Auguri? Auguri!

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di Gianni Biondillo

Non ostante sia il primo postato, piuttosto che il pezzo sul volume Scrivere sul fronte occidentale ho sempre reputato l’effettiva nascita di Nazione Indiana il secondo post, la lettera al ritorno dall’Argentina di Moresco (In attitudine di combattimento e di sogno).
Esattamente tre anni fa.
Tre anni sono tanti sul web, tante cose sono accadute. A fine maggio del 2003 (Questo è un sito in costruzione) si faceva l’elenco dei partecipanti al progetto. Molti di quelli che io credevo fossero fra i fondatori (tipo Montanari, o Nove, ad esempio) non c’erano. Dei soci fondatori ne restano 4. Molti si sono aggiunti strada facendo, molti se ne sono andati.
Io, ad esempio, il mio primo commento da lettore credo di averlo fatto attorno a ottobre (o novembre, non ricordo) di quell’anno. Poi i miei pezzi sono stati pubblicati una volta da Scarpa, un’altra volta da Voltolini, o Guerriero, o Saviano. Solo a dicembre del 2004 ho pubblicato il mio primo post con la mia password nuova di zecca.
Tutto scorre, non possiamo sapere dove saremo fra tre anni. So che questo pezzo di strada l’ho fatto volentieri, con tutti voi. Assenti e presenti. Postanti e commentatori.
Sono in studio, al “lavoro”, non ho da brindare. Mi fumerò una sigaretta.
Auguri, insomma.

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44 Commenti

  1. Bellissimo il pezzo di Moresco. L’America Latina mi emoziona sempre e lui la descrive con un misto di stupore e partecipe curiosità.

    Auguri.

  2. @ Raffi

    Ti sei dimenticata di me: anch’io compio gli anni oggi, e sono anche “meglio” della Merini. Solo gli indiani, qui, sono più “prestanti” di me fisicamente. ;-)

  3. ..Il Sig.Biondillo mi piace,per quanto sia breve il tempo che lo legga in questo sito, per la capacita’ in 5/8 righe di esprimere un pensiero una opinione in modo semplice ironico …ma efficace.Ne apprezzo pure la tolleranzae e la lealta’ intellettuale..non ho fatto scuole alte per poter esprimere con altre parole quello che penso..certo e’ che spesso quel che scrive mi strappa un malinconico sorriso..Relativamnente alle cose che propone spesso le trovo difficili da capire, troppo complesse per i miei strumenti, pero’ a volte e’ riuscito a lasciarmi qualcosa che e’ rimasto..altre mi hanno riempito un vuoto di conoscenza..quindi Grazie!

  4. :-)..purtroppo potrei aiutarla per un problema al COXO-FEMORALE….per il rossore..potrei solo offrirle “cipria”!

  5. Gianni, sono stato poco fa in piazza e mi sembra di aver visto una signora “vagamente” accigliata che brandiva un mattarello enorme: non credo che le servisse per lavorare la pasta…La conosci, per caso? :-))

  6. Nazione Indiana e Alda Merini nate “con la primavera”?

    Sono con Effeffe.

    Ma ho smesso di fumare, nel 95 o 6 o 7, non ricordo bene.

    Ciao ragazzi. Adelante.

  7. ho sbagliato!
    Io sono una incidente felice di essermi incidentata, ringrazio gli indiani per avere ospitato una nomade del web.
    :-) inverto le parole.

  8. (ehm.. Aledeca… il terzo arriva fra 2 mesi, ma… non è su Quarto… mi vuoi bene lo stesso?)

  9. e l’ottavo? sarà sulla resa dopo la battaglia?
    o dopo la bottiglia?
    (memorie di un alcolista non pentito).
    Per me la cirrosi è una patologia delle nuvole…

    Auguri dalla mia riserva qui a Potenza.
    Dove mi sento sempre più debole…

  10. Adesso mi aspetto un intervento musicale di Luigi Nono
    o di qualche suo nippote….

  11. Quella canzoncina dei pirati che faceva così:
    Quindici uomini, quindici uomini….

    ma essendo tra indiani
    sarà inevitabile arrivare
    all’Ultimo dei Mohicani….

  12. carissimo gianni e altri indiani, tantissime care cose da lucianone che ve segue cor core e co’ tanto interesse pe ‘a curtura. settebbagni romano? c’ho un amico a settebbagni, se chiamo nando meniconi. t’ o’ saluto. tante care cose ancora e tanti vivissimi e lividissimi augoroni a tutta la nazzione indiana.

  13. caro blondonblonde, a rischio di passare per commentatore di pietra, non posso non rammentarti il vecchio adagio: “non si può vivere continuamente sulle punte”. Questo perché sul post di fondazione cui rinvii ho trovato: *emotivamente teso, in attitudine di combattimento e di sogno*. Ecco, così in punta si scoppia. Ognuno di noi a Ubicue sta emotivamente disteso, in attitudine di dibattimento e di segno – col risultato che si soffre spesso di solitudo, ma mai di orphanitudo, perché siamo tutti e soltanto fratelle e sorelli, di te e di voi compresi. mi unisco dunque agli auguri, e anzi invece della feriale cartina estraggo il buon vecchio cylum: BOM SHANKAR!

    Dario

  14. Auguri a NI!
    Per il sig. Biondillo: sono un suo affezionato lettore, l’ho salutata alla Feltrinelli di p.zza Piemonte in un torrido pomeriggio della scorsa estate -lei era con Luca Crovi per il fumetto tratto da Carlotto-. Complimenti per il terzo, anche se non è su Quarto -va bene uguale. Domanda (a risposta multipla): leggerebbe qualche capitolo di un mio giallino fresco fresco per darmi un parere? a) Sì, volentieri. b) No, grazie, preferisco vivere. c) Lasciami pensare.
    Grazie da Francesco

  15. caspita 3 anni insieme è come un sodalizio, un matrimonio, di un contratto, un mutuo, un prestito,

  16. Francesco, più che altro: porta pazienza.
    (qui in NI siamo sommersi di cosa da leggere. Ci vuole tempo per “disbrigare la corrispondenza”) ;-)

  17. Va benissimo, signor Biondillo. Capisco che siate subissati di materiale. Allora aspetto una sua indicazione :-)
    A presto
    Francesco

    ps le devo lasciare la mia mail?

  18. In tema di auguri, non possono mancare quelli (dovuti, necessari, insostituibili) per gli ottanta anni di Dario Fo, al quale va il mio più caro saluto e un fraterno abbraccio.

    A

    U

    G

    U

    R

    I

    D

    A

    R

    I

    O

    p.s

    Blond e indiani tutti: potreste anche postare un suo testo, non vi pare? ;-)

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gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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