Dialettiche poetiche
di Gianni Biondillo
TENERA E LA NOTTE
not with a bang but a whimper (T. S. Eliot)
Avevamo un gatto chiamato Tenera
che ti morì fra le braccia, stupita
della propria morte. Io ogni tanto
ritrovo qualche pelo innicchiato
al colmo della libreria, dove
più pericoloso era il suo salto
nel vuoto, da un grattacielo all’altro,
così bello che tutti si restava
appesi, abboccati, come sospesi
in attesa dello scatto improvviso
dello splendido arco vertebrale
ignaro dei vertici precipizi.
Che pianti dirotti furono i tuoi
che non riuscisti a spiegare il male
a quelle due orbite disperate,
tu che neppure mai te lo spiegasti.
Illumati nel cuore della notte
fu da noi sotto un albero riposta
e ci nascondemmo a vicenda il volto
perché sapevamo di non conoscere
la risposta che dovevamo dare
a quel sperduto miagolio muto.
Così sarà per noi? Così sarà?
Ci moriremo fra le braccia nudi,
completamente spogli di risposte?
Riuscirai a raccogliere il mio capo
reclino, a sopportare lo stupore
di questi miei occhi interroganti?
RITO DI PASSAGGIO
a Laura che ha sette mesi
Mi hai liberato dall’incancrenita gioventù
dall’eterna adolescenza occidentale
(tu regalo del caos
combinazione univoca ed irreversibile
di due corpi caldi e affamati,
alchimia egoista
del mio narciso desiderio
di guardarmi allo specchio)
libero ora, finalmente,
da inconsistenti tragedie ormonali,
teso solo a donarti
il sale quotidiano…
…Il resto non pesa:
è scambio d’amore gratuito,
è gioia animale,
è la vita che vince comunque,
incomprensibile e meravigliosa
a me, e alla mia stessa morte
meravigliata.
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L’immagine è quella del Gatto-Meo di Bruno Munari.
Qui qualche nota dal web:
“Nel 1952 Bruno Munari progetta un “gatto giocattolo” che verrà brevettato e prodotto dalla Pirelli come veicolo pubblicitario nell’anno seguente. All’Archivio Centrale dello Stato, nel fondo Brevetti, è conservato l’intero incartamento della pratica, arricchita da una serie di fotografie.
L’uso della gomma schiuma, già impiegata nelle imbottiture di divani, di poltrone e di selleria per autoveicoli, e come isolante termico, diventa così anche il materiale per nuovi giocattoli.”
Trovo l’accostamento tra il gatto-meo e la neo piccirilla molto bello.
W la poesia
morte e vita, vita e morte
bravo
Biondillo, non se la prenda, la preferisco come romanziere.
Non me la prendo, Hulk, non preoccuparti. E’ appena nata la mia seconda bambina, Sara, credi che potrei arrabbiarmi?
;-) G.
p.s. Andrea, la foto l’ho scelta perché sapevo che tu la “scovavi”.
Biondillo, come fai a scrivere, postare, ecc. con Sara appena nata? Sono ancora in ospedale? E’ un angelo dormitore? Laura sempre a nanna dopo cena? Sei l’uomo che non ha bisogno di sonno?
Non voglio davvero farmi i fatti tuoi, ma ti intuisco straboccante di energie ed emozioni e la cosa mi fa piacere e anche un cicinin d’invidia.
Helena,
le poesie sono di qualche anno fa (Laura, la più grande, ha 4 anni e mezzo, i conti si fanno in fretta), le ho mandate a Roberto due settimane fa e lui tempestivamente le ha postate alla nascita di Sara. In pratica non ho fatto molto. No, cioè: ho fatto TUTTO IL RESTO! ;-)