Fischi per fiaschi
di Giancarlo Tramutoli
Oh come Infausto fosti
Bertinotti quando alla giacca
di Prodi (cui prodest?) ti attaccasti
per chiedere come un mastella qualunque
la tua poltrona d’oro da “Onorevoli colleghi”
invece di fare il ministro del lavoro
dopo anni di comizi appassionati
sullo scandalo del precariato.
Ah Infausto Bertinotti
come te li meriti tutti
i fischi che hai avuto
e che avrai dovunque andrai
così la prossima volta
imparerai, anzi
“impavevai.”
3.4.07
deliziosa.
Brutta e ingrata.
Populismo dall’a alla z.
Nemmeno in rima.
Superiore.
bleah, banalissima e infantile, anche nella scelta dei giochi di parole, e per niente all’altezza dell’ironia di tramutoli … ma è veramente sua, ‘sta roba da bagaglino?.
A scanso di equivoci mai avuto simpatia per bertinotti,
Tu dici che doveva fare il ministro del lavoro? bho, non capisco in base a cosa lo dici. Quando era sindacalsita della cgil non riusciva mai a portare a termine una trattativa ;-). Meglio presidente della Camera, molto meglio, credimi :-).
geo
il problema è molto semplice. forse. il fatto è che tramutoli è un timidone. avendo saputo che stiamo raccogliendo firme affinché sia proclamato patrimonio dell’umanità, pur di farci desistere, ha subito scritto una cazzata. e l’ha, ‘giustamente’, pubblicata.
per fortuna rimangono i suoi libri. e noi andiamo avanti lo stesso nella raccolta. ha già firmato anche l’infausto fausto. e carla. e véronique. e la funambola. arminio. cappuccetto rotto. e il lupo. alcor. tashtego e cara polvere. (krauspenhaar e binaghi hanno fatto domanda per ritirare l’adesione: troppo tardi!).
non rotto…prego!
… mah, infantile per me è un complimento. Detesto i fondamentalisti dogmatici che son sempre serissimi e tetri e tetragoni. Come gli snob di sinistra. Era il mio modo per dire che (avendolo votato) quando l’ho visto fischiato sonoramente, mi son sentito in parte vendicato. The O.C. Populista a chi?
Lasciando Rc a quello spaventapasseri impagliato di Giordano, (secondo me eh) ha suicidato il suo partito. Si può sommessamente dire? No? Ehilà… ma non v’agitate per questa pinzillacchera. E cos’è. Signova mia.
Georgia ma allora ti sei persa anche il grande Cristhian De Sica al Sistina? E immagino che ti faccia schifo Totò. Ma come direbbe lui, a me… mi piace.
Sia i fischi che i fiaschi. Oh… ma che banalità. Ma guavda un po’. Oh signova mia. La pesantezza. Comunque, come disse San Sebastiano, son qua…. a disposizione :-) (uh , anche l’emoticon, ma che banalità sto Tramutoli). Bleah.
beh, l’hai votato?
Bene così impavi :-)
a me totò mi piace, con pleonasmo e anacoluto, ma senza esagerare :-), però non sapevo che eri niente popò di meno che totò, se lo avessi saputo magari … ma no dai … anche totò si può criticare, o no?
Infantile non era del tipo che intendi tu, ma tipo bagaglino …quindi non lievitare ;-)
Carissimo Tramutoli,
in effetti populista
non era l’aggettivo giusto.
Tanto per tetragonizzare,
ti consiglio costui:
il perdente radicale
avremo senz’altro occasione
di riparlarne
qualsiasi riferimento
è casuale
http://www.internetbookshop.it/code/9788806185558/ENZENSBERGER-HANS-M/IL-PERDENTE-RADICALE.html
Cordialità
ma …. a guardar bene, anche al Bagaglino, c’è un certo Oreste Lionello che non è proprio da buttare. Ah, che gaffe. Ora si capisce che non solo ho la tv in casa, ma che la guardo pure. Oh che gaffe…
Ps
Grazie Franz, scritta alle 5 stamattina e già sto qui, in questa pubblica piazza. Ciao
non pvendevtela, tvamutoli. in ‘fondo’ in ‘fondo’, noi qui ti aniamo tutti. e se qualcuno non è d’accovdo, pavlo pev me. ecco, ti ano.
The O.C.
grazie del consiglio. Non lo conoscevo. Già messo nel carrello. Costa solo sei euro e mi ha incuriosito. Ma lo sai che forse c’hai ragione. Ho una certa propensione al cupio dissolvi… Poi sotto Pasqua, da buon megalomane… son un po’ nervoso.
