tu non dialoghi, tu tromboneggi, appestando l’aria. fascista. tu e di costanzo siete fascisti.
Mi pare che Di Monaco (leggo spesso i suoi post e spesso non mi trovano d’accordo) sia stato ben attento a non confondere il piano personale con quello delle sue opinioni su quanto hai scritto. Tu mi pare faccia l’opposto.
Dare del fascista, del razzista, dello squadrista in questo modo del tutto gratuito ed isterico significa non aver più nulla da dire ed essere arrivati al capolinea. Scendi Solmi, che tu abbia pagato il biglietto o no. E smetti i panni del Vate che non si addicono più a nessuno.
Sono indignato per come Solmi stia personalizzando la questione. Dissentire da Di Costanzo o da Di Monaco, non implica il vomitorium generalizzato. Chiederò a Franz, carissimo amico e redattore accorto, di moderare gli insulti gratuiti dell’autore di queste liste.
In effetti Solmi ti pregherei di limitare i tuoi interventi. Nessuno vuole censurarti, ma certi attacchi gratuiti e ingiustificati fanno solo male alla discussione. Si puo’ essere contrari e d’accordo con te, ma questo tuo accanimento non fa bene a Nazione Indiana.
e.c.: si puo’ essere contrari O d’accordo con te.
ahahahahahahah…..
i miei complimenti a Franz
;-))
fem
da “Pur che tutti ridano” di Gastone Monari, prefazione di Aldo Tagliaferri, Feltrinelli, Poesia 23, settembre 1973, pp. XI – 155 (prive di numerazione), L. 2.200
GERGO
gergo
1
cominci tu ma è già venuto inculato col d
ito e il culo no non lo prendo dandolo sc
hiuso una lesbicata sono freddo così si d
iventa freddi fotografato nudo così facen
dosi male veniva
anche se non vengo il mi
o culo dai aprilo respirando l’unico dece
nte qui dentro è attivo ma ti fai fotogra
fare fotografato nudo così oh no no basta
se non mi ecciti nudi in macchina vieni n
on veniamo subito
sul culo culare lo pren
de dammelo in chiavatelo leccando la ling
ua baciando sopra là si batte facciamo un
a passerella uno come te sul nudo il dito
nel ci mi eccita se non imitato se vieni
culatona inculato il mio culo chiama il c
ulo lo prendi lo dà se lo chiava repiran
do non lo so fare lecca sempre poi si vol
ta me lo ha leccato non ci sta ci stava s
empre chiavato è grosso manca qualcosa co
n atti osceni venuto non in culo
2
col culo
in alto in bocca si rendono batte si inc
ula sono freddo mi accorgo se non parteci
pa fa marchettecome una serie lunga con
chi vado a ltto nudo disgustoso ti viene
anche se non vengo non venire in bocca cu
latona un culo
inculato da sempre prenden
dolo in bocca chiavato baciando sopra ti
prego ma se è brutto l’unico decente qui
dentro il suo ruolo passivo fa marchette
se non lo prendi tutto mi fai male niente
nudi in macchina vengo si incula in culo
no
culare culare lo prende dammelo in sch
iuso schiuso dento lo lingua in bocca co
sì non oglio sì col culo là si batte non
ci sta ti eccita veniamo è venuto due vol
te inculato un culo vecchio
prendilo baci
amelo dentro ma è una marchetta mi fa mal
e se non mi ecciti niente inculandosi col
culo in alto ma se si fa inculare ma se t
i prende il culo col dito e il culo
lo dà
i o lo prendi ma sì lo prendo una bella c
hiavata e non ha le piattole orinando sì
col culo lo prende in culo culo culo cula
re chiavato in culo prendendolo
dài dài m
a sì lo prendo lo hanno inculato il suo r
uolo passivo fa marchette così si diventa
freddi dormendo su nudo disgustoso ma è g
ià venuto culo culo
3
aprilo schiuso dentro
lo lingua in bcca così non voglio sì col
culo me lo ha leccato sul nudo facendosi
male vieni ma tu non venire inculato da s
empre culino
lecca il culo poi si volta m
e lo ha leccao si incula il dito nel ti
eccita se non vieni sul culo prendilo
ma
se si baciano si incula uno come te a let
to si baciano si incula uno come te a let
to con facendosi male è grosso se non imi
tato non venire in bocca sì col culo lo d
ài o lo prendi
non col dito lo hanno incu
lato una lesbicata il suo ruolo passivo s
ono freddo ma ti fai fotografare quasi es
ibizionista col culo in alto dandolo schi
uso sciuso dentro lo linua in bocca ti
prego
ma s è brutto fotografato nudo cos
ì se non lo prendi tutto mi fai male chi
