Appello in difesa della Scuola d’Arte del Castello Sforzesco di Milano
La Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano fu fondata per Regio Decreto nel 1882 e da allora ha vissuto una storia prestigiosa, formando grandi artisti e competenti artigiani, adattandosi via via ai tempi che cambiano, giungendo ai giorni nostri con un’offerta formativa che comprende le seguenti discipline: tecniche pittoriche, incisione, restauro, affresco e tecniche murali, mosaico, vetrata, design tessile, illustrazione, fumetto, progettazione grafica.
Peculiarità della Scuola sono la possibilità offerta agli allievi di sperimentare percorsi interdisciplinari, il costo contenuto e l’orario serale, caratteristiche che fanno del “Castello” un punto di riferimento metropolitano per i giovani (e non solo) che vogliono apprendere l’arte nel tempo libero dal lavoro o dagli studi, e a cui son dati gli strumenti per approfondire lo sviluppo amatoriale della creatività ovvero per intraprendere un percorso propriamente professionale.
La Scuola del Castello per necessità statutaria non porta profitto. Forse anche per ciò versa in grave pericolo:
negli ultimi dieci anni il Comune di Milano ha progressivamente negato alla Scuola i fondi che le versava per il telefono, i commessi, le spese di funzionamento, le affissioni.
Nel 2000 la Scuola è stata “cacciata” dalla sede storica, naturale e statutaria del Castello Sforzesco, riducendone gli spazi d’uso ed allontanandola dalla stazione Nord che permetteva a molti allievi di raggiungerla agevolmente dall’hinterland.
Ora:
– per risparmiare ulteriormente su quegli irrisori 78.000 euro che gli costa annualmente (ben poca cosa in confronto ai 300.000 che il Comune spende per la pulizia e la sorveglianza dei gabinetti sotto l’Arengario, ad esempio),
– per rimediare all’inadeguatezza della strategia comunicativa della Scuola (in parole semplici: ci accusano di non essere capaci di trasformare in campagne pubblicitarie incisive i soldi che NON ci danno),
senza neanche consultare gli organi della Scuola, si è deciso di privare il “Castello” di una sua segreteria e di una Direzione autonoma, assoggettandola alla scuola civica di Arte e Messaggio, con cui condividiamo parte dei locali della nuova sede di via Giusti 42, e che risaputamente da anni fa pressione per entrare in possesso di alcuni dei nostri spazi.
La decisione è stata presa tramite delibera di Giunta del Comune di Milano nel dicembre del 2003, delibera della quale gli organi scolastici sono stati informati soltanto a fine luglio, senza possibilità alcuna d’interlocuzione e a distanza di pochissime settimane dalla prevista seduta del Consiglio Direttivo che sarà chiamato a ratificare tale delibera (Consiglio in cui il Comune ha un ruolo predominante).
Lo scopo dichiarato è quello di rilanciare la scuola del Castello, l’esito facilmente prevedibile sarà LA SUA CHIUSURA – magari non immediata, la prudenza imporrà probabilmente di chiudere qualche laboratorio per volta, oppure, com’era stato ventilato in occasione della cacciata dalla sede storica, di decentrarli in spazi occasionali e inadeguati, o comunque distanti fra loro: cosa che significherà la fine dei percorsi interdisciplinari, la fine della scuola del Castello come luogo delle arti che si incontrano, la sostanziale chiusura della sua esperienza più che secolare.
Il COMITATO PER LA DIFESA ED IL RILANCIO DELLA SCUOLA DEL CASTELLO ti chiede, in quanto esponente del mondo dell’arte o della cultura, di contribuire al tentativo di scongiurare la fine della Scuola del Castello, aderendo all’appello che alleghiamo. Ti chiede, purtroppo, di farlo con una certa urgenza, per sperare di avere una qualche influenza prima che il Consiglio Direttivo prenda una decisione senza ritorno.
Ti ringraziamo fin d’ora per la tua attenzione e la tua sensibilità.
IN DIFESA DELLA SCUOLA D’ARTE DEL CASTELLO SFORZESCO DI MILANO
Noi sottoscritti uomini e donne d’arte e di cultura,
riconosciamo il valore storico, culturale e civico di un’istituzione come la Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano:
per il prestigio della sua tradizione più che secolare,
per la ricchezza e vastità della sua offerta nel campo della formazione artistica,
per il carattere peculiare con cui l’apprendimento delle arti viene in essa proposto, attraverso attività di laboratorio gestite di concerto fra allievi e docenti come in antiche botteghe d’arte,
per le originali opportunità che offre di praticare esperienze interdisciplinari in un’epoca in cui anche il lavoro creativo soffre le angustie della specializzazione settoriale,
per il suo carattere di scuola aperta e popolare, accessibile ad ogni fascia di utenza grazie all’orario serale e all’economicità dei suoi corsi.
Noi auspichiamo che per nessun motivo venga meno l’autonomia della Scuola del Castello, né che venga in alcun modo intaccata l’integralità della sua offerta, cosa che sminuirebbe drasticamente il suo patrimonio culturale e formativo.
Noi percepiamo come un grave pericolo in tal senso la delibera della Giunta del Comune di Milano che sancisce l’assimilazione della Scuola del Castello da parte di altra e differente scuola, nonché la cancellazione di una sua direzione autonoma,
ci opponiamo attraverso questo documento all’attuazione di tale delibera
e chiediamo agli uomini politici, ai membri del Consiglio Direttivo della Scuola e a chiunque abbia il potere di farlo, di scongiurare una decisione che assieme con la fine della Scuola del Castello (si tratti di sua chiusura o suo snaturamento), porterà ad impoverire il patrimonio e la vita culturale della città di Milano e del suo territorio.
Puoi comunicare la tua adesione a com_castello@yahoo.it