Ciao
La poesia O____O è… lasciamo perdere che cosa è.
Però dice una verità, un po’ vecchiotta a dire il vero: il potere logora.
E Bertinotti oramai è ben più che logorato.
scusi tanto, cappuccetto rozzo,
mi ero sbagliata.
che imperdonabile errore di battitura.
solo un lapis, caro.
mi perdoni
con tanto anore anche a lei.
insisto cara Eva,
ROSSO!!!
;-)
la faccio girare.
come capisco…!
b!
Nunzio Festa
Il potere che logora, non c’entra proprio nulla.
Quelli che lo fischiano, sono incazzatissimi, perché proprio quando rc ha avuto il potere necessario per occuparsi del precariato, i(evento storico e irripetibile) il Fausto ha preferito abdicare.
Semplice e banale.
Ciao
forse tramutoli, che “detesta gli snob di sinistra”, ama gli snob di destra.
a lui non piacciono i “fondamentalismi dogmatisci”, di sicuro si considera un pensatore libero.
lui dice che bertinotti si è meritato lo scherno di studenti che gli dicevano assassino.
io, pur non amando bertinotti, dico che quegli studenti sono degli imbecilli.
e dico che l’epigramma di tramutoli non è solo brutto.
è anche stupido.
cioè vi si legge una visione stupida della politica.
semplice e banale.
Sì, va bene, forse. Mi sembrate tutti con la pelle sollevata assai. Come se una poesia scherzosa dovesse essere “corretta”. Dio mio. Mi fate passare la voglia.
Io questa cosa di Tramutoli la trovo buona. Bertinotti, poi, è una sciagura.
secondo me bisogna fare una distinzione:
la poesia è poesia
la politica è la politica
se le mischiamo ne esce un cocktayl non molto digeribile
ma pur sempre un cocktail!
cin!cin!
scuse, scuse e ancora scuse…
scusa, cappuccetto rocco, lo so che sei rosso, ma continuo ad avere un problema alla tastiera (o alla dentiera?). magno semper cum anore.
scusa, tashtego, ma non avevi firmato la petizione pro tramutoli? non puoi tirati indietro proprio adesso!
e poi, non so se te ne rendi conto, ma quando scrivi ‘io, pur non amando bertinotti..’, rischi il più sonoro dei ‘e chi se ne frega’! prima ancora di aver completato il tuo pensamiento.
tanto anore anche a te, vecchio lupo di rete.
Ero preoccupato. Dopo l’acutissimo Iannozzi mi mancava lo stalinista pastore tasthego (che sto cercando di leggere a fatica in questi giorni). Col manicheismo (semplice e banale) implacabile con violenza incorporata nel suo lessico da squadrista. Peccato. Una palma per te. Non mi dispiace se non ti piace. Datti pace. Il ’68 non tornerà più. Dalle stelle alle stalle. Ma quale visione della politica (ma come parli, frate?), trattasi di cosucce che scrivo per diletto. Metti a posto il mitra che è sprecato. Ciao Ciao
io l’ho digerito…
sapeva d’anice
Buono buono!
Però, Tramutolone, che peccato
questa tua reazione un po’ piccata.
scusi fk, glielo dice una che ana tanto tramutoli: qui non è questione di ‘correttezza’, è che proprio la poesia non c’è. nemmeno per ‘scherzo’.
‘versi pure, grazie’, invece, è un piccolo capolavoro: di grazia, di arguzia, di intelligenza, di poesia, di politica (sì!)…
qui, se permette, siamo nel pippofranchismo. e basta.
capita, non si preoccupi. non per questo lo aneremo meno.
‘Il ‘68 non tornerà più’…
bene. vuol dire che ci rifaremo col ’69. quello è un anno che non passa mai. l’eterno presente della storia. e non solo…
il perdente radicale in cosa si differenzia dal perdente riformatore o dal perdente rivoluzionario o dal perdente per cazzi suoi?
chi è vincente?
chi?
chi?
chi?
ditemelo suvvia?
che cazzo vuol dire perdente radicale?
uno si becca i fischi che si merita o che non si merita, cazzi suoi visto il posto che è andato a occupare.
e spiegatemi sta roba del populismo, spiegatemi perchè se a uno gli si chiede decenza lo si bolla per qualunquista.
quanto percepisce il compagno fausto, in soldoni? quanto? quanto cazzo!
poi è ovvio che dieci cento mille bertinotti che di là c’è la feccia, ma questo ci impedisce persino di fare della timida ironia sul nuovo potere? ma potere de che se mi avvalli una politica di destra perchè c’hai le mani legate.
ma andate un po’ affanculo, bonariamente
vostra la funambola
che tristezza!
che tristezza!
