Il massacro del figurante
di Dario Morelli
[Ho pubblicato questo articolo qualche ora fa, poco dopo averlo ricevuto da Dario Morelli e dopo aver girellato un po’ in rete per un sommario controllo. Scopro ora – come già nei commenti qualcuno segnalava – che Dario Morelli ha preso un granchio: e con lui io, e almeno un altro paio di amici giornalisti che prima mi hanno scritto per fornire nuovi particolari, e poi mi hanno ri-scritto per avvisare che si tratta di un caso di omonimia. Il Paolo Seganti che è stato ammazzato l’altro giorno non è l’attore famoso, vivo e vegeto, ma è appunto un aspirante attore, più giovane di circa 5 anni, effettivamente alla ricerca di un’occupazione stabile nello spettacolo. Il che, nella logica secondo la quale certe vite valgono più di altre, spiega ampiamente lo scarso interesse dei mezzi di comunicazione di massa. giuliomozzi]
I grandi eventi, si sa, uccidono quelli piccoli. Soprattutto se questi ultimi sono piccoli eventi scomodi. Mentre l’Italia trema ancora per le bombe di Al Qaeda a Londra, è il caso di raccontare la breve storia di un brutale assassinio avvenuto a Roma tre giorni fa. Nel ruolo del protagonista, l’assassinato, c’è un attore italiano celebre ma spacciato per comparsa. Nel ruolo dell’assassino, un ignoto mister X. I mass media come contorno.
L’assassinato è Paolo Seganti. Il nome non dice niente, ma la faccia forse sì (cliccate qui e qui). Per l’ANSA Seganti è, anzi era, uno qualunque, un tipo “conosciuto nella sua zona per aver fatto alcune comparse al cinema ed in televisione”, un “figurante che lavorava saltuariamente”. Praticamente uno di quei poveracci che girano ogni giorno dalle parti di Cinecittà giusto per rimediare il cestino pranzo e qualche euro di mancia. Ubriaconi, che se vengono uccisi a bastonate e a coltellate una domenica come quella appena passata, non vale nemmeno la pena di parlarne. Questo è, anzi era Paolo Seganti.
O forse no.
Forse giovedì scorso, solo due giorni prima dell’omicidio, di Paolo Seganti e del suo imminente futuro da star ne scriveva sul suo sito Cesare Lanza, il noto giornalista tv. Ne scriveva qui, e ne scriveva bene. Raccontava Lanza, due giorni prima che Paolo Seganti lo Sfortunato morisse, che Paolo Seganti la Star era stato inserito “nel cast dell’atteso film TV ‘La guerra sulle montagne’, con protagonista la splendida Martina Stella accanto a Daniele Liotti”. Non a caso il pezzo intitolavasi “Una Stella per Seganti”, dove la Stella era “la splendida” Martina Stella, fidanzata di Lapo “padrone-della-Fiat” Elkan. E non solo. Nel suo pezzullo, scritto due giorni prima della morte di Paolo Seganti il Figurante Occasionale, Lanza spiegava inoltre che Paolo Seganti il Vincente era stato preferito a Stefano Dionisi. Il celebre, il bello, il ricco, il bravo Stefano Dionisi.
Ma allora chi era veramente Paolo Seganti? Quello che ci descrivono le agenzie di stampa, un figurante gonfio di whisky, in stato di “vistosa alterazione”, che urlava frasi senza senso contro delle persone in un parco pubblico di Roma? Oppure un attore affermato, con uno o più prestigiosi e remunerativi ingaggi in tasca, tra cui quello per l’atteso film tv ‘La guerra sulle montagne’? O forse entrambe le cose?
Questo non lo sappiamo ancora. Limitiamoci per ora a ciò che sappiamo per certo.
Certamente sappiamo che Paolo Seganti è stato il protagonista di una fiction Mediaset chiamata “Ho sposato un calciatore”, trasmessa a maggio su Canale 5. Seganti faceva il Capitano, ripeto, il Capitano della squadra di calcio: Bruno Caracci. La sua compagna, Tonia Caracci, era interpretata da Jane Alexander, quella cosetta bionda tutta sesso resa famosa dai quiz telefonici de La7. Jane Alexander, avete presente? Una comica ne faceva anche l’imitazione, tempo fa, in una trasmissione di Serena Dandini (tormentone: “ciao! vuoi giocare con me?”).
C’era anche Costantino Vitagliano in quella fiction. Costantino “Il Mito” Vitagliano, l’idolo di Genna e Monina. E pensare che Costantino, “il Divo nel Paese delle Meraviglie”, in quella fiction non era affatto protagonista. Il protagonista era Paolo Seganti, il Figurante Occasionale.
L’Internet Movie Database (d’ora in poi: imdb) è forse il sito sul cinema più completo al mondo. Tra attori, titoli di film, registi, nomi dei personaggi, anni di realizzazione e persino indicazioni sugli operatori e il cast allargato, sull’imdb c’è quasi tutto. Certe informazioni marginali si trovano magari solo a livello embrionale, ma si trovano. E’ ovvio però che nessuna enciclopedia può essere del tutto completa, e se sull’imdb, per esempio, cerco il mitico e geniale Gian Maria Volonté, ne rinvengo l’intera filmografia ma non la foto, né la biografia completa.
Se però sull’imdb cerco Paolo Seganti il Figurante trovo tutto. La filmografia, la foto, la biografia in inglese. E scopro una bomba dopo l’altra.
