Juke Box (osez Josephine)

baker.jpg

Osez Josephine
di
Alain Bashung

à l’arrière des berlines
on devine
des monarques et leurs figurines
juste une paire de demi-dieux
livrés à eux
ils font des petits
ils font des envieux

(trad. Furlen)
sui sedili posteriori delle berline
s’indovinano
monarchi con le loro figurine
appena un paio di semi dei
consegnati a se stessi
fanno piccoli
fanno invidia

à l’arrière des dauphines
je suis le roi des scélérats
à qui sourit la vie

sul culo ( nel testo, è come per berline) dei delfini
sono il re dei delinquenti
a cui la vita sorride

marcher sur l’eau
éviter les péages
jamais souffrir
juste faire hennir
les chevaux du plaisir

andare sull’acqua
evitare pedaggi
non sofffrire mai
solo far impennare (nel testo nitrire)
i cavalli del piacere

osez, osez Joséphine
osez, osez Joséphine
plus rien ne s’oppose à la nuit
rien ne justifie

Osi, osi Signorina (nel testo Giuseppina)
osi osi Signorina (Giuseppina)
ormai più niente tra te e la notte (nel testo si oppone alla notte)
nessuna scusante (nel testo niente si giustifica)

usez vos souliers
usez l’usurier
soyez ma muse
et que ne durent que les moments doux
durent que les moments doux
et que ne durent que les moments doux

Usi le sue suole
usi l’usuraio
sia la mia musa
e a durare siano solo i dolci istanti
durino solo i dolci momenti (istanti)

osez, osez Joséphine
osez, osez Joséphine
plus rien ne s’oppose à la nuit
rien ne justifie

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16 Commenti

  1. Annuncio ricerca lavoro: saldatore, montatore di capannoni.

    A Capodanno ero nelle campagne vicino a Cerignola. Tra i braccianti che fanno i pomodori, olive, uva, broccoli, carciofi. Braccianti maghrebini, subsahariani, esteuropei. Ho parlato a lungo con Monsef, quel giorno, tunisino, un tipo solitario, che però aveva voglia di parlare. E mi ha raccontato un sacco di cose, di sé, del mondo bracciantile, dello sfruttamento di quelle braccia, della concorrenza interna da quando sono arrivati a rumeni e si accontentano di una paga più bassa, anche due euro l’ora. Ma Monsef non odia. Era diventato molto amico di un ragazzo rumeno. Che doveva essere nel bar di Marcella il giorno di Capodanno.

    Oggi mi ha chiamato, Ieri è morto un ragazzo. Il mio amico. Lavorava intorno agli ulivi, fresava, il motore gli è caduto addosso e lui è stato spinto nel canale dietro, l’acqua è profonda lì. E’ morto per tre euro e mezzo l’ora, lui.

    Sono andato a cercare su Google, nessun riferimento a questa morte. I giornali riportano del rumeno morto nel cantiere a Roma, ma non di quello morto a Cerignola. Sono quelli al gradino più basso, del resto, e quelle campagne sono come extraterritoriali.

    Io a Monsef avevo detto a Capodanno, Sei uno dei pochi fortunati qui ad avere il permesso di soggiorno, perché non provi a salire al nord, visto che in Tunisia eri un bravo saldatore, che costruivi cancelli di ferro, che montavi capannoni, che pure ti piace farlo?

    Oggi mi ha risposto, Adesso basta, ha detto, Ho deciso che voglio salire al nord. Mi puoi aiutare?

    Ho chiamato subito qualche sindacalista per sentire, ma è difficile. Continuo.

    Qualcuno di voi è in grado di aiutare Monsef? Se pensate cinque minuti ciascuno tra tutte le vostre conoscenze, sono convinto che qualcosa potremmo trovare. Dai.

    da qui: http://alderano.splinder.com

  2. chi me la traduce?

    Bella immagine!
    un elmetto come un paracadute….
    o forse, un raro esemplare di uccello, chissà….