Tramutoli, esisti perchè commentiamo noi poveri cristi.
brutta, qualsiasi cosa sia.
Quando vien meno l’humour ecco che s’impone la cristiana legge del “do ut des”. Mi spiace. Credo che (come dice Deleuze) creare sia “resistere”. Divertire, sorprendere, irritare… va tutto bene, no? Biondillone, è vero, peccato per il piccato… ma ancora respiro. Non aspiro a fare il Commentatore. Specie di me stesso.
Scherzo ergo sum. Ciao
PS
Intendevo: la cristiana legge pugilistica del “do ut des”.
Ovviamente.
ha ragione georgia, roba da bagaglino
@tramutoli
da squadrista sessantottardo stalinista nostalgico infoibatore di cristiani mangiatore de regazzini e scrittore demmerda, dico che se si vuole fare della (sacrosanta) ironia (si può fare su tutto e tutti) la si deve fare bene.
A me è piaciuta. Sei ironico e leggero, io purtroppo sono delusa e incazzata. Vorrei essere così “leggiadra”… in ogni caso le belle parole mi introducono a nuove, benvenute prospettive. Un saluto.
Orrenda, da ogni punto di vista.
come saltano le rane nel fosso
quando gli tocchi il papa rosso
Acuto io? Oh, ma grazie.
Ti dirò di più: nelle scuole ho sentito poesiole contro Fausto molto più acute della tua. Ragazzi di non ancora diciotto anni e già tanto pieni di sentimento.
Non è poesia né altro. Solo parole messe in croce.
Iannozzi, sospettavo che ignorassi l’esistenza dell’uso ironico dei superlativi. Non mi deludi mai.
A furia di essere epigrammatici e lapidari si finisce lapidati. Fa parte del gioco.
Grazie Valter per il tuo magnifico distico.
Buona crocefissione e buona resurrezione.
Roba da chiodi.
ciao ciao ciao.
Ma chi è questo tramutoli, che non si rende conto che qualunque fosse il suo intento, esso si è tramutato in un “conato sterile”.
Infatti la cosa più strana non è tanto la “robetta” scritta, quanto la reazione che con un eufemismo qualcuno ha brillantemente definito “piccata”.
Solo per giusta contestualizzazione, sono uno che legge da un po’ di tempo il vostro blog, molto interessante e utile. Tuttavia a volte lo scambio di commenti risulta avvilente, anche se sembrate tutti animati da una sana, buona intenzione di essere divertenti (tra di voi beninteso).
Su coraggio ragazzi un po’ più di brio e leggerezza, non solo nel proporre ciambelle, ma anche nell’accettare che qualcuna non abbia il buco!
P.S.
@gianni biondillo
Quello assaggio esilarante di “commenti” che ci hai fornito nella serata di Torino non ti spinge a continuare nell’esperimento? Credimi, successo assicurato visto che la materia prima non manca.
Implacabile… la filippica.
Io sto continuando a usare humour (sì, sarcastico).
Se uno non se ne accorge che ci posso fare?
Filippo chi?
:-)
Puff!
Le tue risposte piccate valgono più della cosa che hai scritto. E’ un complimento.
… direi piccanti, piccanti. Peperoncino, Pepe, hai presente Iannò?
Beati i ricchi si spirito.
come salta il binaghi su dal desco
quando gli tocchi il pastore tedesco
@tramutoli
“Buona crocefissione e buona resurrezione” è un altro modo di dire “Buona Pasqua”?
“Buona crocifissione”?
sono perplesso.
In effetti. E meno male.
Che qua a volte metterei il cartello:
Cà nisciuno è perplesso!
@la funambola
Carissima,
perdenti radicali si diventa, mica si nasce. Lo furono i bombaroli vecchi e nuovi, bierreschi e islameschi. I dissolvitori nazistoni e i kamikaze nipponi. Ce ne sono tanti di vecchi e di nuovi. Compresi quelli che non si accorgono di fare il gioco sporco predicando un mondo pacifico e pulito.
