Stando a quello che gli elettrodomestici
fanno credere,
sono portavoce per lo più passivi,
d’astratte superficiali modalità intellettuali
per rappresentazioni pilotate della realtà.
Non ci sono garanzie,
che questi piloti ed i loro portavoce,
non siano disonesti, o cretini.
Data una base presidio di sistema minimo in essere,
il resto progressivamente degenera
in un feudale accaparramento delle opportunità
e una graduale sedimentazione dei privilegi ,
che determinano l’entropia, la scadenza
organica della democrazia, del vigore economico
e dell’intelligenza di un sistema.
Il re è nudo, i giornalisti non lo sanno,
il manganello con lo stipendio
ha le sue scialuppe di salvataggio
e minaccia le umane eccedenze
che hanno paura .
A che giova il sospirar?
L’eterno riposo ci sorride,
il tetro splendore del nulla,
il dolce far niente senza problemi per l’eternità,
una prospettiva niente male,
il mio scheletro lo merita e quando prima lo godrà.
I giornalisti vip arricchiti nei gabinetti di lusso
con la carta igienica in mano
guardano con orrore alla morte
sono dei disperati viventi.
Le guance dell’umanità
sono fresche e sode,
Dio le benedica.
Sì, come dice Norma ci sono state molte crisi, momenti durissimi, ma non posso credere che il manifesto chiuda davvero. Fa parte della mia storia. Della storia di molti. Non possiamo cavarcela con un “sono i tempi che cambiano”. Cambiano come? Domani lo compro, e invito tutti a farlo.
l’ho comprato saltuariamente ma volentieri a causa di un mio personalissimo rapporto diamagnetico col denaro.Forse l’unica cosa che in passato mi irritava è stato uno scarso senso pratico(persino al subcomandante marcos e a paco ignacio taibo II piace la coca cola.E il buon Baldoni riteneva che i macdonalds fossero una risorsa con cui mangiarsi un pasto completo con pochi quattrini),e la presunzione che si potesse insegnare alla gente a pensare in una certa maniera(e non a pensare coltivando il dubbio senza manicheismi o pietre da scagliare e basta)o perlomeno io così percepivo in particolare nella vecchia guardia questa filosofia sottotraccia.Insomma gli integralismi di qualsiasi colore siano non portano bene.Più onesto comunque spingere invece che per la sottoscrizione di un’offerta(a mio parere da riservarsi per cause di vita o di morte)verso l’acquisto del quotidiano.Anche per rispetto nei confronti del proprio lavoro.Un invito che spero non cada nel vuoto
azionisti, sostenitore e lettore del giornale da quando ho sedici anni…ora mi sono stancato; non si può vivere sempre di questua, ci vuole un piano editoriale di sviluppo.
di Orsola Puecher
Circa 15 anni fa Sallusti intervistato da Telese su Il fatto quotidiano riuscì ad assommare una serie notevole di falsità storiche che mi toccò smentire. Rieccolo ieri sul Corriere della Sera, intervistato da Aldo Cazzullo, incredibilmente, che ripropone le stesse falsità.
di Federica Grasso
C’erano poche certezze nella vita della piccola Lidia, ma di una cosa era sicura: sua sorella era diventata antipatica. Non giocava più con lei e non le raccontava più alcuna storia
di Alice Ghinzani [14 anni]
«Ehi, nonna, ma tu conoscevi una certa Jenide Russo?» azzardo a un certo punto. La faccia della nonna si fa subito scura. «Dove hai sentito questo nome?» mi chiede. «Su una di quelle… ehm… pietre, credo… per strada» le rispondo, cercando di non mostrare che non sono preparatissima sull’argomento.
di redazione
I testi ricevuti condividono un pregio non irrilevante, una volontà civile di raccontare quelle storie di antifascismo che, di per sé, va premiata e merita il nostro ringraziamento. Ma il nostro è pur sempre un concorso. Quindi abbiamo valutato i testi dividendoci in due giurie, e ne abbiamo selezionati 12 che ci sono sembrati i più meritevoli di pubblicazione su Nazione Indiana.
Nazione Indiana lascia X, come già numerose realtà istituzionali e associative hanno fatto in tempi recenti in tutto il mondo. D'ora in avanti ci trovate su BLUESKY. ⇨ @nazioneindiana.bsky.social e sul nuovo canale TELEGRAM ⇨ t.me/nazioneindiana
Ringraziamo tutti per i contributi inviati. In questi tempi bui, in quest'onda autoritaria, essere controcorrente non è una cosa scontata e raccogliere il testimone di valori e storie è sempre più importante e significativo.
Cominceremo a breve le letture dei testi.
I giornalisti.
Stando a quello che gli elettrodomestici
fanno credere,
sono portavoce per lo più passivi,
d’astratte superficiali modalità intellettuali
per rappresentazioni pilotate della realtà.
Non ci sono garanzie,
che questi piloti ed i loro portavoce,
non siano disonesti, o cretini.
Data una base presidio di sistema minimo in essere,
il resto progressivamente degenera
in un feudale accaparramento delle opportunità
e una graduale sedimentazione dei privilegi ,
che determinano l’entropia, la scadenza
organica della democrazia, del vigore economico
e dell’intelligenza di un sistema.
Il re è nudo, i giornalisti non lo sanno,
il manganello con lo stipendio
ha le sue scialuppe di salvataggio
e minaccia le umane eccedenze
che hanno paura .
A che giova il sospirar?
L’eterno riposo ci sorride,
il tetro splendore del nulla,
il dolce far niente senza problemi per l’eternità,
una prospettiva niente male,
il mio scheletro lo merita e quando prima lo godrà.
I giornalisti vip arricchiti nei gabinetti di lusso
con la carta igienica in mano
guardano con orrore alla morte
sono dei disperati viventi.
Le guance dell’umanità
sono fresche e sode,
Dio le benedica.
Sì, come dice Norma ci sono state molte crisi, momenti durissimi, ma non posso credere che il manifesto chiuda davvero. Fa parte della mia storia. Della storia di molti. Non possiamo cavarcela con un “sono i tempi che cambiano”. Cambiano come? Domani lo compro, e invito tutti a farlo.
l’ho comprato saltuariamente ma volentieri a causa di un mio personalissimo rapporto diamagnetico col denaro.Forse l’unica cosa che in passato mi irritava è stato uno scarso senso pratico(persino al subcomandante marcos e a paco ignacio taibo II piace la coca cola.E il buon Baldoni riteneva che i macdonalds fossero una risorsa con cui mangiarsi un pasto completo con pochi quattrini),e la presunzione che si potesse insegnare alla gente a pensare in una certa maniera(e non a pensare coltivando il dubbio senza manicheismi o pietre da scagliare e basta)o perlomeno io così percepivo in particolare nella vecchia guardia questa filosofia sottotraccia.Insomma gli integralismi di qualsiasi colore siano non portano bene.Più onesto comunque spingere invece che per la sottoscrizione di un’offerta(a mio parere da riservarsi per cause di vita o di morte)verso l’acquisto del quotidiano.Anche per rispetto nei confronti del proprio lavoro.Un invito che spero non cada nel vuoto
http://archivochile.com/Musica_audio/Musica/ellas_danzan_solas_sting_esp.mp3
azionisti, sostenitore e lettore del giornale da quando ho sedici anni…ora mi sono stancato; non si può vivere sempre di questua, ci vuole un piano editoriale di sviluppo.
que viva el manifesto
Passata la festa e gabbato lo santo, segnalo Massimo Mantellini: 400 allegri giornali morti
http://www.mantellini.it/?p=17983