  3. Che vaccata intellettualoide quella di postare una poesia in francese senza tradurla. Quando fate così, cari indiani, fate la figura dei coglioni.

  4. @te che dai del pirla all’Humble postador poseur de Jeton n’du Juke box) dedico questa trad mattinale. Con una premessa:

    Juke box significa che trattasi di canzoni non di poesie.
    quando senti una canzone ammettiamo degli stones, diciamo, sympathy for the devil (la mia preferita) non ti metti con un traduttore simultaneo…
    comunque sia voilà (ecchite) la traduction (che significa TRa Du Zione):

    à l’arrière des berlines
    on devine
    des monarques et leurs figurines
    juste une paire de demi-dieux
    livrés à eux
    ils font des petits
    ils font des envieux

    sui sedili posteriori delle berline
    s’indovinano
    monarchi con le loro figurine
    appena un paio di semi dei
    consegnati a se stessi
    fanno piccoli
    fanno invidia

    à l’arrière des dauphines
    je suis le roi des scélérats
    à qui sourit la vie

    sul culo ( nel testo, come per berline) dei delfini
    sono il re dei delinquenti
    a cui la vita sorride

    marcher sur l’eau
    éviter les péages
    jamais souffrir
    juste faire hennir
    les chevaux du plaisir

    andare sull’acqua
    evitare pedaggi
    non sofffrire mai
    solo far impennare (nel testo nitrire)
    i cavalli del piacere

    osez, osez Joséphine
    osez, osez Joséphine
    plus rien ne s’oppose à la nuit
    rien ne justifie

    Osi, osi Signorina (nel testo Giuseppina)
    osi osi Signorina (Giuseppina)
    ormai più niente tra te e la notte (nel testo si oppone alla notte)
    nessuna scusante (nel testo niente si giustifica)

    usez vos souliers
    usez l’usurier
    soyez ma muse
    et que ne durent que les moments doux
    durent que les moments doux
    et que ne durent que les moments doux

    Usi le sue suole
    usi l’usuraio
    sia la mia musa
    e che non durino che i dolci istanti
    durino solo i dolci istanti

    osez, osez Joséphine
    osez, osez Joséphine
    plus rien ne s’oppose à la nuit
    rien ne justifie

    effeffe

    http://www.fnacmusic.com/album/b847497b-a334-4a91-9f9b-866d3d872e19.aspx

    ps
    intellettualoide no, snob si.

  5. Visto che non potrò vedervi spero sempre nelle immagini…
    mi piace il gergo musicale, bass word…c’è anche il press word?

    e poi mi piacciono tanto le immagini!

    Au revoir :-)

  6. J’ai deux amours

    On dit qu’au-delà des mers
    Là-bas sous le ciel clair
    Il existe une cité
    Au séjour enchanté
    Et sous les grands arbres noirs
    Chaque soir
    Vers elle s’en va tout mon espoir

    J’ai deux amours
    Mon pays et Paris
    Par eux toujours
    Mon cœur est ravi
    Ma savane est belle
    Mais à quoi bon le nier
    Ce qui m’ensorcelle
    C’est Paris, Paris tout entier
    Le voir un jour
    C’est mon rêve joli
    J’ai deux amours
    Mon pays et Paris
    Quand sur la rive parfois
    Au lointain j’aperçois
    Un paquebot qui s’en va
    Vers lui je tends les bras
    Et le cœur battant d’émoi
    A mi-voix
    Doucement je dis « emporte-moi ! »

    J’ai deux amours
    Mon pays et Paris
    Par eux toujours
    Mon cœur est ravi
    Ma savane est belle,
    Mais à quoi bon le nier
    Ce qui m’ensorcelle
    C’est Paris, Paris tout entier
    Le voir un jour
    C’est ton rêve joli
    J’ai deux amours
    Mon pays et Paris

    Non sono snob
    semplicemente
    il mio francese fa schifo.

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francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
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