Articolo precedente
Articolo successivo

Nei tuoi panni/ Furlen vs Topor

tech_oblo_by_ccdart.jpg
immagine dal sito: www.deviantart.com
L’Homme Elégant ne pisse jamais contre le vent ni ne crache en l’air mais il vide parfois le contenu de son verre sur ses vêtements, par humanisme.Topor ( Le manifeste de l’Homme Elégant)
Art.67 del manifesto del comunista dandy

Il comunista dandy in un’opera di decostruzione costante dei principi appresi nell’infanzia, i panni sporchi non li laverà in famiglia ma fuori, nelle lavomatic. Luogo di incontri e scambi nell’intimità dei capi, gli unici per un comunista dandy, da indossare. L’attenzione si eserciterà nella naturale complicità con il luogo mettendo in secondo piano la prossimità e scegliendo il sito in funzione di variabili così suddivise.

Lavomatic silent room
Quando il cuore è percorso da oggetti estranei incompatibili si scelga la lavomatic anonima e meccanizzata tipica delle zone universitarie. Generalmente si presentano come luoghi neutri, con il ph venato di silenzio e dove le macchine si allungano per corridoi come in certi internet point evitando ogni forma di vis à vis con altri frequentatori. Le sedute poste di fronte agli Oblò turnanti come derwishi invitano al giramento e svolta mentre dal bagnato degli abiti si passa al balcone dove si stendono insieme ai pensieri i panni, sui fili dei funamboli.

Lavomatic Medina
Il pulito integro di Mohammed – a lungo mi sono chiesto se esistessero lavomatic sponsorizzate da Al Quaida per riciclare il denaro sporco ma poi ho realizzato che in quel caso a finanziare la guerra sporca dei terroristi giungesse solo denaro pulito – coniuga riflesso e riflessione. In attesa che ognuna delle quattro fasi – detersivo, lavatura asciugatura e stiratura – si compia, il comunista dandy intratterrà con il proprietario serie discussioni di filosofia teoretica e scienze della religione tra un versamento Western Union ed un collegamento internet. Talvolta viene servito tè alla menta versato ad altezze KBA, Karim Abdul Jabbar il cui rigore accompagna il monito che raccomanda di non pisciare fuori dal vaso. Esse – le lavomatic medina- si trovano in prossimità dei mercati e qualcuno un giorno, si spera, spiegherà che il porta palazzo, piazza del mercato di Torino, e il porta foglio, piazza del mercato personale non sono della stessa famiglia semantica (Wittgenstein)

Lavomatic Viaggio

Ogni volta che il comunista dandy realizza che il numero di mutande in valigia lavomatic è superiore a quello presente nei cassetti, cede al gesto necessario della chiusura del bagaglio ovvero quando il sacco della biancheria sporca grazie alla serrata lampo si trasformerà in bagaglio e uscendo di casa allorché incrocia un conoscente o commerciante amico, ne incontrerà il benevolo sguardo, convinti come sono che almeno uno di loro riuscirà a lasciare la città. Tanto più che la direzione porta presso la stazione ed il viaggio appare verosimile. In fondo partire è un po’ come morire, ovvero cambiare d’abito.

Lavomatic erotique
Accade molto raramente ma succede che come per la pubblicità Strutturalista Levi Strauss , volgarmente Levi’s, ci si denudi in loco per applicare un lavaggio radicale. Che se potesse pure la pelle metterebbe insieme al resto facendo bene attenzione a: programmare tessuti delicati, non prosciugare le risorse utilizzando il gettone optional dell’asciugatura e soprattutto discorrere con l’occasionale co-lavante soprattutto se di bell’aspetto e simpatica. Le macchine e le loro vetrine suggeriranno incubatrici di sogno e d’infanzia e se nessun proprietario di lavomatic ha previsto di lasciare quelle scatole da flash back hollywodiane libere, e non come sono, incastonate in mobili, una ragione va trovata in una ferrea volontà di scoraggiare accoppiamenti vibranti sul piano d’appoggio. Pratica sessuale definita anche dell’Harley Davison.