Per esempio che Seganti ha recitato al fianco di Kim Basinger, Russel Crowe, Danny De Vito e Kevin Spacey in “L.A. Confidential”, tratto da Ellroy: due Oscar e nove nominations. Poi che ha recitato in tutt’e tre le edizioni della miniserie Ultimo, con Raul Bova, in cui faceva “Arciere”, un membro della squadra. Poi scopro che ha recitato in un film di Franco Zeffirelli, “Un tè con Mussolini”, al fianco di Cher e Massimo Ghini: due nominations agli Oscar inglesi, di cui uno vinto. Poi scopro che ha interpretato “Tutti dicono I love you”, di Woody Allen, e persino Michele Strogoff in una fiction italo-tedesca su Michele Strogoff, dal titolo “Michele Strogoff – il corriere dello zar”, anno 1999.
Ed è solo l’inizio.
Paolo Seganti era quello a cui le donne urlavano “EGOISTE!” nella pubblicità del profumo Egoiste, di Chanel. Paolo Seganti ha recitato in CSI, episodio decimo della prima serie.
Paolo Seganti è stato ospite di David Letterman, al “Late Show with David Letterman”, il 4 agosto del 2000. Paolo Seganti era l’eroe di un telefilm popolarissimo in Germania, “Largo Winch”. Insomma, per farla breve, Paolo Seganti era uno degli attori italiani più conosciuti nel mondo, oltre che nella zona in cui l’hanno massacrato a bastonate e coltellate.
A questo punto le domande sono varie.
La prima: è vero che – e se è vero, perché – Paolo Seganti è morto dopo una lunga agonia, dopo aver lanciato “grida e lamenti come se stessero torturando qualcuno” – così le testimonianze delle signore Rina e Isabella residenti vicino al luogo del delitto – e che soprattutto la polizia è arrivata presto in loco e non ha trovato niente di strano, come lamenta l’on. Giacchetti (Margherita) in una apposita interrogazione parlamentare?
La seconda: perché di questa sporca storia non ne parla nessuno, e quei pochi che ne parlano tentano squallidamente di sminuirla? Certo, ci sono state le bombe di Londra, il grande evento che spazza via quello piccolo. Ma comunque dovrebbe destare una certa sensazione il brutale omicidio con mazza e coltello di un attore italiano, tutto sommato celebre anche in patria. Possibile che nessuna testata si sia accorta di quanto successo domenica a Roma? O forse la vicenda è ritenuta un piccolo evento scomodo, un “cattivo spot” della nostra sicurezza interna con tanto di testimonial illustre?
La terza, e più ovvia: chi ha ucciso Paolo Seganti? E perché?
La questione si fa ancora più interessante se andate sul sito ufficiale dell’attore e leggete i messaggi del forum: lì si sostiene che l’attore Paolo Seganti è vivo e vegeto, e che il morto è solo un OMONIMO. Pare ci sia un comunicato stampa in arrivo.
se si confermasse quest’ultima notizia si tratterebbe del granchio più grosso che questo pur rispettabile sito giornalistico abbia mai preso dalla sua nascita… sono indignato! Filippo Indignato!
E dove sarebbe il granchio?
E’ soltanto un banalissimo caso di omonimia.
Scandalo! Scandalo! Scandalo!
Nessuno scandalo, Dario Morelli si è fatto ingannare da un’inferenza scorretta: e cioè che – per un curioso caso di consonanza onomastica e lavorativa – il seganti morto NON è, come credeva lui, l’attore famoso, vivo e vegeto in America, ma è (era) appunto un attore misconosciuto – più giovane di circa 5 anni – effettivamente alla ricerca di un’occupazione stabile nello spettacolo.
Resta da capire perché, se come risulta dal forum sul suo sito, il Paolo Seganti attore famoso è vivo e vegeto a Los Angeles, perché, dicevo, si è fatto sentire a più di un giorno e mezzo dalla notizia? e perché l’ha fatto con un breve messaggio – in inglese, per di più – sul suo forum e non si è affidato alla voce di un ufficio stampa o di un legale o degli organi inquirenti? Il sospetto che stesse sfruttando la cosa per un po’ di pubblicità gratuita non è così campato per aria, ecco…
Ma tu sei QUEL Paolo Sorrentino o un omonimo?
Ah, sei Piero. Vedi tu cosa fa l’entusiasmo. :-)
la cosa più triste è che se senti il tg3, specificano l’attore Paolo Seganti, come se si trattasse proprio di lui, e non dicano un aparola sl fatto che l’altro era una comparsa e non un attore. perchè non s’informano prima?
mi occupo dell’ufficio stampa di Paolo Seganti, l’attore, Paolo sta bene è in America con la sua famiglia e ha pubblicato sul suo sito una lettera alla famiglia del suo omonimo tragicamente scomparso.
Se qualcuno avesse notizia della pubblicazione di altre notizie sullo scambio di persona, può cortesemente farmi sapere dove sono state pubblicate?
Grazie
Nicoletta Strazzeri
nico@ni-co.it
http://www.ni-co.it
Vorremmo sapere la verità…chi puo’ dircela?
Sul sito dell’attore?
ve lo dico io…non è l’attore. Passavo li quella mattina e l’ho visto dalla macchina..è un poveraccio di quartiere non l’attore…………… state tranquilli………..non sia mai
ma possibile che tutti siano interessati solamente a sapere se la vittima era il paolo seganti attore o il paolo seganti comparsa???qui si tratta di ben altro……….parliamo di un massacro ad un giovane soltanto perchè era gay!!!!ma vi rendete conto?e invece di definirlo un poveraccio di quartiere abbiate più rispetto!!!