Rivelazioni
Questo manifesto si trova affisso ai muri delle città lombarde. L’immagine che ne è al centro rivela – letteralmente- una verità che non avrebbe bisogno di commenti: doppio liberticidio. Vien solo voglia di ripeterlo in maniera ancora più ottocentesca. Da opposte direzioni (Oriente e Occidente, par che si dica) stanno attentando alla Libertà. Non quella femminile, di culto, dei costumi ecc., ma la mia, la tua, quella dei nostri figli.
Una sequenza di quattro manifesti fu vista da me, Helena Janeczek, in data odierna, venerdì 14.1.2005, ore 14.50 circa, su un muro nei pressi della stazione di Gallarate.
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A questa gentaglia la sinistra dovrebbe rispondere per le rime, invece di farsela sotto come al solito. Con l’Armata Brancaleone non si va da nessuna parte.
La rivoluzione ci vuole. Quella mentale, della dignità umana, dell’emancipazione, senza i parricidi (cfr. la discussione di giovedì 13 su http://www.uffenwanken.splinder.com/post/3812807#comment). La rivoluzione evoluzione delle cellule neuronali, che in paio di idioti sono da tempo ibernate (tale tendenza all’ibernazione è stata riscontrata soprattutto nei pressi delle sedi della Lega, ma non soltanto lì, purtroppo…)
Anch’io non ho creduto ai miei occhi, quando una deviazione improvvisa per lavori sulla strada principale, mi ha costretto a passare dietro il cimitero di Corbetta, qui vicino Milano, qualche mese fa: un manifesto con un cuore spezzato, PADANIA CRISTIANA, MAI PIù MUSSULMANA. Dopo qualche mese, ad Abbiategrasso, in occasione di indagini per terrorismo nella nostra zona, un altro enorme manifesto con la foto di mussulmani raccolti in una preghiera collettiva,prostrati al suolo, nella postura che in tutte le latitudini dovrebbe evocare, per qualunque religione, l’idea di un ritiro in se stessi, di una meditazione profonda sul sacro, a qualunque religione faccia riferimento. Sopra la foto, a caratteri cubitali, ED ORA, FUORI DALLE PALLE..
Il manifesto ha suscitato la reazione sdegnata della comunità islamica, ma, ahimè, a me pare che i cittadini abbiatensi, come altri,si siano pian piano abituati a queste quotidiane volgarità. Credo di aver letto da qualche parte che per i popoli nativi americani la coscienza era immaginata come un triangolo dalle punte taglienti inserito al centro del petto: quando si fanno compromessi con la propria coscienza, il triangolo oscilla e fa male… ma se se ne fanno troppi, gli angoli si smussano e non dolgono più…
negri puttane marocchini froci a casa loro. via dalle palle tutti.
cio’ che rende allarmante questo manifesto è il carattere di informazioni confuse che veicola, frutto di una altrettanto macroscopica confusione e ignoranza: fermare l’invasione islamica (chiudere le fabbriche che assumono manodopera di religione islamica?), vietare che si indossi il burka (dove? nei locali pubblici?), rispetto delle leggi (quali? quelle del codice penale, di quello civile? le leggi della chiesa cattolica? dei costumi padani?)
Più il contenuto del messaggio è confuso, più è violento il suo carattere “fatico”.
Ho visto una serie di questi manifesti in un parco cittadino della Città di Sondrio, affissi proprio dove giocano i bimbi. Sono andata in Comune, denunciando il fatto, e sottolineando che mi vergogno profondamente di essere residente di un capoluogo di provincia che vanta affissioni offensive nei confronti della libertà di culto, violando apertamente più articoli della Carta Universale dei Diritti dell’Uomo. Peccato che il Comune depositario della mia denuncia sia rappresentato da un Sindaco leghista! Peccato, io fossi sola nel denunciare quest’atto criminale. Fino a quando, ci limiteremo ad additare come idiozie, simili esternazioni? Fino a quando non ci prenderanno ad uno ad uno per i capelli, e ce li raseranno pubblicamente per umiliarci, oppure fino a quando ci verseranno addosso candeggina per lombardizzarci, fino a quando ci obbligheranno a comunicare in dialetto, o fino a quando bruceranno pubblicamente testi stranieri?