Lavomatic Oblomov ( Pigra )
Quando l’azione del bucato si colloca temporalmente in periodo di stanca o di leggero sconforto morale, il comunista dandy attinge al proprio guardaroba di scorta. Delle cose messe più mal volentieri per ragioni assolutamente indipendenti dai canoni estetici o etico consumistici. In tale angolo dell’armadio vi si possono trovare, camicie che portano sfiga, regali di ex amici o ex compagne, capi lasciati da ospiti occasionali e soprattutto abiti dismessi. Una tale decisione permette di rimandare di una settimana il viaggio che vi porterà lontano e soprattutto di evitare scelte avventate come quella di cedere alle avances di una compagna che in cucina o in bagno possegga una lavatrice e con essa la terrificante promessa di lavare i vostri panni sporchi. E magari, pure stirarli.

Corollario
L’homme élégant
di Topor
(dalla rivista le fou parle)

traduzione à suivre

L’Homme Elégant ne regarde jamais en l’air, il sait qu’il n’existe aucun bar correct dans cette direction.

L’Homme Elégant sait marcher dans la merde sans en faire une maladie.

L’Homme Elégant aime la nature pudique, c’est-à-dire honnêtement dissimulée : de loin, la nuit, sous la brume, sous la neige… bref, moins il en voit plus elle l’excite.

La Femme Elégante chevauche son bidet en amazone. (André Ruellan)

L’Homme Elégant estime trop les artistes pour ne pas mépriser l’Art.

Entre un Homme Elégant et une Femme Elégante il n’existe guère plus de différence qu’entre un chien et une chienne.

L’Homme Elégant n’a jamais fait un rêve prémonitoire. En revanche, il lui est arrivé de sursauter à la lecture d’une addition.

L’Homme Elégant quitte son lit à contre-coeur.

L’Homme Elégant évite.

L’Homme Elégant file.

La véritable patrie de l’Homme Elégant, c’est son polygone de sustentation.

L’Homme Elégant ne pisse jamais contre le vent ni ne crache en l’air mais il vide parfois le contenu de son verre sur ses vêtements, par humanisme.

L’Homme Elégant connaît trop le pouvoir de l’Argent pour ramasser une pièce inférieure à cinq francs sur le trottoir.

L’Homme Elégant lit rarement ses livres jusqu’au bout afin de ne pas les épuiser.

La Femme Elégante ne craint pas de donner le sein à des amateurs plus éclairés que les nourrissons.

L’Homme Elégant prend toujours more than one for the road.

L’Homme Elégant entretient des relations trop intimes avec la musique pour la supporter dans des endroits publics.

L’Homme Elégant hait les gants.

Quand l’Homme Elégant est au gouvernement, il démissionne.

L’Homme Elégant n’est jamais chic.

Même lorsqu’il n’a pas à rosir de son alcootest, l’Homme Elégant ne souffle jamais sur son allumette pour l’éteindre.

L’Homme Elégant ne parvient jamais à se souvenir du nom des gens célèbres.

L’Homme Elégant se lave les mains AVANT d’aller pisser.

L’Homme Elégant n’a jamais dressé un chien, ni un bilan.

L’Homme Elégant n’a jamais réduit un organe à sa fonction.

L’Homme Elégant a l’appétit aussi fragile que les dents.

L’Homme Elégant met son point d’honneur à ne pas s’amuser les jours de fête.

L’Homme Elégant envoie moins de lettres qu’il n’en écrit.

L’Homme Elégant n’a pas d’ami. Il n’a que des chouchous.

L’Homme Elégant préfère se soumettre à l’arbitraire qu’à l’arbitre.

L’Homme Elégant AIME la Belgique.

L’Homme Elégant répugne à jouer au loto ou à la loterie car il juge l’Etat peu doué pour le hasard.

L’Homme Elégant a la mémoire longue mais l’haleine courte.

L’Homme Elégant a souvent de plus petits besoins que lui.

L’Homme Elégant choisit toujours la facilité parce qu’il sait bien que c’est le plus difficile.

