Articolo precedente
Articolo successivo

Siamo vivi, bastardi!!!

interzone.gif

Alla faccia di Pietro Citati siamo vivi e vegeti. E come se non bastasse funzionano pure i commenti.
Ringraziamo volentierissimo, per l’apporto tecnico, Max e Claudio, di Interzone (che sono poi questi qui: www.interzone.it). Caffè pagato!

In quanto ai nostri amici, lettori, troll e compagnia cantante: forza, scateniamoci!

Print Friendly, PDF & Email

14 Commenti

  1. Che noi discutere sempre delle stesse cose…Citati ha ragione quasi in tutto ma dimentica una cosa: la “Letteratura” non è mai esistita.
    Esistete voi, io, noi, esistono storie e narrazioni.

  2. Brindo ai bentornati commenti su nazione indiana! non perché si debba necessariamente incoraggiare il protagonismo di noi lettori, ma perché la vitalità di una community a me pare che si misuri anche dal livello delle discussioni in coda a ogni intervento. La media qualitativa dei post è sempre rimasta alta, ma l’ammutolimento coatto del “resto” della nazione aveva intristito e ingrigito non poco il tutto. Evviva, insomma…

  3. Yuppiiiiiiiiiii!
    Detto tra parentesi la letteratura italiana dal 2001 in poi è la migliore del mondo. E anche la letteratura disegnata sta facendo passi da gigante, vedere per esempio Gipi e Corona. Io sono un lettore felice.

  4. Guido, i’vorrei che tu te n’accorgessi
    che parli solo, e dentro a un cimitero:
    giammai c’entrammo, noi; ché sono dessi
    che intombati e infossati vedon nero.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Il venditore di via Broletto

di Romano A. Fiocchi
Sono trascorsi molti anni ma mi ricorderò sempre di quel giorno gelido di fine gennaio in cui lo incontrai. Lavoravo come fotoreporter da circa tre mesi, mi aveva assunto in prova l’agenzia Immaginazione.

Il cuore del mondo

di Luca Alerci
Vincenzo Consolo lo incontrai, viandante, nei miei paesi sui contrafforti dell’Appennino siciliano. Andava alla ricerca della Sicilia fredda, austera e progressista del Gran Lombardo, sulle tracce di quel mito rivoluzionario del Vittorini di "Conversazione in Sicilia".

Apnea

di Alessandro Gorza
Era stata una giornata particolarmente faticosa, il tribunale di Pavia l’aveva chiamata per una consulenza su un brutto caso. Non aveva più voglia di quegli incontri la dottoressa Statuto, psicologa infantile: la bambina abusata coi suoi giochi, i disegni, gli assistenti sociali e il PM, tutti assieme ad aspettare che lei confermasse quello che già si sapeva.

Spatriati

Gianni Biondillo intervista Mario Desiati
Leggevo "Spatriati" e pensavo al dittico di Boccioni: "Quelli che vanno", "Quelli che restano". Il tuo è un romanzo di stati d'animo?

La fuga di Anna

Gianni Biondillo intervista Mattia Corrente
Mi affascinava la vecchiaia, per antonomasia considerata il tramonto della vita, un tempo governato da reminiscenze, nostalgie e rimorsi. E se invece diventasse un momento di riscatto?

Una vita dolce

Gianni Biondillo intervista Beppe Sebaste
"Rompere il ricatto della trama": credo di non avere mai fatto altro da quando ero un ragazzo. Da una parte perché sono sempre stato dalla parte di chi trasgredisce, e la trama è sempre, anche graficamente, un’uniforme e una messa in ordine, un ordine del discorso.
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: