Descrizione del bosco #3
di Laura Pugno
tu sei il corpo
statua acefala, senza
mani o braccia,
torso coperto da pellicce,
tu sei il corpo
incubando sottoterra,
località nel bosco,
con coperte di pelliccia coprono il corpo della statua
e lingua muta,
quella che è lingua, detta dalla statua
ma anche sulla tua spalla è la presenza,
carne tagliata dai lacci
e cosa che rompe i lacci,
se è animale
di quelli già detti, che mangiano i pesci
vivi
e trovano cibo nella lingua
piena di pesci, come un fiume
di ossa ed erba
che è color sangue
masticano foglie
e quello che dici nei muscoli,
quello che vedi dei muscoli,
è letto nei denti,
è letto in quelli che ne parleranno
all’imbocco di casa,
tra il dentro e il fuori
della lingua parlata come adesso lentamente
all’ingresso del bosco
dove sei andato a caccia di foglie e trovare bestie
mettono luci intorno alla statua
acefala, candele,
led
che vanno da nero a intermittenza
bruceranno le pelli staneranno
la bestia e sarà grandissima
sarà detta per tutta la lingua e ne farà dominio
ma questo è potuto da te
nella disposizione delle luci
sei tu che farai dominio
senza il tracciato da nero a nero
la bestia non può vedere
e non è vista nella lingua
così adesso stai fermo, fermati
nel suo fiato, come corpo
che è dal vero
(animale vivo
dalla pelle luminosa,
o dal corpo di insetti)
o ti fai corpo della statua
e copri d’erba
cerchio della bellezza che finirà
come bellezza,
cos’hai
sulla spalla che prende forma di capra
corpo accanto a una ciotola di sale
ha sulla tua spalla
la forma di una capra o di un leopardo
delle nevi, in neve
altissima
il leopardo si fonde nella spalla
è un uomo giovane adesso
conserva i tratti della bestia
corpo veloce e chiazze nere
gli mozzano la testa e le mani
conservano i tratti della bestia e della statua –
e tu, ragazza con la capra
in braccio,
hai un territorio, per terra tatami
o linoleum,
qualcosa come
vegetazione che si muove,
è concentrazione del corpo
quaderno nero, col bosco
che chiude sul tuo corpo
intero, piante
che crescono ai tuoi piedi
alle caviglie e sei
albero, tu sei
già albero
territorio che è andato in fiamme
che brucia tutto il bestiario
c’è una lingua per leggere il bosco,
credi che sia un gioiello
porta al collo
un sasso nero con un occhio dentro
nero, tutto pupilla
se è pronta per l’apparizione
si modificherà la storia
entra dalla porta rossa
con un corpo di leopardo in braccio
cade sulle ginocchia
per il peso della bestia
Ciao Lura, scusa il disturbo: come avviene la registrazione e come posso pubblicare su “Nazione Indiana”? Grazie
Mi piace, epica, molto narrativa, scandita senza progressioni; un passare e ripassare della matita a ricalco.
Lamberto