mi eccita se non imitato quasi esibizioni
sta ma è già venuto culo culo chiavatelo
poi si volta
l’unico decete qui dentro f
acciamo una passerella uno come te chiava
to sul nudo oh no no basta orinando come
una serie lunga ma tu non venire ma se si
fa inculare ma se ti prende il culo lo dà
i lo prendi dandolo se lo chiava leccan
do lecca sempre lo anno inculato batte
4
è
attivo mi accorgo se non partecipa a letto
con mi fa male ti eccita se non vieni se v
ieni ma se ti prende il culo col dio e il
culo aprilo leccando baciando sopra una le
sbicata il suo ruolo passivo
ci stava sem
pre così si diventa freddi fa marchette oh
no no basta con chi vado a letto nudo disg
ustoso vengo ma tu non venire non vnire i
n bocca non in culo chiavato in culo lo bac
iando sopra lecca sempre ma se è brutto l’
unico decente qui dentro è attivo ma è una
marchetta
ma ti fai fotografare orinando i
nculandosi lo prende in culo inculato da s
empre un cul vecchio prendilo dandolo chi
avatelo leccano la lingua non lo so fare
non col dito poi si volta uno come te chia
vato
fotografato nudo così il dito nel se
non mi ecciti manca qualcosa orinando ti v
iene veniamo è venuto due volte non in cul
o col culo in alto ma se si fa inculare il
mio culo col dito e il culo lo dài o lo pr
endi lo dài aprilo respirando baciamelo den
tro lecca sempre poi si volta l’unico dece
te qui dentro lecca sempre poi si volta l’unico dece
nte qui denro non ci sta ci stava sempre
mi accorgo se non partecipa dormendo su
co
l dito nel grosso e non ha le piattole c
on atti osceni veniva anche se non vengo c
ulino schiuso dentro lo ma se si baciano m
a sì lo prendo si prendono una lesbicata f
acciamo una passerella sono freddo così si
diventa freddi fa marchette facendosi male
5
come una serie lunga sul culo prendilo bac
iamelo dentro sono freddo
niente sì col cu
lo lo dài o lo prendi ma sì lo prendo ma t
i fai fotografare
quasi esibizionista col
culo in alto ma se è brutto dormendo su co
n atti osceni
Monari
nomen omen
F.K. non prenderci per i fondelli: Sergio Solmi è responsabile per gli insulti (mai nessuno mi aveva apostrofato con “fascista”, ma Sergio Solmi non mi conosce e quindi tante cose le ignora) ma tu, F.K. hai presentato le “parole in libertà” di Sergio Solmi, tu hai deciso di pubblicarle e tu ora, per favore, potresti spiegarci cosa ti ha colpito di tali parolibere ammuffite? A Ischia qualche libro l’abbiamo sfogliato, conosciamo il lavoro di Cangiullo e Marinetti, i futuristi russi (Chlebnikov, Terent’ev, Krucenych, Vinokur, Arvatov, Tufanov, Polivanov, Ivanov, Kurdiani, Kuzminsky, ottimi i due numeri doppi sulla “Zaum'”, il 29/30 e 30/31 del “Verri”, sesta serie, 1983, pp. 144 e pp. 160, L. 12.000 + L. 12.000), e la Neovanguardia, ma prima Emilio Villa, poi, i fiancheggiatori, le vedove inconsolabili, addirittura il Gruppo ’93, gli imitatori del Gruppo ’93 ed ora… lasciamo perdere…
E poi, Biondillo, avresti potuto, anzi dovuto, difendere Bartolomeo Di Monaco. Personalmente non lo conosco. Su alcune cose la pensiamo in modo differente, ma da sempre apprezzo i suoi saggi critici e la sua grande umanità e signorilità. Bart ha recentemente presentato su N.I. uno scrittore grandissimo e misconosciuto, Antonino Pizzuto (i commenti al post sono fioccati in maniera smsurata!!!) e centinaia di altri autori, altrove, tra cui Anna Maria Ortese, con rigore e precisione. Un umanista eccellente che ha molto da insegnarci: in un paese decente Bartolomeo Di Monaco pubblicherebbe le sue recensioni su “Repubblica” o sul “Corrierone”, ma siamo rimbecilliti dalla tv (per chi la possiede) e dalle cagatine sbirciate su infernet…
Ufficio stampa: leggi prima. Magari è la prima volta che senti citare questo autore. Non avrai mai letto il libro pubblicato da Feltrinelli e venduto in poche decine di copie, l’autore è morto suicida, come Vittorio Reta e Gian Pio Torricelli (altri nomi che ti suoneranno nuovi) nel 1969 (era nato nel 1941) e già commenti, razzisticamente. Fermati un attimo. Documentati. Analizza. Leggi. Studia. E poi, dopo, vomita pure tutte le frustrazioni che hai dentro…
Di Costanzo che fa? Si decrive per interposta persona?
