Le scimmie… (34)
di Dario Voltolini
e ripassano i parenti
quelli che stanno in Calabria
quelli che stanno in Piemonte
e ce ne sono anche in Lombardia
precisamente a Milano
a due isolati dalla fermata della metro
linea gialla
arrivi alla stazione Centrale
e poi è davvero comodo
la metro ci mette un attimo
quando riemergi in superficie
due isolati e sei arrivato
suoni e il portinaio ti apre
se la signora è in casa ti permette di salire
previamente però l’avverte
signora c’è qui il tale
va bene lo faccio salire
salga pure
sesto piano
e la parente di Milano ti accoglie all’uscio
quando esci dall’ascensore
c’è questo rovente suo odio
per l’energumeno che sta con la figlia
vorrebbe risolvere la faccenda
anche in uno scontro diretto
ma noi che sappiamo come andrà a finire
potremmo riuscire a consolarla
dicendole dei fatti naturali
che tra poco tempo capiteranno
la figlia che seppure a malincuore
si rende conto della sproporzione
tra il proprio sentimento e quel buffone
e in una notte liscia e milanese
col sapore di gomma nel palato
facendo quattro passi per la strada
glielo dice
che così non si può
e soprattutto non si deve
continuare
e mentre glielo dice però dentro spera ancora
che in extremis il suo uomo giochi un asso
e dica qualcosa che capovolga la questione
una parola perfetta e sorprendente
che la faccia completamente recedere
lui resta un poco in silenzio
poi dice
capisco
e poi di nuovo un po’ di silenzio
mentre Milano umidificata e nera
sprigiona la sua essenza sintetica
fra tutta la gente che esce per le strade
nella notte dalle finestre illuminate
fra la vegetazione arcana che resta ferma
nei cortili coperti dal glicine
oltre un cancello signorile