Rien de ce qui est minable n’est totalement étranger à l’Homme Elégant.

L’Homme Elégant emporte souvent son verre lorsqu’il sort d’un cocktail ou d’un bar.

L’Homme Elégant est sensible à la beauté des grands arbres, à condition qu’ils soient allongés sur le sol à ses pieds.

ps
A proposito di queste ed altre meno irriverenti questioni si legga su Absolute Poetry, la sporca risposta del comunista dandy Lello Voce a Calderoli

Print Friendly, PDF & Email

4 Commenti

  1. si ho capito bene, un uomo elegante e una dona elegante non sono piu diferente che un cane e una cagna. Dunque tutto il corollario di Topor se lo applica aunque alle done ? e lo stesso per il manifesto o bisogna fare delle adattamente ?

  2. Le Vicomte, suffoqué:
    Ces grands airs arrogants!
    Un hobereau qui…qui n’a même pas de gants!
    Et qui sort sans rubans sans bouffettes, sans ganses!

    Cyrano:
    Moi, c’est moralement que j’ai mes élégances.
    Je ne m’attise pas ainsi qu’un freluquet,
    mais je suis plus soigné si je suis moins coquet;
    je ne sortirais pas avec, par négligence,
    un affront pas très bien lavé, la conscience
    jaune encore de sommeil dans le coin de son oeil,
    un honneur chiffonné, des scrupules en deuil.
    ……………………
    Le Vicomte:
    Mais, monsieur…

    Cyrano:
    Je n’ai pas de gants?… la belle affaire!
    Il m’en restait un seul… d’une très vieille paire!
    – Lequel m’était d’ailleurs encor fort importun:
    je l’ai laissé dans la figure de quelqu’un.

    Le Vicomte:
    Maraud, faquin, butor de pied plat ridicule!

    Cyrano:
    Ah? Et moi, Cyrano Savinien-Hercule
    de Bergerac

  3. vale vale

    Bergerac Gogol Pinocchio
    tritptique dandy comunistique

    @faust
    curre curre guagliò

    effeffe

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Il mio manoscritto di Saragozza

di Francesco Forlani
Da meno di un mese il romanzo manoscritto del Furlèn dedicato a Errico Malatesta, in parte nato proprio qui con il diario di Saragozza, è in giro. Una spedizione ambiziosa ma con cognizione di causa e di possibilità di scacco.

Les nouveaux réalistes: Cristina Pasqua

di Cristina Pasqua
Sapendo di incorrere nelle ire di sua madre e del nonno, che quella casa l’aveva tirata su spezzandosi le reni, all’alba, prima di coricarsi, eliminava le tracce del suo passaggio con attenzione maniacale.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna (suite)

di Lucia D'Anna
“Come da manuale” quando si suona in ensemble d’archi, prima di iniziare a produrre suoni, succedono una serie di piccole cose che di solito nessuno nota ma sono importanti. Si poggia l’arco sulle corde del proprio strumento, passa una frazione di secondo, poi si alza il proprio sguardo per incontrare quello di chi sta dirigendo.

Note da Gerusalemme: Lucia D’Anna

di Lucia D'Anna
Sono musicista, quando si studia un brano si considera che anche il silenzio, la pausa sia musica. Compositori come Beethoven ne hanno fatto uso per sorprendere, catturare, ritardare le emozioni del pubblico, il silenzio parte della bellezza. Il silenzio qui però non è la bellezza. Il silenzio che c’è qui, da più di dieci mesi, è anti musicale, è solo vuoto.

Overbooking: Carla Stroppa

di Lucio Saviani
Il mio dialogare con il pensiero di Carla Stroppa (attraverso libri, seminari, dialoghi) e la lettura dei suoi testi sono per me ogni volta esperienza di reticolo e lampeggìo, di rimando e individuazione, di sonda e avanzamento.

I Poeti Appartati: Alessio Clinker Mischianti

di Alessio Clinker Mischianti
La“Trilogia del Capitale”, E il cielo è iniettato nel mare a cinque metri dalla riva si resiste a cinque metri dalla riva la proprietà privata non sussiste.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: