chereffeffe,
sono appena rientrato a casa, e subito mi fai ripartire!
che bel voyage au bord du train!
vado alle porte del sonno con un pò di grazia, grazie a te!
un abbraccio
g.c.
io invece lo vedo stamani, effeffe, ma è un modo di viaggiare bene la domenica, grazie.
Ogn’or mi meravigli, tu effeffe
sia treno, sia trina di vento
o, sguincio, un pavimento
dove posano, calando come beffe
le tue scarpe guarnite da un merletto
mentre osservi naso all’aria oppure cerchi
nei visi della gente sentimenti parchi
e ristauri in questo mondo disastrato
piccoli paesi in photoshop, però
porzioni di città esistenti
e tutti sanno che non menti
dicendo, lieve, live: “ Vedenti
osservate la vita, però
guardate al margine del mo’.”
Mi ero dimenticato: una domanda:
l’immagine di copertina di Philippe Schlienger
l’ahi scelta perché in primo piano c’è
il nostro comune amico Franz?
G.C.
e Biondillo dietro (a sinistra) :-)
effeffe
a proposito soldatino, il filmato del caravaggio che mi inviati linkato e ke facettimo dalle misericordie non se scarichette
effeffe
Quel fischiettio, come dovrebbe essere la vita…Viola
registrato alla Contrescarpe (nomenomen) una vita (forse due) fa
effeffe
tanti mondi e modi de passà.
treni soffitti binari e sfere
‘sta geometria acustica de parole mi è piaciuta assai
fem
(gravitate de profondeur…)
fem dom
fimina qui domina li sensi de le cose
(autrement dit)
hai sgamato le carte segrete della composizione
non per niente mi chiamavano “Lady Sgame” (pronuncié à l’anglais) :-))
baci baci e baci
Che bellezza! Ho l’impressione di ritrovare un lembo d’infanzia,
un velo delicato, un tempo poetico,
un tempo di storia raccontata in murmuro,
il tuo murmuro,
vedo sul finestrino il tuo sguardo
di bambino attraversare campo di neve,
nella corsa del treno le tue parole cantate
hanno la perfezione dell’aurora;
mi rammento come bambina cantavo
storie in murmuro mentre la corsa del mondo
galoppa;
la luna dei viaggiatori nasce e scompare,
scompare e nasce
sento il tuo fischio allegro e sospeso
per fare tornare la memoria.
Grazie per questo viaggio con te e altri commentatori,
è bello come quando sei alla cima di albero
e vedi il mondo.
Posso prendre un altro biglietto?
Cose.-Oasi- Non so. Lepri alla luce dei fari. Un’unghiata di gelo. Voci.Verba,una babele. Bello. Cha cha cha
repeat : Genius!
c.
stupendo. vai guagliò!
…
y los pies suben por calles de fatigas y dolores,
cunas de fango ayer
por los perdidos ideales se despiertan hoy
mientras que tus sueños
todavía nos trazan combinaciónes de líneas
de blanca y negra humanidad …
en los pasos nudos de tus pies
todo el encanto de una voz antigua
Si’ ‘nu babà!
Great.
to Cream or not to cream?
ho sentito annarella per stasera
appuntamento confermato se parte il treno stop
musica dottor Zivago e colbacco stop
col bacco col tabacco e colla venere stop
navigli al Bart via casale 6 angolo naviglio grande stop
bottiglia di calvados per Grog (sex, grog and rock and roll)
nous sommes tous des reversables
effeffe
al respiro – reso. Amalgama dei Sensi/Suoni…
fischia forte Francesco!
notevolisssimo, mi pare che si va raffinando ulteriormente il linguaggio. da segnalare in particolare: le immagini in incipit; la sbellicante filastrocca del trenino; i lirici, emozionanti, vertiginosi decalage vocali, quasi simulazioni di gallerie o di interferenze del segnale.
cito il soldato blu: ogn’or mi meravigli, tu effeffe
di Massimiliano Palmese Una festa di parole, di sensi e suoni, questo è stata da subito la poesia per me. E oggi, dopo aver scritto versi per molti anni, è ancora in una festa di parole che mi sono ritrovato traducendo i 154 Sonetti di William Shakespeare. Questa bibbia dell’amore. Questo vangelo in 154 atti.
di Augusto De Luca “Sono passati diversi anni, ma il ricordo di quell’incontro, la memoria di quel momento magico resterà per sempre. Erano i primi anni novanta, per essere precisi il 1991 e da poco era uscito in tutte le librerie il libro “Napoli Donna”, con i miei ritratti di trentasette importanti donne napoletane, accompagnati dalle interviste della giornalista Giuliana Gargiulo.
di Alida Airaghi
Nelle quattro sezioni di cui si compone il libro, oggetto di esplorazione è di nuovo l’amore, ma qui con una chiara consapevolezza della sua temibilità: “Ancora ritorna lo sparviero / il nibbio a piantare l’urlo nella schiena / a percorrere il dolore come un dito...
di Nadia Cavalera E allora, ecco la poesia di vita. Non un rifugio astratto, ma un percorso concreto, un intreccio di memoria, affetti e pensiero critico. Un modo di abitare il tempo, radicandolo nella storia e aprendolo alla speranza della solidarietà.
di Elio Pecora …Allora, in che il mio destino è diverso? Già, la poesia!... Ho cercato parole che significassero quel che intravedevo, sentivo. Perché fossero esatte queste parole bisognava asciugarsi dal sudore, misurare l’ebbrezza.
chereffeffe,
sono appena rientrato a casa, e subito mi fai ripartire!
che bel voyage au bord du train!
vado alle porte del sonno con un pò di grazia, grazie a te!
un abbraccio
g.c.
io invece lo vedo stamani, effeffe, ma è un modo di viaggiare bene la domenica, grazie.
Ogn’or mi meravigli, tu effeffe
sia treno, sia trina di vento
o, sguincio, un pavimento
dove posano, calando come beffe
le tue scarpe guarnite da un merletto
mentre osservi naso all’aria oppure cerchi
nei visi della gente sentimenti parchi
e ristauri in questo mondo disastrato
piccoli paesi in photoshop, però
porzioni di città esistenti
e tutti sanno che non menti
dicendo, lieve, live: “ Vedenti
osservate la vita, però
guardate al margine del mo’.”
Mi ero dimenticato: una domanda:
l’immagine di copertina di Philippe Schlienger
l’ahi scelta perché in primo piano c’è
il nostro comune amico Franz?
G.C.
e Biondillo dietro (a sinistra) :-)
effeffe
a proposito soldatino, il filmato del caravaggio che mi inviati linkato e ke facettimo dalle misericordie non se scarichette
effeffe
Quel fischiettio, come dovrebbe essere la vita…Viola
registrato alla Contrescarpe (nomenomen) una vita (forse due) fa
effeffe
tanti mondi e modi de passà.
treni soffitti binari e sfere
‘sta geometria acustica de parole mi è piaciuta assai
fem
(gravitate de profondeur…)
fem dom
fimina qui domina li sensi de le cose
(autrement dit)
hai sgamato le carte segrete della composizione
non per niente mi chiamavano “Lady Sgame” (pronuncié à l’anglais) :-))
baci baci e baci
Che bellezza! Ho l’impressione di ritrovare un lembo d’infanzia,
un velo delicato, un tempo poetico,
un tempo di storia raccontata in murmuro,
il tuo murmuro,
vedo sul finestrino il tuo sguardo
di bambino attraversare campo di neve,
nella corsa del treno le tue parole cantate
hanno la perfezione dell’aurora;
mi rammento come bambina cantavo
storie in murmuro mentre la corsa del mondo
galoppa;
la luna dei viaggiatori nasce e scompare,
scompare e nasce
sento il tuo fischio allegro e sospeso
per fare tornare la memoria.
Grazie per questo viaggio con te e altri commentatori,
è bello come quando sei alla cima di albero
e vedi il mondo.
Posso prendre un altro biglietto?
Cose.-Oasi- Non so. Lepri alla luce dei fari. Un’unghiata di gelo. Voci.Verba,una babele. Bello. Cha cha cha
repeat : Genius!
c.
stupendo. vai guagliò!
…
y los pies suben por calles de fatigas y dolores,
cunas de fango ayer
por los perdidos ideales se despiertan hoy
mientras que tus sueños
todavía nos trazan combinaciónes de líneas
de blanca y negra humanidad …
en los pasos nudos de tus pies
todo el encanto de una voz antigua
Si’ ‘nu babà!
Great.
to Cream or not to cream?
ho sentito annarella per stasera
appuntamento confermato se parte il treno stop
musica dottor Zivago e colbacco stop
col bacco col tabacco e colla venere stop
navigli al Bart via casale 6 angolo naviglio grande stop
bottiglia di calvados per Grog (sex, grog and rock and roll)
nous sommes tous des reversables
effeffe
al respiro – reso. Amalgama dei Sensi/Suoni…
fischia forte Francesco!
notevolisssimo, mi pare che si va raffinando ulteriormente il linguaggio. da segnalare in particolare: le immagini in incipit; la sbellicante filastrocca del trenino; i lirici, emozionanti, vertiginosi decalage vocali, quasi simulazioni di gallerie o di interferenze del segnale.
cito il soldato blu: ogn’or mi meravigli, tu effeffe
merci à vous
camarades
effeffe