Esempio: le Nazioni Unite. Scrive Steyn: “Che fanno le Nazioni Unite? Gli studenti iraniani dimostrano in piazza perché gli ‘aggressori inglesi’ siano giustiziati. Ma in realtà si tratta di aggressori delle Nazioni Unite. La fregata di Sua Maestà Cornwall è la base delle Unità marine multinazionali attive nel Golfo: una missione autorizzata dall’ONU. Allora, che cosa farà l’ONU di fronte a questo affronto alla sua autorità e (data l’umiliazione pubblica dei prigionieri) della Convenzione di Ginevra? La risposta è breve: nulla”.
“Vediamo una risposta appena più lunga: l’ambasciatore inglese all’ONU aveva richiesto al Consiglio di Sicurezza di adottare una risoluzione che ‘deplorasse’ la condotta iraniana. Ma la Russia ha sollevato una obiezione perché riteneva che questo ‘deplorare’ fosse troppo forte nel gergo della istituzione, addirittura un colpo di testa incendiario; e così il Consiglio di Sicurezza ha espresso la sua ‘forte preoccupazione’ in merito alla situazione”.
Conclude amaro Steyn: “Chiedete alla gente del Darfur di mostrarvi il risultato di anni di ‘gravi preoccupazioni’ da parte dell’ONU: la gravità di tante tombe, la fatuità delle preoccupazioni”. Meno male che al Darfur ci penserà Mia Farrow. Questo mi permetto di aggiungerlo io.
Un altro esempio? L’UE. Le compagnie (quasi tutte) europee hanno investito in Iran 30 miliardi di dollari dal 1996 a oggi. “Senza questi investimenti”, dice un’altra nostra vecchia conoscenza, David Frum, “la produzione iraniana di gas e petrolio sarebbe già collassata. E’ giunto il momento che gli europei aderiscano all’embargo americano sugli investimenti nel settore energetico iraniano”.
Mi dirai (giustamente) che degli americani dobbiamo (sempre) diffidare e (guarda caso) ricordare lo spettacolino offerto ai tempi dell’affaire Iran-Contras. Vero, ma allora si giocava ai balances&counterbalances. Non era ancora arrivato l’11 Settembre. Le cose sono cambiate, in peggio (per gli occidentali).
Qualcuno pensa che sia venuto il momento di far capire a mr. Ahmadinejad che nel mondo non è Bush l’unico cattivone? Il perdente radicale no, non lo pensa, anzi gode alle sentenze antisioniste di mr. Ahmadinejad. E aspetta la prossima rappresaglia nucleare.
Cordiali saluti ovali e pasquali
“Quando guerra s’avanza
l’ONU va in vacanza
a Onululu.”
Vito Riviello
(da Kukulatrìa)
io, quelli che tu mi hai citato li chiamo inconsapevoli, perchè son buona.
perdenti si nasce mica si diventa
tre quarti della popolazione mondiale è perdente, per nascita.
radicali si diventa e la strada alla radicalità è lunga , in salita e coraggiosa
e non contempla seggi e scranni.
la radicalità non può che essere perdente
temo che non stiamo parlando lo stesso linguaggio caro oc
baci tondi
la funambola
Binaghi, rimpiango i suoi primi commenti su questo sito.
@galbiati
una curiosità: i bold nel documento della CEI sul tuo blog li hai messi te?
Grazie e saluti
@Galbiati
forse era merito dei post (ma diamoci del tu, collega)
@Eva Risto
questo dimostra dati alla mano
che ogni papa ha il suo sacrestano
e tra blogger geniali e beoti
anche qui è pieno di atei devoti
Ma cosa sarà ateo devoto? certo non è un ossimoro perchè … tutti gli atei sono devoti, anzi sono gli ultimi devoti rimasti in questo mondo senza religione e tanta devozione. che sia un inno ai dizionaristi?
a te, o Devoto Oli
cospargo di lemmi i suoli,
a te, o Oli Devoto
sulle pagine annoto
che non contempli l’ostrogoto
dell’ateo devoto.
Linguaggio giustamente ignoto
a chi, volente
o nolente,
ma sempre dolente,
si vorrebbe credente
ma sano di mente …
ma … cercando nel pagliaio
quale sarebbe il peggior guaio
trovare del tramutoli gli svAGHI
o le novene del binAGHI?
Confesso che mi piacerebbe andare avanti a distici, ma dopo un po’ mi parrebbe di buttarla solo in ridere. Invece la cosa è più seria.
Capisco che fa incazzare quando il rappresentante di un glorioso partito operaio dietro cui stanno un secolo di lotte e di teoria rivoluzionaria viene ridotto a una macchietta, ma quando si fa il medesimo con il “pastore tedesco”, che dà voce a due millenni di storia e di cultura?
Eppure chi se la prende con Tramutoli (che invece è graziosamente spernacchiante, da poeta) ha plaudito a brutti racconti e deliranti invettive antipapali senza notare la simmetria e invocando la licenza poetica.
Posso dire che è un caso di miopia ideologica, io che non ho spernacchiato nè l’uno nè l’altro?
@novena per georgia
stella matutina
salus infermorum
refugium peccatorum
pasionaria proletarium
vabbé, binaghi. poi tu spieghi cosa c’entra il ‘papa rosso’ con una serie di commenti che mettono in luce l’inconsistenza della poesiucola del grande tram.
p.s.
avevo sbagliato post(er) ed era finito dalle parti del tash.
@ orapronobis, grazie della novena :-)
… guarda che il bertinotti non è mica intoccabile, anzi, la poesia del tramutoli è banale di per sè (e cosa abbastanza insolita per lui) non per l’argomento che tratta … beh si vede che il cantante folk, rappresentante di un glorioso partito operaio, NON lo ispira, tutto qui, magari chissà il paparazzi lo ispirerebbe al meglio ;-).
Certo la cosa sicura è che noi lo ispiriamo di più, perchè nei commenti di risposta si è ripreso un po’;-)
geo
Una spuntatina qua e là a tutti quanti, eh?
Faccio lo sconto comitiva!
ANSA:
Henry John Woodcock interroga Paparazzi a Potenza.
Anticipata la Via Crucis.
Cancellata la Resurrezione.
Caduta della borsa:
Rottura delle uova di Pasqua.
che vi dicevo che papa-razzi era sua musa ;-)?
Al liceo io e un paio di giovinastri avevamo fondato il PITUF
Partito Ippi Taoista di Unità Fricchettona.
La cosa poi era finita a puttane perchè ci si era spaccati sul fatto che dovesse includere i soli fumatori di cannabis o anche gli sniffanti (tendenzialmente di portafoglio più gonfio e amicizie più eclettiche).
Non sto scherzando, è vero purtroppo.
Ma ditemi che la retorica del posizionamento partitico attuale si è di molto evoluta in sostanza e linguaggio.
bin, ammettere, anche una tantum, di aver sbagliato ‘bersaglio’, come è il tuo caso in questo particolare frangente, potrebbe anche essere un sano esercizio di ‘ecologia dell’ego’. oltretutto, non costa niente.
vedi, per quel che mi riguarda, il fausto presidente della camera e il mastella, per dire, mi fanno lo stesso effetto del paparazzi. indovina quale.
qualunque nome tu vada a sostituire al faustone, quella poesiucola di tram rimarrà sempre un ‘aborto’, e se n’è accorto lo stesso autore. lo so che tu sei contrario, ma in questo caso la cosa avrebbe effetti terapeutici.
@Eva Risto
Mi pareva chiaro: sono intervenuto non sulla poesia ma sulla reazione, ho paragonato reazioni diverse a cose ugualmente puntate all’invettiva, tipo questa o il racconto di Raimo con l’incubo del papa di qualche giorno fa. Ho rilevato una diversa disponibilità a stigmatizzarne il contenuto ideologico.
Però il PITUF era un mito, eh? Era il 1975.
a proposito, bin, all’istituto professionale per sartine che frequentai or sono lunghi anni fa, fondai l’ i.c.s.a.p.
è ancora aperto. ultimamente le richieste di iscrizione sono in aumento vertiginoso.
bin, devo correggerti: quello non era il pio e devoto raimo, ma quel comunistaccio anarchicheggiante dell’inglese.
valter caro
se hai bisogno di rinforzi ,fischiami.
giù le mani dal binaghi
però il dramma è in quelo che scrivi:
il pastore tedesco che dà voce a due millenni di storia e di cultura
di chi caro valter? di quale cultura parli? di quale storia? in nome di chi?
sono allibita
baci
la fu
calmati, funambolica funambola: qui noi tutti aniamo il grande bin. con o senza aghi.
@Eva Risto
Adesso però l’ICSAP ce lo spieghi
i.stituto
(per la)
c.ura
(delle)
s.indromi
a.nsiogene
(da)
p.entimento
caro bin, noi qui aiutiamo a darci un ‘taglio’ (se no il corso per sartine a cosa serviva?): aut-aut, o di qua o di là, noi-di-qua / woy-ti-là.
è da poco, comunque, che abbiamno preso questa ‘piega’: un modo come un altro per adeguarsi ai tempi e rispondere alle accresciute richieste del mercato. un mercato, mi preme ribadirlo, in fortissima espansione ultimamente.
pensa che, fino a qualche anno fa, la ‘p’ della siglia del nostro istituto stava per ‘p.restazioni’. però, su richiesta, ci occupiamo ancora anche di quel preciso ‘articolo’.
Il pentimento mi pare istituzione morale meritoria, purchè riguardi sè medesimi. Il contrario si chiama ostinazione a peccare.
Mi dichiaro competente in entrambe le materie, se vi serve un relatore.
ma come se la tira il professore!!!!
dimostrazioni pratiche
ce voionn
a me serve!!!!
caro bin, noi non siamo un pio ordine religioso, quel tipo di ‘pentimento’ non ci interessa, ci sono già gli specialisti del ramo, con duemila anni di esperienza sul campo (meglio sarebbe stato ‘nei campi’, ma non è questo il problema: almeno non ora).
suvvia, ha capito bene di quale pentimento parlavo… di quello che conduce, inevitabilmente, a essere più realisti del (papa) re. a relegare in cantina il proprio passato, cioè la propria vita. dimenticando che, anche dal fondo della cantina, di tanto in tanto qualcosa urla, fino a fare male. almeno fin quando lo stato di vigilanza e di allarme che contraddistingue gli esseri ancora capaci di un pensiero libero non è del tutto spento, azzerato come lo schermo di un computer fuori uso.
pensi. oggi abbiamo avuto molti pazienti, tutti con lo stesso problema, più o meno ben evidenziato ed esposto. ne ricordo in particolare uno: aveva mandato giù gli attacchi omofobi contro gli omosessuali; aveva trangugiato l’anatema contro i di.co.; ma dalla cantina qualcosa gli impediva, adesso, di mandare giù e digerire anche la scomunica al testamento biologico, anticamera dell’eutanasia (!!!!!).
poverino!
ho provato a fargli intravvedere il colore delle mie mutandine. niente. la tentata cura non aveva alcun effetto su di lui. ma già lo immaginavo.
allora sono passata alle maniere forti, facendogli sentire in cuffia un nastro preregistrato a tutto volume:
‘coglioncello dubbioso, mettiti l’animo (!) in pace e, soprattutto, smettila di farti seghe, mentali o meno, perché sei in buona compagnia: questo è un merdoso paese clericofascista, lo è sempre stato, e il suo ventre molle è la più oscena e ributtante borghesia che la storia abbia mai partorito. quindi, stai tranquillo, pensa al prode (!) water nostro e vivi felice: digerirai/digerirete anche questa.’
mi ha guardata con un sorriso ebete, che nemmeno un rutello o un frassìno in grande spolvero, e se n’è andato. rinfrancato.
non so perché, ma, quando è uscito, io le mie assistenti siamo state felici del fatto che, per tutta la sua vita, continuerà ad ignorare il colore del nostro ‘intimo’…
p.s.
caro cappuccetto rotto, tu di quale trattamento credi di aver bisogno? la cura ‘mutandine’ o una full immersion stereofonica?
con tanto anore.
niente da dire: “noi-di-qua / woy-ti-là” è un battutone. Applausi. ;-)
questa eva mi piace assai.
però io sono per i corsi accelllerati
o di quà, o di QUA
corsi e ricorsi, l’importante è arrivare a intuire che QUA, è bello, di più…
INSOMMA
QUI QUO QUA
deve essere infima ma mi è venuta giù così:)))))
eva cara, come hai fatto tu a raggiungere cotanta baldanza dell’intelletto tuo caro?
se sfumi un po’ gli “angoli”, sei quasi perfetta, per me nè, che io, un po’, me ne intendo, di femmine.
scccccccclinguazzammmmentatttè, o eva.
la funambola
A proposito di cose da non buttare dei ’70. Lo zen.
Mi affascinava e non capivo perchè, mi pareva incompleto, non prevedeva schieramenti: l’ho mollato e mi sono arruolato per la scalata al Cielo.
Insegnava a rinunciare all’immaginazione per trovare riposo nella sincerità del vivere: non potevo capirlo allora, e adesso forse sono troppo inquinato per praticarlo, ma quanto farebbe bene a tutti il suo mistico umorismo.
Qual è l’applauso di una mano sola?
Frustrati di tutto il mondo, cosa fareste senza un papa da maledire?
frustrata sua sorella, professore :))))))
poi mi scusi ma “Insegnava a rinunciare all’immaginazione per trovare riposo nella sincerità del vivere”… c’est mostruosssseeeee! :))))
è come dire, vabbè và, mi accontento, mi accontento di vivere senza il sogno, cioè al buio, senza luce insomma e poi, una vita riposata e sincera, può essere tale senza l’immaginazione?
questo è il dilemma nel quale lei si dibatte, signor binaghi.
io l’ho risolto stando di QUA :))))
tanti baci
la funambola
mi bevo un amaro.
che delusione, caro bin, che grande delusione…
mi ha quasi bloccato la voglia di continuare a leggere il suo libro, comprato proprio oggi.
io non ho maledetto nessuno, bin, siete voi che maledite. e la ‘tana’, il ‘riposo nella sincerità del vivere’, non sono altro che il sepolcro imbiancato che nasconde la più grande, l’estrema ‘maledizione’: l’esclusione del diverso. comunque si presenti.
si informi. si guardi attorno. è proprio in quella ‘tana’ così ben coltivata che, oggi, avvengono le peggiori nefandezze, che si consumano le violenze più perverse, che covano gli egoismi più devastanti. e non significa un cazzo se tutto questo non alberga nelle nostre, di famiglie. legga i dati di ‘telefono azzurro’, poi ne riparliamo. a meno che, per lei, tre milioni di stupri e di violenze, consumati ogni anno tra le ‘consacrate’ mura della tana, non siano opera di omosessuali, transessuali e conviventi a vario titolo. a meno che il mezzo milione di sani e robusti ‘padri di famiglia’ che ogni anno parte dalla ‘sua’ amata patria e se ne va per il mondo a comprare e a consumare sesso bambino, non sia la solita manica di ‘travestiti’ che cercano di gettare fango sulle unioni benedette.
si ripigli, caro bin: credere è una sua scelta libera e rispettabile; ma diventare ciechi, quando la nostra cecità impedisce agli altri di manifestare la propria libertà e volontà di vedere, beh, se permette, questo è un oltraggio: al credere, alla libertà, alla volontà. si chiama ‘mistificazione’: uno sport molto praticato, soprattutto da chi, fino a qualche anno fa, mandava circolari ‘riservate’ al clero americano, per spiegare cosa fare per mettere a tacere gli scandali legati agli abusi e ai sempre più frequenti casi di pedofilia. almeno fino al raggiungimento della maggiore età da parte degli abusati!!!!!
bin, mi creda sulla parola: tra gli omosessuali, quelli ‘veri’ (e uso questo aggettivo osceno solo per distinguerli dal frociame televisivo, al quale siete abituati e assuefatti: perché vi fa sentire ‘normali’ e ‘sicuri’ nella tana) – lei non ne troverà uno, uno solo, che abuserebbe mai di un bambino. piuttosto si sparerebbe. veda un po’ lei che ‘carneficina’ di sani e robusti ‘padri di famiglia’ ci sarebbe, se solo questi grandissimi pezzi di merda seguissero l’esempio.
adieu.
Cara Eva Risto e La funambola, rileggetevi quello che ho scritto e non vi troverete nessun invito a credere, semmai il contrario, cioè dismettere i panni della sufragetta e contemplare con serenità il naufragio dell’ideologia.
Ma se non potete farne a meno tenetevela. Il trinariciuto che mangia i bambini fa il paio coi vostri ritratti ecclesiastici. E’ per questo che non sapete sorridere nè con tramutoli nè con lo zen: siete nel pieno di una battaglia di fantasmi.
Good bye
io credo che violenza e sopraffazione del più debole sia caratteristica di gran parte dell’umanità e quindi propongo di vietare ogni tipo di unione e formazione familiare fra umani.
geo
Ovvero:
qui lo DICO e qui lo nego.
@tramutoli
Sempre sui marinai inglesi: “L’ONU non farà nulla (non ha fatto nulla, ndr) per uomini rapiti da una missione approvata dall’ONU. L’UE non farà nulla per i suoi cittadini europei. Ma se il transnazionalismo liberale è uno scherzo postmoderno, non è l’unica scuola di transnazionalismo al mondo. La rivoluzione iraniana ha avuto carattere esplicitamente extraterritoriale fin dagli inizi. Ha creato e foraggiato mandatari dell’omicidio all’interno di Hezbollah, Hamas, di entrambe le fazioni sunnita e sciita della ‘resistenza’ irachena (…). Quando l’ayatollah Khomeini annunciò la fatwa contro Rushdie, non furono i musulmani dell’Iran, ma d’Inghilterra, India, Turchia, Europa, Asia e America a chiedere la sua morte, a bruciare negozi, a sparare al suo editore, a pugnalare a morte il suo traduttore e a uccidere chiunque si mettesse in mezzo”. Parola di Steyn. Tale e quale alle reazioni di Ruini dopo la pubblicazione del Codice Da Vinci, vero?
E a proposito della conferenza- stampa del nanerottolo iraniano di ieri, vale la pena citare ancora Steyn: ” ‘E’ meglio fare le notizie che riceverle’ scrisse Churchill nel 1898. Ma i suoi successori si sono abituati a riceverle, e chi fa le notizie lo ha capito benissimo”.
@funambolica funambola
from Hans Magnus Enzensberger:
“Di sinistra o di destra, indifferentemente***. La maggior parte di questi gruppi armati si finanzia con le rapine, le estorsioni e i traffici di droga. Si autodefiniscono armate, esibiscono brigate e commando, cercano di darsi un tono con comunicati burocratici e manifesti ideologici reboanti e si imbancano a rappresentanti di una qualche massa. Siccome, in quanto perdenti radicali, sono convinti che la loro vita non ha valore, anche di quella altri non gliene importa niente; non tengono in nessun conto la sopravvivenza. Senza fare distinzione tra nemici, seguaci, estranei. Rapiscono e ammazzano di preferenza persone che cercano di lenire la miseria delle regioni da loro terrorizzate, uccidono medici e volontari e mettono a fuoco anche l’ultimo ambulatorio che là dove essi imperversano disponga di un letto e un bisturi, perché riesce loro difficile distinguere tra mutilazione e automutilazione. Ma nessuna di queste masnade ha saputo stare al passo con la globalizzazione. Trattandosi dello sfruttamento ideologico di conflitti nazionali o etnici, la cosa è naturale. Ma dopo il crollo dell’Unione Sovietica anche aggregazioni che si richiamano alla tradizione dell’internazionalismo hanno perso il supporto propagandistico e logistico da parte di una superpotenza. Sotto la pressione del capitalismo globale hanno rinunciato alle loro fantasie di conquista del mondo e si limitano ormai alla difesa degli interessi della loro clientela locale. Da allora esiste ancora un solo movimento disposto alla violenza e in grado di agire globalmente. Ed è l’islamismo”.
Nota***. Qualcuno si è visto “Stato di paura”, lunedì scorso?
Saluti a pasquale
caro oc
ti sono grata per queste informazioni.
ma perchè le dirigi specificatamente a me?
non capisco
dichiararsi fuori da ogni ideologia, non significa non schierarsi, non scegliere praticamente da che parte stare in ogni momento della tua cazzutisima vita.
ed io mi schiero, eccome se mi schiero, la mia vita è lì a testimoniarlo.
dichiararsi fuori da ogni ideologia significa non ingessare e non farsi ingessare il pensiero.
fa così tanta paura un pensiero che aspira ad essere “libero”?
perchè hai questa necessità di inquadrarmi in qualcosa?
forse perchè non riesci ad inquadrarmi?
non capisco
signor binaghi io non solo sorrido, io rido e ho incominciato presto a sorridere e poi a ridere di chi voleva insegnarmi a ridere e a sorridere.
è paradossale e divertente che lei mi rimproveri di vestire i panni di sufragetta e che mi esorti a contemplare con serenità il naufragio di ogni ideologia,
è paradossale perchè quel poco che ho scritto qui le dovrebbe “significare” qualcosa.
inoltre, arrivare a contemplare con serenità, presuppone un lavoro di consapevolezza non indifferente, un lavoro costante e continuo su te stesso perchè la contemplazione del naufragio delle ideologie, senza la serenità, porta al cinismo a al qualunquismo e al disfattismo e alla rinuncia e alla disperazione e alle “anime belle”, porta insomma alla rassegnazione, quella cattiva.
io ho letto la sua invettiva con occhi ironici ed ho riso di gusto ed ero certa che lei stesse simpaticamente scherzando.
stavo sbagliando
vede , il male è negli occhi di chi “legge”
sono davvero un po’ idiota.
baci baci
la funambola
vi meritate kraspenhar, vi meritate tramuttoli, vi meritate bertinoti, vi meritate funambola, vi meritate garufi, vi meritate matildebrandi.