Personal Pantheon
[Ho visto la mostra di Francesco De Grandi a Milano. Una prima sala con enormi tele di paesaggi marginali e allucinati. Una seconda con divinità di serie B, dimenticate dagli uomini, costrette alla vita quotidiana. Un angolo, alla fine, di piccole tele di animali fragili, dolci e tristi insieme. Vi allego alcune immagini (da allargare ciccandoci sopra) che mi ha dato Francesco per NI e una sua nota sulla mostra. G.B.]
“Passeggio ai bordi”, entrando, trovo uno spazio saturo di paesaggio, un tempo puro, non databile, che sfugge.
La luce ha un che di soprannaturale e tutto ha un senso intrinseco.
Canali di scolo ricchi di vegetazione, una massa esuberante e intricata di tronchi, erbe, sacchetti, macerie, muffa. Un’invasione di vita aliena e ribelle capace di resisterci. Respiro il caos e una forza primitiva mi parla.
Ascolto attento. Sospendo la ragione incredula, sono in un luogo segreto, un giardino interstiziale.
Un Pantheon privato.
Dei e demoni di serie b, mi accompagnano e mi proteggono. Numi tutelari di una piccola realtà parallela, domestica. La mia galleria di feticci carichi di poteri apotropaici.
Attorno a loro, nel limbo, il coro degli angioletti animali, i folletti allegri. Gli ultimi accompagnatori, i guardiani della tenerezza, dell’amore gratuito. Come a cercare una sacralità anarchica, un’immacolata immaginazione, in un’epoca torbida e controllata da strategie feroci, dispensatrice di sogni confezionati e di ideologie sanguinarie”.
Francesco De Grandi
In occasione della mostra sarà presentata la monografia di Francesco De Grandi, prima uscita della collana NO books. 320 pagine di quadri, interviste, fotografie e segreti, curata da NO production per duet editore.
Studio d’Arte Cannaviello, Via A. Stoppani, 15 – 20129 Milano
info@cannaviello.net
Tel: 02-20240428 / Fax: 02-20404645
Inaugurazione: 19 gennaio 2006 h. 18:00
Periodo: dal 19 gennaio al 26 febbraio 2006
Orario: da martedì a sabato, dalle 10:30 alle 19:30
Vedendoli mi è venuta questa domanda che non so se sia sensata: perché nel 2006 non si può dipingere un animale per la sua bellezza?
Però, aggiungo, si può fotografarlo.
giardino interstiziale, penso potrebbe davvero riassumere le sensazioni provocate da queste immagini. Devo ringraziare N.I. per avermele fatte conoscere, e Francesco De Grandi per aver aperto una nuova porta alla mia percezione.
oggi(ieri ormai) ero dalle parti della mostra, di corsa, ma ho buttato dentro la testa…ne sono stato risucchiato.
dovrò tornare con più calma, ma uno strillo, dentro di me, l’ho sentito!