Mario merz mi fa cacare, lui, il suo vitalismo, gli igloo e la serie di Fibonacci.
Inoltre sua moglie mi sta antipatica.
Ecco un commento fuori dall’analisi sociologica e pertinente sulle opere! WOW!
E perché mai non dovrebbe essere lecito esprimere un giudizio “viscerale”? Ricercare una “pertinenza” nel giudizio equivarrebbe a sottomettersi all’ideologia implicita nell’arte di Merz, che invece si può legittimamente rifiutare in blocco, affermando l’inconsistenza (al tempo stesso puerile e furbesca) della pretesa “concettuale” ed insinuandone invece la natura opportunistica, legata ai giochi (vabbé giochetti) di potere di cui quell’arte è espressione, ormai più che smascherati, con buona pace dei suoi adepti, più o meno ingenui, più o meno interessati alle “quotazioni” di mercato.
Preciso anche che le opere di Merz a me generalmente piacciono, rimane il fatto che egli viene esageratamente “intronizzato” ad opera di un sotto-sistema sociale che considero marcio fino al midollo.
Le opere che preferisco di Merz sono quelle su tela degli anni ’50 che avevano una singolare rozzezza di materia, tratti espressivi duri affini a Dubuffet, all’arte marginale.
Gli igloo non mi hanno mai detto molto, nè numeri Fibonacci o neon vari, (derivati da opere di artisti degli aani’30), mentre alcuni vogliono far credere che sia stato lui ad averli inseriti per primo in opere d’arte.
Una grande speculazione è stata architettata su di lui, sul suo materiale non so da quale mercante, tanto è che in un anno fece due mostre personali significative per la valutazione: una al MOMA/NewYork e pi al MOCA/California.
Il prezzo delle sue opere salì del 1000 X 100 in pochi mesi.
Concordo TOTALMENTE con bernardo.
Uhm. Merz è brutto quindi gli tirano le pietre. E’ bravo quindi gli tirano le pietre. E’ diventato ricco quindi gli tirano le pietre. Solo in Italia volano così facilmente le pietre. Addirittura una di queste infinite pietre avrebbe deviato il proiettile di Plananica scagionandolo dall’omicidio volontario. Siamo all’era della pietra.
Mario merz mi fa cacare, lui, il suo vitalismo, gli igloo e la serie di Fibonacci.
Inoltre sua moglie mi sta antipatica.
Ecco un commento fuori dall’analisi sociologica e pertinente sulle opere! WOW!
E perché mai non dovrebbe essere lecito esprimere un giudizio “viscerale”? Ricercare una “pertinenza” nel giudizio equivarrebbe a sottomettersi all’ideologia implicita nell’arte di Merz, che invece si può legittimamente rifiutare in blocco, affermando l’inconsistenza (al tempo stesso puerile e furbesca) della pretesa “concettuale” ed insinuandone invece la natura opportunistica, legata ai giochi (vabbé giochetti) di potere di cui quell’arte è espressione, ormai più che smascherati, con buona pace dei suoi adepti, più o meno ingenui, più o meno interessati alle “quotazioni” di mercato.
Preciso anche che le opere di Merz a me generalmente piacciono, rimane il fatto che egli viene esageratamente “intronizzato” ad opera di un sotto-sistema sociale che considero marcio fino al midollo.
Le opere che preferisco di Merz sono quelle su tela degli anni ’50 che avevano una singolare rozzezza di materia, tratti espressivi duri affini a Dubuffet, all’arte marginale.
Gli igloo non mi hanno mai detto molto, nè numeri Fibonacci o neon vari, (derivati da opere di artisti degli aani’30), mentre alcuni vogliono far credere che sia stato lui ad averli inseriti per primo in opere d’arte.
Una grande speculazione è stata architettata su di lui, sul suo materiale non so da quale mercante, tanto è che in un anno fece due mostre personali significative per la valutazione: una al MOMA/NewYork e pi al MOCA/California.
Il prezzo delle sue opere salì del 1000 X 100 in pochi mesi.
Concordo TOTALMENTE con bernardo.
Uhm. Merz è brutto quindi gli tirano le pietre. E’ bravo quindi gli tirano le pietre. E’ diventato ricco quindi gli tirano le pietre. Solo in Italia volano così facilmente le pietre. Addirittura una di queste infinite pietre avrebbe deviato il proiettile di Plananica scagionandolo dall’omicidio volontario. Siamo all’era della pietra.