Che cosa sta succedendo

di Marina Warners

amsterdam20025.JPG [Ho chiesto alla mia amica Marina Warners, proprietaria dell’unica libreria italiana d’Olanda, di dirci cosa sta capitando nel suo Paese.
Non un’interpretazione, ma semplicemente un diario dei fatti, che accogliamo come testimonianza in presa diretta, e la ringraziamo.

D.V.]

martedì 9 novembre 2004 23.17

Caro Dario,
ti racconterò brevemente quello che sta succedendo ad Amsterdam e in Olanda.
Una settimana fa è stato ucciso Theo van Gogh, cineasta, tv-intervistatore,
scrittore, elzevirista, polemista, ecc., un uomo apprezzato da molti e
odiato da altrettanti altri. Oggi, nel tardo pomeriggio, c’è stata la
cerimonia di cremazione, trasmessa direttamente in tv su uno dei nostri
canali nazionali. Dentro e fuori l’aula c’erano centinaia di persone:
parenti, amici, vip e altri. Nell’aula si poteva fumare e mi sembra più che
giusto trattandosi di una cremazione e essendo stato Theo un fumatore
accanito: il nome del suo sito – www.theovangogh.nl – è infatti ‘De
gezonde roker’ (Il sano fumatore). Hanno parlato i genitori, le sorelle e
alcuni amici, tra cui un ex-politico che ha sottolineato che il nostro
paese in questo momento è confuso, che dominano la costernazione e la paura
ma che il nostro ordinamento giuridico è e rimane basato sull’uguaglianza e
che la madre della democrazia è la liberta d’espressione. Già. Sulla cassa
da morto erano messi fiori, un pacchetto di sigarette, una bottiglia di
vino e un telefonino. Alla fine si ascoltava A perfect day di Lou Reed. Si
rideva, si piangeva, c’erano applausi.

Theo van Gogh nei suoi elzeviri ha sempre detto quello che pensava e ha
trattato regolarmente, anche nei suoi film, argomenti scottanti. Era un
duro propugnatore della libertà d’espressione (ha intervistato due volte
Pim Fortuyn), era spesso divertente e ha offeso un sacco di gente. Negli
ultimi anni ce l’aveva soprattutto con i musulmani fondamentalisti che
chiamava ‘scopatori di capre’.
Il risultato dell’indagine ufficiale della sua morte non è ancora reso
noto. Si pensa che il killer, Mohammed B. che ha una doppia nazionalità
marocchino-olandese, faceva parte di una rete di musulmani radicali e ora
si sta cercando il loro leader spirituale. Molti arresti, anche.

Il vicepremier Zalm ha dichiarato la guerra al terrorismo. Altri ministri
hanno attutito questo statement. Cominciano a criticarsi fra di loro.
L’altro ieri hanno dato fuoco a una scuola elementare musulmana, stanotte a
una chiesa protestante e una moschea. E poco tempo fa ad una seconda scuola
elementare musulmana.
Oggi pomeriggio un gruppo di giovani marocchini ha fatto un giro silenzioso
in bici attraverso Amsterdam, contro il terrorismo.
Chiedono la tolleranza, chiedono l’approccio duro. E si parla, parla, parla.

Buonanotte,
m

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