MON SEMBLABLE
di Gianni Biondillo
Gh’an Ditt oeuv senza guss, bartolamee,
barlafus, fasoritt, menus, coo d’aj,
signori de cittaa, zeder, campee,
barolè, ballauster e coraj
(Carlo Porta)
Poeti neoclassico-avanguardisti
ecco il prontuario che mancava:
mai dimenticarsi delle clessidre,
della notte ed il mare. Di vergare
pergamene. Mai scordarsi del tedio
dell’anima, dell’orgia di baccanti
degli arabeschi e di querule eco.
Non trascurare gli Dei e Cassandra,
il momento mistico dei tarocchi
e, certo, il sacro Graal, l’alchimia…
Non c’è mai poca gente semmai gli uomini
sono rari, oppure sono incerti;
impara non sei ubriaco ma ebbro
e nessuno viene ma tutti giungono.
Se vuoi un mio consiglio spassionato
ascolta i poeti laureati
loro, altro che se la sanno lunga:
il metro chiuso oggi è più di moda
se devi romperlo fallo a brandelli
che ci piace tanto perché è così
decò, sembra tanto modernariato.
Ma come! Parli tu? Potreste dirmi
Certo! Parlo! Dal basso dei miei versi.
Soffro anch’io del nostro mal francese:
Nessuno ci incula ma continuiamo
a crederci al centro dell’universo.
Poveri illusi, fratelli, poeti…
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Buon compleanno, fratello!