Ma mi faccia il piacere…. con quel tono da professorucolo e il suo psicologismo da quattro soldi.
Cosa vuol dimostrare con le sue cosucce alternative che si è imparato a pappagallo e i copia incolla?
Dito e culo di Monari sembrano così datate.
Balestrineggianti.
Ma è un opinione.
Ufficio stampa, non insulti. Non si permetta di definirmi “professore”. N.I. è un covo di professoressi e professoresse… Ed io da una vita me ne tengo alla larga. Lei è un tipico rappresentante del’italica razza: razzista, sessista e non aggiungo altro… No, ho copiato a mano, riga per riga, nessun copiaincolla. Ma lei, prima di oggi conosceva Monari, Reta, Torricelli? E poi non mi va di polemizzare con un individuo che si nasconde (tipico vizio degli italioti, vigliacchetti e cagasotto, lanciare il sasso e nascondere la mano), esca allo scoperto, liberi l’essere umano che dovrebb’esserci anche in lei… Ho una memoria prodigiosa, leggo moltissimo e al contrario di lei, ricordo tutto quello che ho letto. Tutto qui. Alla fine, scrive: Ma è un opinione. Ma lei ha anche opinioni? Quindi è in grado anche di pensare, valutare, scegliere… Non si direbbe…
sergio solmi a chi? a chi? oh! io sono RUGGERO solmi, capito? quella roba è datatissima. negli anni 70 era pieno di poetessi e di scrittici così! biondillo, hai finito di rompere? tu e il tuo realismo thrillerista del putt! ha ragione la ragazza carla e tizziano scarpa! basta! hai sfondato!
e mi dispiace fk ti facevo diverso! nonostante la buona stima, nonostante le tue pornogirls, nonostante i tuoi noirs musiliani, ti rispetto. ecco perchè nei miei attacchi mi sono molto ma molto contenuto.
saluti,
rs
Per polemizzare dovrei almeno aver capito di cosa farnetica.
Liberi tutti i libri che la sua memoria prodigiosa ha immagazzinato e, come si diceva una volta a scuola, dica con parole sue.
non saprei ma la roba proposta da di costanzo mi pare il risultato di una scopata col singhiozzo… trovo il singhiozzo particolarmente fastidioso specie in certi frangenti no?
ah, caro signor blossom, scommetto che alla prossima sfornata avremo l’onore di ammirare, qui su nazione indiana, lei, il signor ufficio stampa e il signor diamonds in tutto lo splendore profetico di post anticipatori della nuova letteratura e della nuova scrittura…
scommettiamo? mais oui, mes chers amis, à bien suivre, à bien suivre…
certo , se c’era una volta forse due o tre… potrà esserci chissà che…
ah, caro signor blossom, bravo, vedo che lei aspira… e fa bene: se non si aspira, che gusto c’è a fumare?
mi consenta, ad ogni modo, solo di farle notare che non mi chiamo ‘c’era una volta forse due o tre’, ma, molto più correttamente, ‘c’era una volta, forse anche due o tre’. lo so che sono quisquilie, ma, sa, qui anche le s-fuma-tu-re hanno il loro peso… pardon: la loro cenere.
vede il mio: se c’era una volta forse due o tre
era un endecasillabo con dialefe sulla decima… licenza poetica me lo consenta… a proposito sfumi sfumi pure…
non mettettemi in mezzo,grazie
http://www.reflections.it/notizie/2004/dicembre/foto/giannini02.jpg
io credo che ho capito che solmi – ruggero, eh? – è un futurista.
ne ha il piglio.
il gesto.
la cultura.
però dice la parola “creativo”, che non è futurista.
e qui dissento.
allora meglio: ratt! rattatt… tatt! rattattat!!! vrummm!!! vrumme!!!!
sono serio, in questo momento.
non sto facendo dell’ironia, giuro.
anche se non mi credete, perché siete una manica di muffiti passatisti.
aggiungo che, se il suo fare è brutto – suo di ruggero -, la sua lista è quasi bella, nel senso che lappa la lingua a leggerla, qui e là.
ah, caro blossom, la dialefe sulla decima? lei dice? e, mi consenta, che cosa sarebbe? una sorta di tangente? ma non è già la decima una tangente? quindi: la tangente su una tangente? buono a sapersi…
intanto io sfumo, sfum, sfu, sf, s, …
seno e coseno per tre e quattordici…o giù di lì
consiglio il film (che esiste, ne ho copia io qui) “Pi greco, il Teorema del delirio” mi sembra in tema.
buona notte
fem
Ah, bene. Non solo chiedo di moderare i toni a Solmi perché reputo offensivo il suo atteggiamento (e lui mi insulta gratuitamente) nei confronti di Di Bartolomeo e Di Costanzo, ma quest’ultimo se la prende con me!
Faccio presente a Giorgio che Franz ha pubblicato, qui, i pezzi di Di Monaco, quindi non può dire che non ha avuto la giusta attenzione da Krauspenhaar. E, poi, di cosa vengo accusato, Giorgio, che proprio non capisco? Proprio di aver difeso Bartolomeo dagli insulti di Solmi?
Sì, siamo al delirio, hai ragione Fem. Tutti si lamentano, e qui noi paghiamo. In altra sede sono stato accusato di essere un “tedesco censore con la faccia da tedesco”. E allora eccomi qui a non cancellare niente, nemmeno le offese di Solmi a Biondillo, a Di Costanzo, a Di Monaco. E nemmeno un grazie. Siamo al colmo, Gianni, davvero.
va’ a cagare krayuspenhar
e’ ora di riportare un poè di eleganza in questo sito ammorbato
vderognari solmi
solmi fai una lista delle puttenete tue
gran bel film francesca.Peraltro la cosa avvincente era il riferimento agli antichi matematici greci che cercavano la mitica Teta(non ho i caratteri giusti per indicarla)che se non sbaglio,in condizioni di scarsa visibilità nella via lattea,arieggia una croce.La porto io,non vi preoccupate
A questo punto dovrei cancellare il *genio* che mi insulta direttamente. Ma se lo facessi, dovrei cancellare anche le offese di Solmi e quelle di Di Costanzo a Solmi. Un bel rompicapo. Per ora chiudo tutto e vado a dormire, confidando – ma forse sono un illuso romantico – nel vostro senso civico. Grazie.
Di Costanzo dice che Fk ha pubblicato Sergio Solmi: ma non era Ruggero Solmi? qui a forza di criticare le liste si va fuori con l’accuso. l’unico normale mi sembra Biondillo, ma forse perché ha un cognome napoletano e a Napoli sono normali pure i pazzi.
@Biondillo
mi devi spiegare come tu possa trovare offensivo un qualsiasi motto di solmi
supponiamo che abbia un metodo, tipo il cut-up di Borroughs o il rap-up di
di 5cents, egli è uno di quelli che dicono “sono capace anch’io”,
cioè di quelli che non hanno capito un cazzo
mi sono ricordato di aver letto che le liste enigmaticamente ricorrono in maniera ossessiva in Moby dick.Quasi un’oscura preghiera(di Melville ho letto solo Benito Cereno e Bartebly,altro non saprei)
Sì diamonds leggiti il Moby, io lo devo rileggere, mi ricordo che di fronte a tutte le descrizioni dei cetacei avevo pensato “che du palle” e abbandonato. Poi ripreso e finito, ma anni fa, ero giovine, quindi rileggerò (se non altro come omaggio implicito a tashtego!).
Andrei Crumey in “L’amore perduto e la teoria dei quanti” (solito titolo italiano schifoso, quello originale è “Mobius Dick”) dice che nel capitolo 96 del Moby Dick si parla pure delle cicloidi…
fem
si brava,sorprendici
ciao diamonds
sono un po’ tarda, cosa intendi? Sarcastico o apprezzativo?
anche se l’ora non è affatto tarda vado a dormì è meglio
fem
non sottovalutarti
non mancherò :-)
fem